English text below
Ormai é tardi, ma per chi non avesse ancora fatto i regali di natale, é un occasione ghiotissima da non perdere. In questo libro Peter ci dá degli strumenti che non trovereste in NESSUN libro di giardinaggio che generalmente sono solo uno Spreco di tempo e di soldi.
Si tratta di un libro di Peter Korn: Peter Korns Garden : Giving plants what they need.
Il termine dice tutto : Dare alle piante, quello che hanno ( veramente ) bisogno .Ci innamoriamo delle piante, le compriamo di impulso, oppure le guardiamo su riviste patinate, su internet, o su dei social semi inutili come Pinterest.
Vediamo, queste piante in contesti, totalmente lontani, da quelle che sono le nostre, condizioni, che le piantiamo nel nostro giardino, come se fossero dei rovi, e misteriosamente le piante muoiono.
Per questo devo farvi qualche preambolo, sulle piante che trovate in vendita :
Poi le informazioni che ti danno i vivaisti, quando sono quelli che le coltivano veramente, perché molti in realtá sono dei rivenditori di piante olandesi, pompatissime, di serra, che muiono solo a vedere il vostro terreno.
Vengono spesso,coltivate in maniera cosí automatizzata, che spesso il terriccio in cui sono piantate, é in realtá una sorta di prigione, in cui bisogna liberarle.
Peter Korn mi ha detto che le piante prese per esempio che il vivaio che ha le piante piú rare al mondo coltiva le sue piante in dei substrati , che se non le togli subito rischiano di morire.
Questa cosa stessa cosa succede con due famosi vivai di piante perenni, che se le pianti in autunno, si riprendono, ma se prese fiorite e piantate spesso non ce la fanno.
In questi casi sarebbe buono, togliere i fiori delle perenni e travasarle con un mix di buon terriccio come vigorplant, mescolandolo con terra del nostro giardino ( cercando giá di liberare le radici, e togliendo un pó di terriccio originario, e piantandole in autunno. Questo passaggio fastidioso non é necessario, se le piante provengono da piccoli vivai che le producono.
Peter, é stato un famosissimo vivaista di piante rare e particolari, ma ha deciso di chiudere, perché ha visto, che il destino dei piccoli vivaisti é ( putroppo) destinata a chiudere.
In Svezia, sono quattro gatti, e il Paese é servito, quasi ovunque da delle catene Plantagen, che sarebbero il corrispettivo dell’ Ikea, versione giardinaggio, un pó come tenta di fare Viridea. Ottima scelta, e assirtimento , per essere un Garden, ma rimane sempre un Garden, che rivende soltanto, e massificando come l’ Ikea.
Peter é un genio, e ha insegnato
a me, che con la disprassia, sono molto lento nel’ imparare i movimenti( forse una ragione per cui trovo difficoltá a trovare un lavoro ? ) a dividere le piante perenni, l’ ho fatto per circa dieci giorni. Lui riesce con una pianta che si compra al supermercato a farne un centinaio, districando le radici, si impara a dividerle senza pietá, e avere una quantitá incredible di piante .
Adesso lui fá giardini pubblici in tutta Scandinavia e in Russia, che preleva dal suo vivaio personale, dove le piante sono coltivate in sabbia pura, dove le piante quando vengono prelevate per un lavoro, sono divise, messe in sacchi di plastica, e messe direttamente in dimora in dei sand beds,
I progetti di Peter, sono estremamente ricchi di specie rare e di varietá, cosi da rendere i parchi pubblici, non dei luoghi, piatti, con piante di terza scelta, sempre le stesse, ma un’ abbondanza di piante, di colori e di textures straordinarie.
É proprio al giardino pubblico della piacevole cittadina di Örebro, che mi ha detto di incontrarci . Io ero a Ekerö, qualche ora di disatanza, ma non ho potuto dire di no, e mi sono precipitato.
A Örebro ho visto il making of, ed é stato molto istruttivo, poi mi ha caricato, e dopo molte ore, siamo arrivati nel suo vecchio giardino, che é uno dei più belli, che abbia visto .
Aveva creato, riportando tonnelate di sabbia, e giocando con massi, certi sono mostruosi, spostati da lui , da solo per diversi metri.
I beds/ aiuole non erano delle auiole ma dei microclimi, di diversi metri, che sembravano molto piú naturali delle piantagioni di molti paesaggisti contemporanei, dove una varietá é piantata in piccole colonie
Peter, usa una solo,pianta in un mare di altre piante. che non sono riunite per ragioni estetiche, ma per creare dei veri habitat, dove la pianta é installata, nel punto preciso perfetto per essa , come se fosse nata da seme spontanea, e quindi con una manutenzione quasi inesistente. L’ effetto é visivamente molto gradevole, perché le piante sono originarie habitat simili, hanno delle forme che si armonizzano.
Korn, ha viaggiato in tanti paesi del mondo per studiare dove é come crescono le piante che noi troviamo nei nostri vivai, e lui dice che non esistono piante difficili, ma solo piante a cui non si è creato il posto giusto.
Lui riesce a coltivare piante, che tutti gli dicevano che non potevano venire da lui. Delle piante che non dovrebbero crescere in Svezia, eppure da lui prosperano, perché come ho scritto nel’ articolo precedente, dove metto dei segreti per iniziare a creare un giardino tropicaleggiante.https://todoenlavidasepuede.blogspot.com/2020/12/subtropical-sap-waiting-for-gardenia.html
Per esempio Peter riesce a coltivare i ginger da fiore rustici che Mario Mariani, aveva a iosa nel suo evento, buona parte dei fallimenti nei nostri climi é che abbiamo ( in buona parte) delle terre argillose molto fertili, ma che sono asfittici e le piante, muoiono più per quello che per il freddo, a dimostrazione di Peter che coltiva in terra e senza protezione, piante che noi pensiamo poco rustiche.
Avevo iniziato a parlare di queste durante le mie lezioni per Donna Impresa di Verona,( coordinate da Mariangela Bolla, proprietaria della tenuta La Borina, posto magnifico dove abbiamo tenuto le lezioni ), ma questioni di tempo, non sono riuscito a parlare dei concetti che ci sono in questo libro che si trova in un inglese, estremamente semplice e comprensibile, spiegato in maniera estremamente chiara. Con dei paragrafi e capitoli impostati in maniera molto intuitivo. https://todoenlavidasepuede.blogspot.com/2020/10/plant-hunting-and-coaching-in-verona.html
Peter ti insegna un metodo, per capire ogni cm del tuo giardino e di come sfruttarlo al massimo. Ti dà degli elementi chiave per capire i vari biotopi, e come riprodurli con sucesso. Ne parlerò con maggiore, precisione in un futuro molto prossimo se siete interessati, fatemelo sapere, nei commenti , e condividete se vi é piaciuto. Per me dislessico, disprassico etc scrivere é una tortura , ma Devo condividere quello che mi ha cambiato la vita, come questo libro e come conoscere il migliore Plantsmen di oggi, di cui sono grato dell’ esperienza che mi regalato Tack så mycket Peter och Julia.
Il nuovo giatdino di Peter e di Julia si trova a Höör, nella stupenda Scania, vicina a Malmö e quindi raggiungibile da Copenhaghen
Per ordinare il libro di Peter scrivetegli:
You can order the book from korns.garden@gmail.com.
368 pages
540 pictures
H. 23cm W. 21cm
Price 48 Euro
Postage in Europe 14 Euro
Postage out of Europe 16 Euro
http://eng.peterkornstradgard.se/
The best Christmas gift It is now late, but for those who have not yet given Christmas gifts, it is a very tempting opportunity not to be missed. In this book Peter gives us tools you wouldn't find in ANY gardening book that are generally just a waste of time and money.
It is a book by Peter Korn: Peter Korns Garden: Giving plants what they need. The term says it all: Give plants what they (really) need. We fall in love with plants, buy them on impulse, or look at them in glossy magazines, on the internet, or on semi-useless social networks like Pinterest.
We see these plants in contexts, totally distant from our conditions, that we plant them in our garden, as if they were brambles, and mysteriously the plants die.
For this I have to give you some preamble, on the plants you find for sale: The information that nurserymen give you is often wrong. when they are the ones who really grow them, because many are actually Dutch dealers, very pumped, greenhouse plants, who die just by looking at your soil.
They are often cultivated in such an way that often the soil in which they are planted is actually a kind of prison, in which they must be freed. Peter Korn told me that the plants bought from one the best nursery for rare and unisual plants are in such a terrible potting mix.
if don't remove them immediately they risk dying. He does that anyway, as a rule .because he thinks that potting mixes are good for nurseries, to propagate plants in the esiest and cheapest way.
This nursery is not a industralised one , ( but one of the best for very unisual plants ), but this happens as a rule with commercial perennial plant nurseries,
which if you plant them in autumn, they recover, but if they are bought while in bloom and planted they often do not make it.
In these cases it would be good to remove the flowers of the perennials and transfer them with a mix of good soil and mixing it with soil from our garden (already trying to get the roots free, and by removing some of the original soil, and planting them in autumn. With small, artisanal nurseries which produce their own plants this troublesome passage is not necessary,
Peter, was a very famous nurseryman of rare and particular plants, but he decided to close, because he saw that the fate of small nurserymen is (unfortunately) destined to close. In Sweden, there are four cats, and the country is served almost everywhere by Plantagen chains, which would be the equivalent of Ikea, a gardening version.
Excellent choice and variety of plants for Garden centre , but at the end,it is always a Garden centre which only resells plants ,and standardized like that Ikea.
Peter is a genius, and he taught me, a guys dyspraxia, how to divide perennials, in a perfect way. I am very slow in learning, movements, and maybe a reason why I find it difficult to find a job?.I did it for about ten days, and was surprised in how many parts you can divide a plant you buy for some little many money, and almost fill a garden with it .He succeeds with a plant that you buy at the supermarket to make a hundred of them by untangling the roots.
you end uo learning how to divide them without mercy, and have an incredible amount of plants.
Now he makes public gardens all over Scandinavia and Russia,. He gets the plants for his works from his personal nursery, grown in pure sand, and freshly harvested, then divided, placed in plastic bags, and placed directly dwelling in sand beds in his projects.
Peter's projects are for a great extent public parks, and in his botanical palette are extremely rich, and diverse concerning ,rare species and unusual varieties. Therefore his public parks, are not flat, boring and with a poor and unoriginal plant selection as we are used to, but a sheer abundance of plants, colors and textures.
It was in the very Örebro public garden that he told me to meet. I was in Ekerö, a few hours off, but I couldn't say no, and I rushed.
In Örebro I saw the making of in Korn style.
It was very informative, then he uploaded me,in his car, and after many hours, we arrived in his old garden, which is one of the most beautiful, I have ever seen.
He had created, bringing back tons of sand, and playing with boulders, some which were gigantic moved by him alone, for several meters: and looking natural
The flower beds were in fact microclimates, of several meters, which seemed much more natural than many of contemporary landscape architect planerings where a singe variety is planted in small colonies.
Peter, use only one individual plant ( because he knows, how it will spread, and fill the gaps and his plants, will do that in no time) in a sea of other plants. They are not brought together for mere aesthetical reasons, but to create real, harmonious habits.The plant is at home, in the perfect spot, as if it were born there as a chance seedling, and as a resultat thewith almost no maintenance whatsoever. The overall,effect is visually very pleasing, since plants originating,in similar habitats, have shapes that get together and blend in an harmonious manner.
Korn, has traveled extensively to many countries around the world to study plants in habitat, and how they grow, and not by following some stupid horticultural rules, learnt from books. He states that there are no difficult plants, just the right spot has not been found.
He manages to grow plants, which everyone told, would not grow in Sweden, yet they thrive. I used some of his tips in my previous article about creating a tropical looking garden.
The book is translated in english, in a simple yet extremely precise and clear way of exposing facts. This down to Earth book is set up to have very intuitive paragraphs and chapters.
Peter teaches you a clear method to understand every inch of your garden and how to make the most of it, and how to read space, but not from an architectural point of view, but from the plants point of view, and hence to maximise, every opportunity you get to plant something in a successful way.
Furthermore it gives you key elements to understand the various biotopes, and and a method on how to reproduce them successfully. I will talk about it more precisely in the very near future. if you are interested, let me know, in the comments, and share if you liked it. For me dyslexic, dyspraxic etc writing is torture, but I have to share what has changed my life, like this book and how to know the best Plantsmen of today, for which I am grateful for the experience that I gave Tack så mycket Peter och Julia .
Peter and Julia's new garden Kinta trädgård is located in Höör, in the beautiful Scania, close to Malmö and therefore reachable from Copenhaghen
Details of the book can be seen before the english version of this book starts
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