Nel post precedente, vi parlai di come l’ illustre fotografo Fabrizio Fortuna https://www.juzaphoto.com/me.php?p=63939&pg=allphotos&srt=data&l=it coltivi gli Aceri presi da Philippe Smets.
Come vi accennavo in qualità di plant-hunter e di consulente per le sue rose, https://m.facebook.com/profile.php?id=105607921276160&ref=content_filter
avere a che fare con persone estremamente esigenti, che vogliano solo il meglio e, che stiano attenti a ogni singolo dettaglio, é super stimolante.
Conoscere un professionista di talento é un onore, il rapporto é diventato di amicizia.
Tutto nacque , quando vidi un post in un social dove c’erano delle rose inconsuete, come la ’ Captain Christy climbing’ ( veuve Ducher, 1881 https://www.helpmefind.com/rose/l.php?l=2.960.1 e la ’Delacroix ’ . https://www.helpmefind.com/rose/l.php?l=2.60495.2
La prima é una mutazione rampicante di un vecchio ibrido di tè, che accumula il meglio dei due mondi, la rifiorenza delle té e una Maggiore morbidezza rispetto alla goffagine degli ibridi perpetui.
In questo caso ha assunto il fenotipo degli ibridi perpetui, quindi: fiori grossi, carichi di petali, in stile peonia (per chi non conoscesse, lo stile delle rose antiche) ma una maggiore eleganza, con arbusti meno goffi e dal profumo sontuoso.
La seconda dedicata al famoso pittore francese, é una rosa di un ibridatore moderno (Dominique Massad), che crea delle ottime sarmentose, in stile ramblers, cioè rose particolarmente coprenti, con fiori dal basso, ma rifiorenti, a differenza dei rampicanti moderni che fanno fiori solo in cima, rami grossi e rigidi e che si spogliano alla base.
Mi colpì in modo positivo lo strano accoppiamento. Queste rose dimostravano un gusto diverso dalla norma, ma evidentemente, il vivaista, da cui Fabrizio e Sandra avevano comprato le due rose, non gli avevano consigliato come fare una buca come si dovrebbe, né gli avevano spiegato il distanziamento.
Quindi non crescevano, sicuramente anche a causa di una qualità media delle piante non eccelsa.
Quindi, io, come al solito, persi una buona occasione di starmeno zitto :))).
Iniziarono cosí domande a profusione, cosa a cui ero giá abituato mentre facevo il consulente sulle rose antiche per il super designer Matteo La Civita. Ero avvezzo alle persone
super esigenti, precisissime, che io adoro :) .
super esigenti, precisissime, che io adoro :) .
La cosa più ardua era gestire la marea di foto del loro piccolo giardino, mi mandavano foto dove i punti in cui dovevano essere messe a dimora le rose erano evidenziati con colori fluo, che per uno come me, disprassico , significa una lenta eutanasia.
E quindi interminabili discussioni , che sfiancherebbero una persona normale.
Il mio DNA é in parte inglese, come il tizio che beve la sua acqua calda e sporca di foglie secche alle 17 ...mentre bombardano Londra, ignorando tutto e tutti. Con la stessa placiditá affronto interminabili discussioni, anche perché Fabrizio é il tipo che in una notte ti legge tutto sull’argomento dalla A alla Z.
In confronto, un interrogatorio della Mossad é una friendly and warm chat with your pals ( amici ).
É questo suo lato terribile che adoro, e che secondo me é la chiave della sua estrema bravura, fissa dei parametri altissimi su di sé e su ogni cosa che fa.
Con il prossimo pretende lo stesso, e lo fa con grande generosità e sensibilità da Attila :).
L’ abilità di un plant-hunter é capire, quando é ora di consigliare di rivolgersi a una figura piú specifica.
Pensavo che per Fabrizio e Sandra le piante ideali fossero le té e le Noisette, visto la loro resistenza al calore ( il suo giardino esposto perfettamente a sud, a Marino, vicino Roma).
Non ci é voluto molto per indicargli il Vivaio piú fornito e serio della sezione Chinensis, il vivaio S’Orrosa che, assieme a John Hook ( La Rosaraie du Désert) sono i più grandi esperti di questa famiglia di rosai morbidi (e meravigliosi).
Le piante di Sergio Scudu, oltremodo rare , sono le migliori in qualitá, non hanno pari in vigoria.
Con loro, si guadagnano due o tre anni di coltura rispetto alle stesse varietà vendute da altri vivai specializzati.
Il grande problema di queste rose é che esse devono costruire la loro impalcatura di rami, la quale funge da straordinario isolante termico.
Generalmente, queste, sono piante mal potate, di conseguenza ci si mettono anni per raggiungere dei buoni risultati. Le piante di Sergio Scudu invece sono di vigoria pressoché immediata, diventano degli arbusti strepitosi, a forma di cuscino, vestito di foglie sane. Le rose moderne invece si presentano molto bene in vaso, specie quando le compri, per poi divenire inesorabilmente, pali con dei grossi cavoli in cima ( e qui Morticia Addams, si imposessa di me ). Sto esagerando, lo so, ci sono delle ottime rose moderne, ma spesso, non sono così performanti nel nostro clima. La sezione chinensis, invece, solitamente si ferma solo a fine luglio, quando neanche la lucertola esce al sole. Da settembre fino a Natale fioriscono più che in primavera, con tutti i colori dell’ Alba e del tramonto, con declinazioni di colori sempre diverse, sempre eleganti.
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A Fabrizio e Sandra, gli avevo consigliato ’Rêve d’ Or’, Che Significa sogno d’ oro, o ancora meglio, sogno in oro. https://www.helpmefind.com/rose/pl.php?n=5197
Senza dubbio la migliore rampicante, resiste al caldo più atroce, infatti viene adoperata ancora oggi come genitore da Viru Viraghavan per creare degli ibridi che ristano e prosperino al violentissimo caldo indiano.
Ha un buona resistenza al freddo e buona tolleranza alla mezz'ombra e praticamente vive senza pesticidi.
Per me un Consiglio di Sergio Scudu é oro, la sua conoscenza é il non plus ultra, lui come ogni vivaista di qualitá é un pessimo venditore, alla quantità preferisce vendere la qualità.
Sergio dà a Fabrizio il migliore consiglio che potesse dare per il suo giardino: La Duchesse de Brabant. Una bellissima rosa, una macchina da guerra, sempre in fiore, soprattutto adatta ad ogni principiante. https://www.helpmefind.com/rose/l.php?l=2.1661.7
Sergio peró, sottovalutava il fatto che Fabrizio in pochissimo tempo era in grado di recuperare anni di studi sulle rose. Lui, della Duchesse de Brabant, proprio non poteva reggere la forma a “Canoa”delle foglie, per non parlare del loro indecente colore menta giallastro. Continuava a far paragoni con la ’ Rêve D’ Or’, non si dava pace, e, come volevasi dimostrare, la restituì al povero Sergio che, spremuto senza pietà, finalmente capì con chi aveva che fare. Di conseguenza gli diede l’eccelsa e rara ‘Gloire Bordeaux’/ Le Parré https://www.helpmefind.com/gardening/l.php?l=2.70974&tab=36 che é una rosa di cui ancora si discute sull’identità, ma il parere di Sergio e di John Hook (sono loro che la hanno identificata) é inequivocabile. Questa rosa é un semenzale di Gloire de Dijon e ne mantiene tutte le qualità, senza i suoi noti difetti (grossi), quindi, per me, una rosa tra le più belle in assoluto.
Qualche mese dopo, al buon Fabrizio gli venne l’ ossessione del color salmone-corallo, quindi nel suo delirio, si mise a studiare a tappeto, tutte le tè e le noisette (anche estinte!) alla ricerca disperata di un colore che, naturalmente, non esiste tra queste rose. Lui imperterrito non ne volle sapere ragione, e cominció a fissarsi sulla Albertine (che piace a tutti i principianti). Ma io e Sergio, con veemenza lo riportammo alla ragione, perché lui non poteva possedere una roba tanto scontata e caramellosa. Finchè un giorno Fabrizio e la sua compagna Sandra si recarono dal povero Sergio, che pur di liberasene gli consegna un esemplare di una rosa misteriosa ritrovata in Francia qualche anno prima.
Una probabile té/noisette vigorosissima, sempre, ma proprio sempre in fiore, decisamente profumata ( Fabrizio é Sandra sono particolarmente fissati con il profumo) fiori di circa 150 petali, che durante l’ anno subiscono cambiamenti proteiformi, le cromie vanno da un corallo saturo e vivido, per poi passare a un delicato salmone ( simile al’ colore di’ Duarte de Oliveira ’) Per poi virare in un rosa conchiglia, fino ad arrivare all’ giallo oro pallido, quando il freddo inizia a lambirla.
É un rosaio che si copre di foglie ed non fa altro che crescere come una rambler, in 4 mesi é quadruplicata, abbracciando recinzione e balconi, con grazie e vigoria. I boccioli, cambiano forma passando dall’ ovale all’ appuntito, questi ultimi fanno pensare a una tè/ibrido di tè, visto anche , l’ eccellente profumo, la forma a coppa piatta e trabordante di petali sericei.
La Tè/Noisette definitiva.
P.S. Ho pregato i signori Fortuna di concedermi una talea, promettendogli che per nulla al mondo non l'avrei mai moltiplicata. La tale mi arriverà la settimana prossima. Il più bel regalo di natale che potessi desiderare. Buon Natale a tutti!!!
É una delle rose più spettacolari della sezione Chinensis che abbia mai visto, forse la più bella, sicuramente la più misteriosa.
Loro sono Fortuna...ma tu sei proprio fortunato a ricevere questo regalo! Sono pervasa da una sana invidia ...e ammirazione per il tuo intrigante racconto!
RispondiEliminaIn questo periodo va tutto bene ache una cosa del genere
RispondiEliminaGrazie Giulio, come sempre mi delizi ed istruisci.
RispondiEliminaGrazie love . Sapró a breve quello che mi avevi chiesto.
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