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venerdì 1 maggio 2020

Maggio, rose rosari e lavoratori

Maggio é il mese dedicato a Maia, dea dell’ abbondanza, e moglie di Vulcano secondo la tradizione romana e Aphrodite secondo quella Greca. La rosa é uno dei fiori delicati per eccelenza alla dea del amore, che in origine era bianco, ma divenne rosso/rosa perché suo figlio Cupido, si ferì con le sue spine. Una delle varie etimologie della parola rosa è podov, ‘ aurora dalle mani rosate. Podov: rhodon che fanno subito pensare a rhodendron ( Albero rosa ) e all’ isola di Rodi. Nessuna pianta é più generosa dell’ abbondanza, e per sincretismo molti degli attributi della dea dell’ abbondanza passarono da Maia a cui Vulcano grazie a un suo Flamino faceva dei sacrifici a sua moglie, per passare a Maria. Maia/Maria é la sostituzione é fatta. Si Nelle varie promesse di Maria nel Rosario ( Maggio é il mese del Rosario),c’é appunto l’abbondanza... Rosario viene dal uso sincretico( sincretismo: una nuova setta o una religione minoritaria in pericolo per sopravvivere assume delle forme della religione dominante, per evitare la persecuzione). “ Il rosario (dal latino rosārium, "rosaio"; a partire dal XIII secolo acquisì il significato religioso indicante le preghiere che formano come una "corona", nell'accezione latina di corōna ovvero ghirlanda, di rose alla Madonna) è una preghiera devozionale e contemplativa a carattere litanico tipica del rito latino della Chiesa cattolica. Il Rosario come strumento devozionale viene dall tramite del’Islam che permise tra l’altro il ritorno della cultura greca tramite Averrhoes e Avicenna, e tutte le varie scienze scomparse o in isole felici in Occidente. Ma la scienza e il rosario Islamico derivano dalla grande cultura indiana, di cui gli Arabi se ne sono appropriati. Il Mālā é appunto il Rosario nelle trsizioni Indù. Una possibile
etimologia della parola "rosario" è da rintracciare nella parola sanscrita japa-mālā (जपमाला), letteralmente "ghirlanda" (mālā) "per preghiere" (japa). La parola japa-mālā è in uso da millenni per indicare la corona per le preghiere presso le popolazioni dell'India. Come indicato dallo studioso di lingue indiane A. F. Weber (1825-1901), cambiando la "a" breve di japa (जप) con la "ā" lunga, si ottiene japā (जपा), che non significa più "preghiera", ma "rosa". Quindi japā-mālā viene a significare ghirlanda o corona di rose, di cui il latino rosarium potrebbe rappresentare un calco. La parola "rosario" deriva da un'usanza medioevale che consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine; queste rose erano simbolo delle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Così nacque l'idea di utilizzare una collana di grani (la corona) per guidare la meditazione. Nel XIII secolo, i monaci dell'Ordine cistercense elaborarono, a partire da questa collana, una nuova preghiera che chiamarono rosario, dato che la comparavano a una corona di rose mistiche offerte alla Vergine” ( Wikipedia) an Agostino affermava che la cristianità si innesta nella ulivo della tradizione greco Latina. Ma se invece dell’ ulivo fosse una rosa? Tra le rose che mi tocca spesso identificare, sono delle bellissime rose che come i lavoratori del primo maggio si sono ribellati a delle rose di cui erano state parasittate da rose spesso non meritevoli. In questo caso parleró di rosa che é così ubiquitaria da essere considerata una rosa spontanea in posti come il sud Italia, la Grecia, la Turchia e buona parte del mediterraneo. Mentre ero a lavorare a Villa boccanegra e agli Hanbury’s La Rosa xOdorata ‘Indica Major’ era presente nella campagna ligure. È una rosa che veniva spesso usata come portainnesto, cioè come balia per le rose coltivate più delicate. Visto la sua forza e anche l’abitudine italiana di tenere il portainnesto sopra la terra, che in molti casi la selvaggia si é ribellata un po’ come molti che adesso si ribellano alle imposizioni della quarantena e vogliono ( a voce come fanno sempre gli italiani) togliersi e recidere il legame con i parassiti che ci succhiano il sangue. In vecchi manuali di giardinaggio, si usa il termine di Balia, cioé che le rose innestate, bevevano come i bambini il latte della balia per farli crescere velocemente L’ innesto per le rose é una pratica assai recente, si deve a Guillot nel 800. uesta pratica che a parte delle condizioni estreme( terreni sabbiosi, climi troppo inclementi)o varietà troppo deboli ( tipo l’Eugène de Beauharnais) é in realtà più un vantaggio per chi le vende che per chi le compra sul lungo periodo. I clienti vogliono il pronto effetto, e una rosa da talea ci mette circa due anni per avere lo stesso effetto. Infatti il sommo Peter Beales da cui ebbi una breve esperienza lavorativa narrava, che li avavano chiesto delle rose appositamente da talea, e quando lui le spedì, gli furono rimandate con tono stizzito, malgrado lui li avesse ammoniti. A lungo andare le rose da talea sono migliori per le rose antiche ed ad arbusto( per le ibride di té dipende dalla varietá) se non si é in condiZioni difficili. Il vivaio Rosso Tiziano fornisce ottime rose da talea( Ugo Croce é un maestro di taleaggio) e anche il famoso Nino Sanremo Per questo le persone tendono a comprare le rose moderne che in vaso si presentano molto bene alla vendita mentre le antiche sono spesso poco presentabili perché é in terra dove mostrano il meglio. Nei manuali ottocenteschi, si parla del portainnesto come balia, perché sotterrando il portainnesto, la varietà coltivata si affranca dopo aver fatto le proprie radici, uccidendo la balia. A Boccanegra che è un giardino terrazZato, un vero capolavoro. Ho consigliato visto la presenza di molte ‘indica major’ di farne delle talee per poi innestare le rose della loro bella collezione. La indica è una delle poche rose che in condizioni di secco estremo resiste. É una rosa che in italia non viene più usata come portainnesto, mentre viene usata da David Austin e altri inglesi ( per avere rose rampicanti innesta le sue rose su rosa multiflora). Ma la ‘ indica major ‘ é una rosa bellissima per conto suo. Crea arbusti che diventano una nuvola di fiori bianchi con il centro rosato. Il profumo è assente, ma in certe ore, sento un odore di pera. Soffre un po’ di mal bianco, caratteristica di un suo genitore La Rosa multiflora anch’essa usata come portainnesto( ma preferisce i suoli più acidi) I Fú il nostro grande Aicardi a scoprire questo fatto quando narra nel suo libro Cult sulle rose che cercava tramite reincroci di eliminare L’ influenza della multiflora. Indica perché questa rosa cinese ( rosa x odorata) stazionava assieme altre cinesi nei porti del bengala( bengalensis: chinensis)e si credette cvs venissero dall’ India. In seguito fu riscoperta in cina e la passata dalla America, grazie a Meyer( a lui é dedicato un limone 🍋 molto rustico ), dove venne confusa con un altro portainnesto la Manetti , mentre in Australia é confuso con una Boursault, con la Maiden’s blush. In Liguria, Francia e sudafrica é naturalizzata dove crea siepi invantevoli. Il vero nome cinese é: Fun Jwan Lo,che qualcuno pensa sia la storpiatura di un Fen Zhuang Lou/Dimora decorata di rosa. Togliamoci i parassiti é come le rose rispuntiamo dalle radici per trovare la nostra vera storia. Dedicata a Giovanna e Luca Valentini( erede spirituale degli scritti esoterici di Mio Padre Marco Baistrocchi) Credits: all the pictures come from internet Foto rose : indica major. Foto rosari: 3cristiani, 2 indiani e uno Islamico Opere d’arte Madonna delle rose .

12 commenti:

  1. caro Giulio, sono fantastici i tuoi exursus tra la cultura greca, quella europea e quella indiana seguendo le tracce delle rose...bellissimo leggere i tuoi articoli

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  2. Grazie mi consolano i tuoi commenti . Grazie

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  3. adoro leggere le tue scorribande culturali!!

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  4. Giulio,la descrizione culturale di questo articolo mi lascia estasiata,ma è la profondità umana, esplicita che ammiro...come le rose.

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  5. Il tuo racconto è un susseguirsi di perle del rosario ...come sempre grazie per questo dono che ci fai! 🙏

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  6. Sempre interessante e affascinante il tuo modo di presentare le rose

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  7. Molto interessante grazie Giulio!

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  8. Giulio complimenti per le informazioni che ci hai dato! Molto interessante! Ieri era anche la festa celtica del calendimaggio

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