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domenica 13 dicembre 2020

Luci, fiori e speranza









English text after the Italian 

Mai come in questo momento  di buio piú esistenziale é importante festeggiare il ritorno della luce, nel momento in cui la notte sembra, avere vinto definitivamente. Ma la giornata piú buia é il segnale che la luce stá piano piano per ritornare e che bisogna avere Fede .  

La Svezia Paese dove il buio é un serio problema ha molto da insegnarci in quel che concerne, il festeggiare la luce.  Qui vedrete, video delle piante e dei décora di Lars, dove le piante d’appartamento e i décors si mescolano 

La festa di Santa lucia é la festivitá piú importante. Per me una delle poche festivitá versmente importanti da quando Alexandra mi portó per la prima volta a celebrare la Sankta lucia, e da allora celebro la LUCE 


La Svezia é un paese di Matrice luterana e quindi senza il culto dei santi, eppure la festa di Santa lucia , che fú martirizzata, perché  accettó di sposare un pagano é quasi piú importante del Natale che sempre in Svezia si chiama Jul, di derivazione germanica. Nei parlai giá in questo post https://www.blogger.com/blog/post/edit/4291725854608982224/5644527427066624902 .

In un post che ha condiviso la mia amica / sorella Alexandra, si fá come ipotesi che la Sankta Lucia, sia, a sua volta un sincretismo con la dea germanica Sunna/Sol, che a differenza della mitologia greco romana era una donna che trainava il carro che trainava il sole. 




 Non a caso nelle lingue germaniche,il termine sole è al femminile, ma non per un femminismo innato di queste popolazioni, ma perché la narrazione era pressoché orale, e quindi assai primitiva, senza troppe manipolazioni cristiane.

Poi si fá il paragone  con Omero  e la sia epica, (che non a caso fà  riferimento a Troia, citata appunto dallo Snorri.)Si dice abbia redatto le sue epopee nel 9 secolo avanti cristo . Ma esiste tutta la questione omerica, dove  si dubita l’ esistenza del poeta.

Certe sue attribuzioni sono state già contestate, dagli antichi greci, e certi studiosi moderni, affermano che sia un corpus di vari scrittori dal 8 secolo avanti cristo, fino al terzo secolo dopo cristo. Senza contare, tutta L’ opera artistica dei tragici greci, che per abbellire hanno modificato di parecchio il corpus orale della mitologia greca, mentre la mitologia norrena, rimane orale fino a circa alla fine del 1100, quindi, senza i filtri della cultura, poesia e teatro.



La  cristianitá é arrivata, molto tardi in Scandinavia , e in particolare in Islanda, terra di coloni Norvegesi fuggiti in buona parte dall’avvento della cristianizazione . 



Snorri Sturluson che é stato il principale, redattore delle saghe Norrene, é nato una generazione dopo che il paganesimo, divenne proibito.

   Nel video si vede come si festeggia la Sankta lucia 


Lui ebbe , peró dei contatti diretti con le generazioni precedenti, che avevano vissuto il paganesimo in maniera diretta. 



Il Bardo dell’ Edda, fece derivare gli Dei Norreni dall’ Asia, e non a caso si chiamavano Asi, che erano pastori provenienti dal Caucaso, e in particolare dalla Tutchia, nei pressi di Troia, esattamente, come fece Virgilio con i Ro


mani.


Le vicende Norrene, potrebbero essere, una versione semplice, primitiva delle sanguonose migrazioni Indoeuropee. 


Gli Asi , si scontrano in maniera molto violenta, con i Vani, popolo a differenza degli Asi, con tendenza matriarcale, con una forte civiltá agricola dedicate alla fertilitá, che dopo 500 anni di contatto con gli invasori, divennero anche LORO, una società patriarcale, dedita alla guerra . 


Il matrimonio tra queste due dinastie divine , L’ importanza della genealogia, nel mondo germanico, serve a giustificare la forte violenza, e il diritto di posesso di queste terre, occupate con la forza.
Piante di Lars 

La cultura germanica, viene presentata, anche grazie alla cultura di massa americana ( di matrice anglosassone) , Tolkien, Harry Potter, piú pura e pacifica, femminista ed ecologica della cattiva e sanguinolenta Roma, mentre in realtá  questa visione é un pó un fatto politico.


Piante di Lars 

Le foto e il video sono delle casa di Lars Erik Andrenius che coltiva molte  Hoya, dette fior di Cera, a rappresentare le candele della Sankta lucia . Lars é un conduttore di musica classica allo radio svedese ,ed é un grande ammiratore del compositore Allan Petterson 

Lars lo conobbi, e mi fece visistare Stockholm in un Modo eccezionale .
Lui ha una grande passione, oltre che per la musica e i libri per il genere Hoya che coltiva 18 specie, tra cui Hoya Meredithii  

in due forme, Hoya deykeae,

Hoya macrophylla, Hoya cinnamonimolia var purpureofusca,

Hoya imperialis ‘Mary’s cottage e altre

Fá parte delle apocynaceae, quindi della stessa famiglia del’ oleandro, del’ falso gelsomino ( trachelospermum)etc .
Necessita in una luce molto forte , quasi diretta se abituata piano piano , una temperatura invernale sui 15 Gradi invernali, e pochissima acqua.
Il fiore 
Nel prossimo post vi parleró di illustratori per bambini svedesi con forte tematica naturalistica




Sweden is a  Luteran,country of Lutheran ,and therefore without the cult of saints.
 Nonetheless,the feast of  the Sicilian Sankta Lucia (who was a martyr ,because she agreed to marry a pagan in Roman times )is almost more important than Christmas which had always called Jul in Sweden, of Germanic derivation( and not Cristmas) . In I  already spoke in this post https://www.blogger.com/blog/post/edit/4291725854608982224/5644527427066624902 .

In a post shared by my friend / sister Alexandra, it is assumed that Sankta Lucia is, in turn, a syncretism ( when your culture is persecuted, you use forms of the invader’ s culture, to make your culture more acceptable),with the Germanic goddess Sunna / Sol, who unlike Roman Greek mythology was a woman who drew the chariot pulling the sun( which might be a vestigial form of the pre Germanic )

Not by chance in the Germanic languages, the term sun is feminine, but not because of an innate feminism of these views, but because the narration of the sagas was almost oral and written only around 1200 therefore very primitive, without too many manipulations by centuries of philosophy, theatre and poetry like what happened with the Greek body of myths and oral legends ( which were written almost 2000 years before the Nordic sagas) or the purges or destruction of everything which was not Christian by the early Christians.

Christianity arrived very late in Scandinavia, and in particular in Iceland, land of Norwegian settlers who fled to a large extent from the advent of Christianization.

Snorri Sturluson who was the principal editor of the Norse sagas was born a generation after paganism became illegal

He had, however, direct contacts with previous generations, who had lived paganism directly.

The Bard ,of the Edda, made the Norse Gods derive from Asia, and not surprisingly they were called Aesir
the bard said they were shepherds from the Caucasus, originating from Troy, as Virgil states the Romans, were coming as well.
They fought with the Vani, and they almost killed each other, but they managed after 500 years to subjugate this peaceful Neolithic  agricultural matriarchal,culture which had prospered for 2000 years. The Vani became patriarchal and dedicated to war.

The Norse events could be a simple, primitive version of the bloody Indo-European migrations.



The marriage between these two divine dynasties ( aesir and Vanir)shows  the importance of genealogy, in the Germanic world.
 A way ,to justify the strong violence, and the right of possession of these lands, occupied by force.

The Germanic culture is presented, also thanks to the American mass culture (of Anglo-Saxon matrix), Tolkien, Harry Potter, purer and more peaceful, feminist and ecological than the bad and bloody Rome, while in reality this vision has some political connotations.


The photos and the video are from the house of Lars Erik Andrenius who grows many Hoya, called Fior di Cera, to represent the candles of Sankta Lucia. Lars is a classical music host on Swedish radio, and is a great admirer of composer Allan Petterson .

Lars got to know him, and he made me visit Stockholm in an exceptional way. He has a great passion, as well as for music and books for the Hoya genus which cultivates 18 species, including Hoya Meredithii in two forms, Hoya deykeae, Hoya macrophylla, Hoya cinnamonimolia var purpureofusca, Hoya imperialis' Mary's cottage and others



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6 commenti:

  1. Che bell'articolo Giulio! Io mi chiamo Lucia ed ero già una ragazzina quando ho scoperto che nella lontana Svezia si festeggiava la santa in un modo tanto sentito. Certo che è bello aspettare il ritorno della luce a partire dalla santa ed io, oggi come allora, sono preoccupata che le candele non brucino i capelli delle bellissime ragazzine che cantano.
    A proposito del tuo amico che sembra possedere una serra d'inverno come fa a supplire al lungo e buio inverno, usa le luci artificiali per offrire alle piante un chiarore non vero? Ciao e buon lavoro

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  2. Qualche luce la usa , ma
    È essenzialmente luce solare . Grazie

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