In questi ultimi anni, la lunga chiusura del vivaio la Campanella, é stata un’ agonia per tanti, la collezione di rose antiche più importante d’ Italia, specializzato in galliche lasciava in Italia e nel mondo ( ho fatto fare grandi ordini dalla Svezia e in Italia ) tanti orfani.
Dopo un’ epifania travagliata e complessa, il vivaio chiude, ma risorge sotto altre spoglie.
La Campanella, rimane come se fosse un centro culturale della rosa, continuano i corsi di potatura, gli interventi nei roseti, e tante altre cose ancora...
La parte vivaistica è chiusa, ma l’eredità delle collezione è nelle mani di Cristina Munegato che ha creato il suo vivaio ‘Fior di Rosa’ a un 15 min di distanza in un paesaggio mozzafiato dei colli Euganei , tra i vigneti.
Malgrado l’aspetto femminile Cristina lavora piu di tre uomini, onesta, sincera é una persona totalmente affidabile e di cui si può solo lodare per le sue mille qualitá, tra cui salvare un patrimonio unico, e Non facile ma nulla la ferma
info@vivaiofiordirosa.com
https://m.facebook.com/VivaioFiorDiRosa/?ref=m_notif¬if_t=group_comment
Però il primo passaggio lo facciamo nel luogo dove é nato tutto : Vivaio la Campanella.
Una delle collezioni più importanti d’italia di rosa gallica , una storia trentennale, dalla ribelle Anna Sgarabottolo che pochi giorni dopo aver fatto giuramento, abbandona un posto fisso, per la follia di un vivaio che ha alla fine deciso di chiudere, perché era stufa di fare di proporre rose da collezione dalla poesia travolgente, dal fogliame autunnale sbalordivo, e dalle mille qualitá e sentire i clienti chiedergli la mi dia un rosaro rosso rampicante etc .
La gente di oggi non premia la qualitá e la ricerca di varietá in via di estinzione per volere tutti le stesse rose, e più sono di plastica e meglio sono.
Questa amarezza la trapela anche Pierluigi Priola dove siamo andati con i corsisti di ’ Il Giardino come biglietto da visita, dove ho aperto per persone più o meno essenti dalla ’ giardinite scura’ un mondo segreto, quasi un mondo parallelo che loro neanche si spettavano.
Il mondo del verde, é come una grande famiglia, che accoglie tutti , anche se di ceti diversi, con tutte le trame e cospirazioni tipiche delle migliori peggiori famiglie , da cui la mafia ha solo da imparare per le varie idiosincrasie.
Sia Priola ( primo grande vivaio di graminaceae o piante perenni che ha scovato nei suoi viaggi di lavoro, ne parleremo più a fondo )che Mrs Sgarabottolo, si lamentavano che prima le persone erano affamate di raritá e che venivano con liste, nate dopo lunghe ricerche sui Libri.
Priola lamenta che non ci sono giovani leve, che tutto é su instagram,Pinterest, dove le persone vogliono cercare di copiare degli effetti, nati da filtri e altre diavolerie.
I vivaisti erano come dei Vate che portavano piante che anelavi nei libri, era uno scambio, una discussione, dove se ne usciva arrichiti intelletualmente e impoveriti nelle tasche
Per compensare questo divario tra il pubblico dei giovani e vivaisti
é nato il corso perorato da Mariangela Bolla , dove io come figura di Plant hunter cerco di capire cosa la persona vuole veramente , togliendo tutte le sovrastrure modaiole trovate se tutto va bene SU instagram o Pinterest.
Togliere i filtri, vedere la persona e il giardino, per poi in seguito fare da traduttore con i vivaisti artigiani, che Non capiscono questo idioma social .
Se volete mettere mi piace alls Mia pagina Giulio Massimo Baistrocchi planthunter SU Facebook...
English version
In recent years, the excruciating end of La Campanella nursery has been an agony for many, the most important collection of old roses in Italy, specialized in Gallicas left in Italy and in the world (I had large orders made from Sweden and in Italy) many orphans.
After a troubled and complex epiphany, the nursery closes, but is resurrected in other guises.
La Campanella, remains as if it were a cultural center of the rose, pruning courses continue, interventions in rose gardens, and many other things ...
The nursery part is closed, but the legacy of the collection is in the hands of Cristina Munegato who created her 'Fior di Rosa' nursery half an hour away in a breathtaking landscape of the Berici hills, among the vineyards.
But we do the first step in the place where everything was born: Vivaio la Campanella.
One of Italy's most important collections of Gallic Rose, a thirty-year history, from the rebellious Anna Sgarabottolo who, a few days after taking the oath, leaves a steady job, due to the madness of a nursery that has finally decided to close, because she was fed up to propose collectible roses with overwhelming poetry, stunning autumn foliage, and a thousand qualities and hear customers ask them give me a climbing red rosary etc.
People don't reward quality and the pursuit of endangered varieties for wanting all the same roses, and the more plastic the better.
This bitterness also transpires Pierluigi Priola where we went with the students of 'Il Giardino as a business card, where I opened a secret world for people more or less with a' dark garden ', almost a parallel world that they didn't even belong to.
The world of greenery is like a big family that welcomes everyone, even if from different classes, with all the plots and conspiracies typical of the best worst families, from which the mafia only has to learn for the various idiosyncrasies.
Both Priola (the first large nursery of graminaceae or perennials that he unearthed on his business trips, we will talk more about it) and Mrs Sgarabottolo, complained that before people were hungry for rarities and that they came with lists, born after long searches on Books.
Priola complains that there are no young people, that everything is on instagram, Pinterest, where people want to try to copy effects, born from filters and other devilry.
The nurserymen were like poets who carried plants that you yearned for in books, it was an exchange, a discussion, where one came out intellectually enriched and pennyless.
In this the figure of the plant hunter is important to bridge between this instagram/ Pinterest world of followers, the actual garden and the nurseryman.
Like my page : Giulio Massimo Baistrocchi, planthunter
Pictures : old rose : Marie Pavie, vivaio la Campanella , fior di rosa di Cristina Munegato, and me as a guide and planthunter
non hai finito l'articolo perchè troppo triste ? so quanto amavi la Campanella........
RispondiEliminaEsatto
EliminaTutte le mie rose,le ho comprate alla campanella!molto dispiaciuta della chiusura...grazie
RispondiEliminaMa Cristina preserva la collezione
RispondiEliminaci si lamenta perchè tutti vogliono rose, chi rosse chi gialle ecc. non importa cosa, è la nuova società che va avanti così senza scelte accurate ma trasportata dalla massa non è il mondo del giardinaggio. Se il giardinaggio di nicchia continuerà sarà già una fortuna. Io tifo per le italiane ancora più dimenticate e sconosciute ideali per i piccoli giardini e per le poche che ancora possiedo posso dire fiorifere e resistenti. Per il resto non me ne vogliate ma adoro i giardini inglesi e del nord francia e belgio della gente comune.
RispondiEliminaIn realtà le l’Italiane e la Campanella é stata una delle prime ad averle, sono piccole solo le mansuiniane, le altre sono dei normalissimi ibridi di té, spesso non sempre meritevoli ( a parte eccezioni come florentia , signora etc ) e qualche eccezione che va oltre i tremila semenzali di Jules potin fatti e strafatti . E le eccezioni dai soliti ibridi di té prodotti in Italia in quegli anni . Zandri, dalla libera e berti invece fanno più rose da giardino a differenza di molte rose italiane storiche e non ibridi di té . In realtà le rose italiane sono in questi ultimi dieci anni assai di moda e molte sono più un vezzo da collezionista che rose veramente valide ed innovative . Eccetto il genio di mansuino le cui rose sono ancora usate nelle ibridazioni
EliminaChe tristezza, davvero! Su internet professionalità, competenza e conoscenza non hanno un gran valore, si può vedere e trovare di tutto, ma sentire toccare e annusare è un'altra storia.
RispondiEliminaIn realtá ci vogliono delle persone che capiscano la poesia e che possa vivere nei due mondi
RispondiEliminaun triste sollievo
RispondiEliminacapisco la Signora,che mi piacerebbe ringrziare di persona, oggi ci sara un sogno e una luogo delle meraviglie in meni,
ogni anno aspettavo per poi recermi talvolta a nche solo in visita a godere di tanta bellezza e come me altre di tutto il veneto e non solo la Signora dovrebbe sapere, le sono grta e riconoscente di avermi permesso di godere di tanta bellezza passione e cura
paola sbrissa
Quando ho sentito la notizia della chiusura ho preso un colpo, sperando fosse non vera tutto questo!
RispondiEliminaIo e la mia famiglia puntualmente ogni anno non vedevammo ora a ammirare la fioritura delle rose spettacolari, facendo tantissime foto con famiglia e amici!
Quindi ci dispiace da morire che un posto cosi meraviglioso abbia chiuso definitamente!
Volevo ringraziarvi comunque di aver potuto passare dei meravigliose ore trascorse con la mia famiglia che mi rimane sempre nell mio cuore, mille grazie e abbracci Gabi lAustriaca!
tutti gli anni venivo a godere di tanta bellezza.è come avere perso qualcosa a cui tenevi molto, una passione che non puoi più appagare e ti lascia dentro un po' di nostalgia. grazie comunque.
RispondiEliminasolo ora apprendo della chiusura del vivaio e mi dispiace un sacco. Ho un giardino condei roseti spettacolari che tutti mi invidiano, perfino i vivaisti dei dintorni... grazie a voi. E i roseti li ho comprati nel 2002 circa... hanno più di 20anni ormai e sono il mio orgoglio. Grazie
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