sabato 30 novembre 2019
Transexual Rosemary, rosmarino transessuale
Il rosmarino che avete in casa in realtà é un transessuale. Sembra un rosmarino ma in realtà é una Salvia. E non é una cosa nuova ma dal 1848, dal libro :The plant a biografy di Matthias Schleiden, i botanici ne discutevano da allora ma le istituzioni mantenano il genere creato da John Lindley nel 1753,per la differenza degli stami in confronto alla salvia officinalis, ma che molti non ritenessero sufficienti per differenziarli .... GOMPLOTTo :)))))).
Quindi quando vi prestate a gustare dei deliziosi ravioli burro e salvia, in un ristorante di lusso, che voi avete risparmiato per potere fare le foto su Facebook, aprite la bocca per gustarli e li sputate perché sanno di rosmarino.
Voi urlate al cameriere che volete essere rimborsati, ma il maître arriva algido come se fosse uscito dalla bara come Dracula che vi presenta la scheda botanica della RHS che dice che questi ravioli sono fatti con la Salvia rosmarinus.
E i vostri corsi di dizione pagati facendo quattro lavori si vanno a benedire e bestemmiate come un Vicentino che non può più a mangiare i gatti o un friulano, quando la plastica dell imballaggio che ricopre i suoi divani dopo anni affinché non si consumino vengono scolpiti dalla polvere che la colf, che non é friulana ha permesso di entrare nella casa. Se non fosse stato per i figli spendaccioni non avrebbe mai permesso che un granello di polvere varcasse L’ uscio di un friulano rispettabile che lavora, non si permette lussi e che la polvere esiste solo in italia ma non in Friuli .
Per fortuna al sud, queste perversioni non arriveranno mai, come i soldi che finiscono direttamente nelle tasche dei politici, visto al sud non hanno la mania di evadere le tasse come al nord, per potere fare le lezioni di cabala buddista del butano del ovest.
Avviso che ci sarà una strage di nonne partenopee a questo cambio di genere.
La Meloni, dirá: Io sono Giorgia, e sono ( alla )frutta, sono Cucumis melo, sono italiana( anche se il melone é asiatico, quindi Giorgia é una migrante). É tutta colpa del papà A e papà b e del insegnamenti di genere alla scuola.
Per colpa di questi studi rischierò un giorno di essere riclassificata come un cocomero, un Citrullus lanata (cosa plausibile visto che molti la dannno come una citrulla).
I botanici sono dei criminali incalliti,
degli assassini senza cuore :
Il genere Rosmarino é stato trucidato da dei botanici senza cuore.
Ma i botanici hanno un anima?
La riposta più immediata sarebbe: sono dei replicanti alla Blade Runner che ci sviolinano: Ho visto cose che voi umani.... Tra parentesi quel bonazzo del’attore Rutger Hauer che ho adorato anche Ladyhawke é morto proprio a luglio del 2019.
Cosa particolarmente ’spooky’ é che il 2019 é l’ anno in cui si svolgeva la trama di Blade Runner.
Come si può avere un anima e separare i generi Erodium, Pelargonium e Geranium, che Linneo aveva raggrupato assieme, e che L’Héritier scisse. Delle piante che ricordano quando in seme a degli aironi, delle cicogne e delle gru( i nomi vernacolari Cranesbil: Geranium/Gru sono la traduzione letterale dei nomi attribuiti ai tre generi)
Penso che si rifacciano ad un dramma di Aristofane, e quindi la famiglia delle geraniaceae evoca le gru di Aristofane.
Sono ormai passati secoli, e la divisione di questi generi crea molta ritrosia nel pubblico che non riesce ad accettare che la differenza delle antere sia la ragione per cui il scaraffone rosso, cresciuto dentro la latta dei fagioli che hanno nel terrazzo debba chiamarsi Pelargonium quando la zia assunta e nonna turiddu tra undici cassate preparate durante la trasmissione di un posto al Sole l’hanno sempre chiamato così, mentre quel erbaccia con i fiorellini blu che crescono nei prati che il comune non ci fá diserbare e crea tanto sporco per dindirindina ( I Pelargonium sono essenzialmente africani
Poi questi sapientoni che nei gruppi di fiori in cui si dovrebbe solo scrivere 100 buongiorno e nient’altro, ci sono quelle zecche che dicono che il tuo amato Amaryllis é un... Hippeastrum.
Hippechè....aoo suona male sembra un misto tra hippppoteca e hhhhippopotamo, un vero impiastrum....
Poveri settembrini, che a controvoglia a forza di venire redarguiti abbiamo imparato che la gente con la puzza sotto il naso li chiamano ‘Aster’, ma gente ancora più puzzona li corregge e li chiama Symphyotrichum.
Gli aster sono solo quelli europei, come al solito quelli che trovi in natura e quindi erbaccia hanno mantenuto il nome e invece quelli belli dritti da abbinare alle verdure del orto, con quei colori belli vistosi( i Novi-Angiliae e Novi -Belgiae , e tutte le altre specie sono state suddivise in nuovi generi)
A parte gli scherzi e le generalizzazioni stereotipate( che non intendono essere razziste) né di offendere nessuno. Se per noi plant nerds, che non abbiamo una vita, siamo ancora in lutto per questi smembramenti e spostamenti.
Molti giardinieri dopo aver letto su Grindr o su scruff che il genere Gaura non esiste più ma sono stati inclusi nel genere Oenothera, pensa un pò alla gente comune, possa pensare: Ma questi botanici sono delle braccia (flaccide e di un colore bianco blu) rubate all’agricoltura, che rovinano la vita alla povera gente che LAVORA per sbarcar il Lunario é che prende delle piantine da mettere in dei bellissimi giardini dove le piante verranno sommerse da Chiaia di tutti i colori di questo mondo e anche di quelle ancora non conosciute , che assumono delle forme che rendono Mirò, un artista concettuale, con degli ulivi centenari nati a Bolzano:), con delle chiome che anullano le leggi della fisica grazie alle maestranze di giardinieri provetti che non secondo dimostare niente a nessuno, a ecezzion fatta degli Abitanti di Marte che devono rosicá perché sono brutti e cattivi.
Questi botanici sono particolarmente sadici perché hanno accomunato la gente comune e plant nerds che si odiano come cane e gatto. La gente comune che ha una vita dice le cose con insettazze e i plant nerds vivono per sfrugugliarli per sentirsi superiori. La gente comune dice si é sempre detto e fatto cosi e i plant nerds con supponenza mostrano la loro superioritá.
Ma questi mandrilli li ha fatto rotolare dal loro piedistallo, nel fango assieme ai loro acerrimi nemici. Sia quelli che usano il latte come fertilizzante perché l’hanno letto su Facebook, che la penna rossa, pronti s correggere la prima svista.
I primi sono contrari di default a quasi cambiamento di nome dall’paleoltico superiore, mentre gli altri si beavano di essere moderni e con la scienza dalla loro parte.
Ma costoro rimasero orfani a causa di questi tepistelli col microspio
Anni fá, quando annunciai ai miei amici,( Si lo ammetto non appartengo al gruppo che usa il latte come fertilizzante, anche se la mia penna rossa, in realtà é rosa, o al massimo un rossetto di quelli che trovi al discount, perché visto il mio italiano si tiene su come questi ultimi due governi, ma l’importanza é coltivare i propri difetti) anni fá che il rosmarino era diventato un trans é che ormai era una salvia, entrarono in lutto, esattamente come zia Antigone o nonna Carmen Electra del Molise che sforna manicaretti dalle 4 di mattina, o come la nordica Cesarona che pubblica i suoi uncinetti su Facebook.
I miei amici si metteranno una tonnellata di fondo tinta, da fare sembrare le Geisha, delle jeunes filles acqua e sapone, e tanto di quel mascara da rendere le ciglia delle spine acuminate, come delle stallactiti gladioliformi
pronte a bloccare come del catrame le lacrime, al funerale del genere Rosmarinus.
Questa marschera drammatica, di caolinica perfezione, é fragile come l’ incarnato di Nicole Kidman, che si frantuma in mille schegge come un vetro antiproiettile, scalfite da un proiettile emotivo.
Questa tragedia greca, verrá recitata con virtuoso decoro, mentre veranno invocate le erinni ogni volta che dovranno pronunciare Salvia rosmarinus,tra una fuga in bagno per inalarsi del N o per i nostalgici il Tavor.
Per la sudtirolese Frau Cesarona, la tragedia non sussisterá, perché il negazionismo é un arte in un eccelle, come nei pizzi,nei dolci e nel avere sempre ragione, perché per il resto basta negare alla Trump, ai no vax al terapiattismo style.
I penna rossa, invideranno l’eccelsa Frau, perché in cuor loro vorrebbero far lo stesso, ma visto che devono fare le giovani marmotte, fingeranno l’orgasmo, come i Paesi Nordici fingono di essere Paesi felici pur di rimanere alti nella classifica ( visto che da due secoli da questa parte, le guerre fratricide che hanno caratterizzato i rapporti nella famiglia Scandinava fin dalla preistoria, cioé fino a due secoli fá, e ora si finge un amore inesistente tra il ’little brother’ ammazza balene che non allevano piú volpi ma che vogliono fare giacimenti di petroleo nella costa croata, il medium brother che odia i musulmani e uccide i delfini e il fratello Ikea,sorry il più grande che fá energia con la spazzatura italiana e distrugge le foreste fuori dalle sue frontiere per fare dei mobili radical chic che durano l’espace d’un matin), al massimo esiste sempre il suicidio che cancella le persone infelici dalle classiche.
Il rosmarino é un drama queen, é legata alla nascita mitologica del inverno, quando Persefone, figlia di Demetra, fù rapita da Hades, mentre annusava un Narciso, e la terra si aprì, e fú risucchiata negli inferi. La madre vagò, sconsolata per nove giorni, finché Elio non la avvisò, e lei si isolò in luoghi reconditi provocando ( giustamente) la carestia sulla terra.
Non volle sentire ragione(giustamente) e Zeus fù costretto (poverino :))) a costringere suo fratello a restituire la figlia alla madre. Ma ella avendo assaggiato il melograno cioé il frutto del amore, non volle tornare sulla terra, e allora si arrivò al’ escamotage, di sei mesi con la madre, ossia la bella stagione, e sei col rapitore cioé con l’inverno, per tornare da lui prendeva del rosmarino.
La mitologia della rosa di mare ne parlo nel mio post sulla festa di SAN Giovani. Questa pianta complice di questo rapimento, si sará stufata della violenza maschile é avrá deciso di diventare da campionessa della Drag race di Ru Paul a ottenere i cambio di sesso nei documenti ufficiali, per poi dire Sashay away dei contributi, sorry quella é l italia che non prende i contributi assegnatole dal Europa, volevo dire attributi.
É da sole poche settimane, che la RHS ( Royal Horticultural Society che viene vista, ingiustamente come il paradigma da seguire in quel che concerne il giardinaggio, una sorta di mostro sacro, di cui non si discutono le dottrine rivelate e mistiche), che é la figlia evoluta di Cesarona, perché prima di accettare un cambiamento ci vogliono anni, infatti io annunciai tre anni fá a due miei amici plant nerds questa notizia e appena poterono, mi diedero pan per focaccia con altre notizie del genere ( peró quella del rosmarino rimane la più perfida, specialmente in italia, al nord cosa vuoi che cambi, in svezia mettono le mele e würstel al curry e in Inghilterra....)
La RHS che é molto dottrinale e poco avezza ai cambiamenti ( che strano per degli inglesi) e specialmente se vengono da degli stranieri, e in special modo dei tedeschi, che si basano più sui fatti e meno sulle dottrine, come era successo in varie occasioni, come anche nel caso della Paeonia rockii che gli inglesi spacciavano per specie, mentre avevano solo degli ibridi di essa, come appunto i tedeschi asserivano da molto ma ci vollero evidenze su evidenze perché capitolassero.
I Seguaci indomiti della RHS, i plant nerd, che fingono di acettare che il rosmarino ha finalmente cambiato sesso
che ha una vita invece di passare tutto il tempo a occuparsi di piante e di parlarne (mai invitare due plant people ad una cena, perché parleranno solo di questo tutta la serata, mentre uno solo,sará silenzioso e triste, nel caso in cui avesse lasciato il celluläre a casa)
Ed é proprio il celluläre, il contenzioso della faccenda, ma non del aggegio diabolico di cui sono totalmente dipendente, fatto con minerali, la cui estrazione é la ragione per cui l’ Europa e gli USA e getta favoriscono le guerre in Africa, lo spostamento delle genti e il lavoro minorile in queste miniere pericolosissime, ma della tecnica cellulare.
Il cambiamento di sesso del Rosemary’ s baby é dovuto al test del DNA , come nel caso di Brooke Forrester, che in (Bold and the) Beautiful ha un abonamento fisso al test del DNA per i suoi mille figli dalle sue esperienze sentimentali, con i vari della famiglia Forrester.Si
Come Brooke insegna i test del DNA possono essere manomessi e quelli che pensi essere tuo padre rischia di diventare tuo nipote, e molti illustri giardinieri contestano una via unicamente cellulare, e pensano che un approccio misto .
tra quello cellulare e quello morfologico ( delle forme, la base della botanica fino alla rivoluzione cellulare)
In effetti un esperta di cactus mi mostrò due piante assai diverse che secondo la genetica sono la stessa e che sono visibilmente diverse.
Ma dall’ altro lato basta vedere l’estrema variabilitá delle forme di Bucaneve in un solo prato, per dare alla genetica fiducia.
É senza ombra di dubbio una rivoluzione dura da digerire sopratutto per l’uso di nomi Come Symphyotrichum che per giá per una persona normale é un dramma, un dislessico deve prendersi un ansiolitico quando Aster era cosi poetico come del resto anche Ipheion e tanti altri...Dicentra in Lamprocapnos e via.
Ce ne faremo una ragione.
ho copiato da Wikipedia chi sono questi rivoluzionari. Per guardare su Wikipedia il nome attuale basta guardare APT 3 che trovate nelle schede su Wikipedia, cosí non dovete leggere trattati di botanica .
Questi nomi del APT 3 sono quelli validi come nel caso di Salvia rosmarinus Schleid. Schleid stá per Schleiden colui che gli diede il nome, gli altri sono sinonimi accettati ma non validi per denominare la pianta( certe piante hanno una lista di sinonimi tanto da rendere la ruba titoli nobiliari la Duchessa d’Alba una principiante.
Per coloro più avventurosi c é The Plant List su internet che é sempre aggiornato( www.theplantlist.org)
Oppure the catalogue of Life www.thecatalogueoflife.org.
Ho copiato ( eddai, di nuovo ) senza vergogna su Wikipedia cosa é la APT, e lo dico senza vergogna perché tante su Facebook cercano di fare dei riassunti botanici senza sapere di cosa stanno parlando, creando dei veri orrori e dando informazioni false. La cosa assurda é che nei tre quarti dei casi sono donne a farle. Forse perché gli uomini sono così mononeuronali che dicono di sapere quando non é vero, mentre le donne che sono molto più evolute cercano di colmare le loro lacune ( cosa che molti uomini non fanno). Però non avendo le basi, fanno più danno che altro... e poi cosa si fà per avere dieci minuti di celebrità su Facebook. Il riconoscere le fonti é cosa desueta e bisogna far finta di sapere.a
Santa Wikipedia vergine e santa dice :
“
L'Angiosperm Phylogeny Group è un gruppo di botanici sistematici che operano per stabilire una visione consensuale sulla tassonomia delle piante con fiori (angiosperme), avvalendosi dei recenti progressi della sistematica molecolare.
Le piante con fiori, ora tecnicamente chiamate Magnoliophyta (Angiosperme), sono uno dei gruppi di organismi la cui classificazione è stata più radicalmente influenzata da quando è stato possibile analizzare su base molecolare i rapporti tra le diverse specie. Il sistema Cronquist, influente schematizzazione pubblicata nel 1981 da Arthur Cronquist, stava già per essere superata negli anni 1990 da schemi migliorati prodotti da W. S. Judd e altri. Anche questi ultimi si basavano su analisi della morfologia delle piante, su vari aspetti della struttura visibile delle piante. L'analisi diretta del contenuto molecolare del materiale genetico ha reso possibile un approccio molto più vicino all'obiettivo cladistico di far riflettere la discendenza genetica nella classificazione. I dati molecolari che sono stati resi disponibili, a partire circa dal 1990, hanno chiarito la visione di alcuni rapporti e modificato radicalmente altri.
Questo balzo nella conoscenza ha indotto numerose proposte di cambiamento nelle classificazioni, e queste pongono problemi ai sistematisti ed agli utenti di queste classificazioni (ad esempio gli enciclopedisti). Riunendo ricercatori dalle maggiori istituzioni di tutto il mondo e pubblicando in concomitanza, l’Angiosperm Phylogeny Group si è posto come un punto di riferimento abbastanza affidabile, mettendo in chiaro dove la conoscenza è limitata o ancora in fermento, da permettere una classificazione stabile.
La prima pubblicazione APG risale al 1998, mentre nel 2003 viene pubblicata una revisione conosciuta come APG II 2003 o più semplicemente APG II. Le innovazioni principali sono:
collocare un numero sostanziale di termini tassonomici la cui classificazione era stata lasciata indeterminata nella versione originale;
offrire classificazioni alternative per alcuni gruppi nei quali per esempio un certo numero di famiglie possono essere considerate separate o possono essere riunite in una unica famiglia più grande. Questi gruppi nell'APG II sono detti bracketed, ossia posti tra parentesi quadre.
Questi gruppi posti tra parentesi quadre sono stati introdotti per facilitare la transizione dalle classificazioni precedenti su base morfologica, ai nuovi sistemi basati sulle analisi molecolari, dato che il processo tende a produrre un numero di raggruppamenti tassonomici alquanto piccoli, ad esempio famiglie con un unico genere, che sono scomode per gli utenti finali. Come fanno notare gli autori di APG: "In genere accettiamo le opinioni degli specialisti... ma ci rendiamo conto che gli specialisti favoriscono quasi sempre la suddivisione dei gruppi...".
Ricercatori indipendenti, tra i quali alcuni membri stessi dell'APG, continuano a pubblicare le loro opinioni autonome sulla classificazione delle angiosperme e in nessun caso una classificazione può dirsi definitiva; rappresenta una opinione consensuale (spesso di compromesso) in un determinato punto nel tempo, basata sullo stato della ricerca contemporanea, e appaiono di continuo nuovi risultati. Ciononostante le pubblicazioni APG sono considerate sempre più come un autorevole punto di riferimento e molti botanici (inclusi alcuni contributori di Wikipedia) fanno affidamento ad essi come una risorsa di documentazione tassonomica facilmente comprensibile e accessibile.
Nel 2009 l'Angiosperm Phylogeny Group ha pubblicato la Classificazione APG III (Angiosperm Phylogeny Group III), cioè la terza versione di classificazione scientifica delle piante angiosperme, che comprende tutti i 45 ordini del precedente sistema APG II con l'aggiunta di 14 nuovi ordini.
Nell'ottobre 2009, la Linnean Society propose una classificazione filogenetica di tutte le piante terrestri compatibile con la classificazione APG III per il fatto che, frequentemente, botanici e algologi non concordavano con l'assegnazione dei singoli gruppi alle categorie tassonomiche . Lingua
L'Angiosperm Phylogeny Group è un gruppo di botanici sistematici che operano per stabilire una visione consensuale sulla tassonomia delle piante con fiori (angiosperme), avvalendosi dei recenti progressi della sistematica molecolare.
Le piante con fiori, ora tecnicamente chiamate Magnoliophyta (Angiosperme), sono uno dei gruppi di organismi la cui classificazione è stata più radicalmente influenzata da quando è stato possibile analizzare su base molecolare i rapporti tra le diverse specie. Il sistema Cronquist, influente schematizzazione pubblicata nel 1981 da Arthur Cronquist, stava già per essere superata negli anni 1990 da schemi migliorati prodotti da W. S. Judd e altri. Anche questi ultimi si basavano su analisi della morfologia delle piante, su vari aspetti della struttura visibile delle piante. L'analisi diretta del contenuto molecolare del materiale genetico ha reso possibile un approccio molto più vicino all'obiettivo cladistico di far riflettere la discendenza genetica nella classificazione. I dati molecolari che sono stati resi disponibili, a partire circa dal 1990, hanno chiarito la visione di alcuni rapporti e modificato radicalmente altri.
Questo balzo nella conoscenza ha indotto numerose proposte di cambiamento nelle classificazioni, e queste pongono problemi ai sistematisti ed agli utenti di queste classificazioni (ad esempio gli enciclopedisti). Riunendo ricercatori dalle maggiori istituzioni di tutto il mondo e pubblicando in concomitanza, l’Angiosperm Phylogeny Group si è posto come un punto di riferimento abbastanza affidabile, mettendo in chiaro dove la conoscenza è limitata o ancora in fermento, da permettere una classificazione stabile.
La prima pubblicazione APG risale al 1998, mentre nel 2003 viene pubblicata una revisione conosciuta come APG II 2003 o più semplicemente APG II. Le innovazioni principali sono:
collocare un numero sostanziale di termini tassonomici la cui classificazione era stata lasciata indeterminata nella versione originale;
offrire classificazioni alternative per alcuni gruppi nei quali per esempio un certo numero di famiglie possono essere considerate separate o possono essere riunite in una unica famiglia più grande. Questi gruppi nell'APG II sono detti bracketed, ossia posti tra parentesi quadre.
Questi gruppi posti tra parentesi quadre sono stati introdotti per facilitare la transizione dalle classificazioni precedenti su base morfologica, ai nuovi sistemi basati sulle analisi molecolari, dato che il processo tende a produrre un numero di raggruppamenti tassonomici alquanto piccoli, ad esempio famiglie con un unico genere, che sono scomode per gli utenti finali. Come fanno notare gli autori di APG: "In genere accettiamo le opinioni degli specialisti... ma ci rendiamo conto che gli specialisti favoriscono quasi sempre la suddivisione dei gruppi...".
Ricercatori indipendenti, tra i quali alcuni membri stessi dell'APG, continuano a pubblicare le loro opinioni autonome sulla classificazione delle angiosperme e in nessun caso una classificazione può dirsi definitiva; rappresenta una opinione consensuale (spesso di compromesso) in un determinato punto nel tempo, basata sullo stato della ricerca contemporanea, e appaiono di continuo nuovi risultati. Ciononostante le pubblicazioni APG sono considerate sempre più come un autorevole punto di riferimento e molti botanici (inclusi alcuni contributori di Wikipedia) fanno affidamento ad essi come una risorsa di documentazione tassonomica facilmente comprensibile e accessibile.
Nel 2009 l'Angiosperm Phylogeny Group ha pubblicato la Classificazione APG III (Angiosperm Phylogeny Group III), cioè la terza versione di classificazione scientifica delle piante angiosperme, che comprende tutti i 45 ordini del precedente sistema APG II con l'aggiunta di 14 nuovi ordini.
Nell'ottobre 2009, la Linnean Society propose una classificazione filogenetica di tutte le piante terrestri compatibile con la classificazione APG III per il fatto che, frequentemente, botanici e algologi non concordavano con l'assegnazione dei singoli gruppi alle categorie tassonomiche.”( Wikipedia )
martedì 12 novembre 2019
La morte ti fá Bella: Gladiolo dei morti
Niente crisantemi per i morti, ma Gladioli.
L italia é l’ unico posto dove i crisantemi sono associati ai morti, e non entrerò in tutte le varie tiritere sul simbolismo dei crisantemi, come fiore imperiale e blabla
I crisantemi oltre a essere dei bellissimi fiori recisi, sono dei magnifici esemplari per ravvivare il giardino scarno di fiori a novembre. Per maggiori informazioni inscrivetevi al movimento pro crisantemi nei nostri giardini su Facebook, del grande Nicola Casale, e di Tiziano Terzoli, che con la sua estrema conoscenza botanica e tenica rende questo gruppo unico.
Vi parlerò di una curiositá tipica del sultanato del Friulanistan:) dove vivo: il Gladiolo dei Morti. Ci sono delle enclave venete, dove si trova questa meraviglia, ma non sono cosi frequenti come in Friuli, dove é assai frequente e si trova anche in un giardinetto di una casa popolare vicino a casa Mia qui a Udinebad ( Udine )
Il Friuli,é un pó come il sud italia, si trovano delle strane geofite (bulbose)comuni o naturlizzate. Al sud si trovano naturalizzati degli Amaryllis Belladonna e le Freesie che sono d’origine sudafricana.
In Friuli il rosaio ’Wang Wei’, ’rosa di ogni mese( questa rosa era presente durante il rinascimento ( é riconoscibile nel mito del trionfo di Venere del Bronzino)’ o anche detto Old Blush si trova abbastanza come del resto anche al sud d’ italia. Qui in Friuli c é stato il caso della ’Rosa Moceniga’ che secondo il romanzo secondo me un pò tirato per i capelli, si parla di un dono della moglie di Napoleone.
Napoleone é passato per Villa Manin dove c
é ancora la stanza dedicata a Napoleone. Questa Villa dove si tiene una famosa mostra di piante, creata da Claudia Pavoni e ora curata da Lili Soldatich.
Questa villa apparatenne alla famiglia Manin, che ebbe un doge,che divenne noto, per essere l’ultimo, dal occupazione di Napoleone.
I Manin sono una famiglia Friulana, che arrivò dalla Toscana nel trecento.
A Villa Manin c é nel parco in triste degrado, nel prato, delle grandi masse di Narcisi, un pò piantare a caso, ma si trovano distanti dai Narcisi commerciali piantati negli anni recenti dei Narcissus x incomparabilis, un ibrido tra il Narcissus Poeticus e il Pseudonarcissus. Sul portale Acta Plantarum,lo pseudonarcissus.
L é un alloctona casuale nella maggior parte d’Italia, in certe regional é un alloctona naturalizzata, mentre negli Appennini é presente come cryptogenica, cioé non si sanno le origini.
Questa naturlizazione di questa specie alloctona( straniera) svenne probabilmente nei tempi dei Romani, come del resto con il N.papyraceus é la Tulipa radii in Sud Italia.
Tutta questa manfrina, senza un apparente nesso logico per cercare di spiegare perché ci sono delle piante alloctone in certe zone da tempi antidiluviani.
In italia é presente la subspecie ovallaris, L’ unica presente in Italia, mentre in Spagna ci sono almeno 5 subspecie( in Francia é presente la splendida subspecie ‘Moschatus’, lo speudo é stato naturalizzato anche in Uk.
La forma ‘ Pisanus’ é frequente nei monti Lucchesi, in Toscana é abbastanza frequente, terra di frequenti naturalizzazioni come L’ Iris Pallida( Balcanico) e il Cipresso ( Turchia, Iran ).
La famiglia Manin venne nel trecento il Friuli, e visto che le collezioni botaniche Toscane erano invidiabili, mi domando se non abbiano portato la passione della botanica oltre che delle essenze come il narciso ibrido x incomparabilis, presente appunto a Villa Manin, oltre che a questo Gladiolo che fiorisce naturalmente a novembre.
Durante i furti Napoleonici.
“Le spoliazioni vennero costantemente perpetrate nell'arco di venti anni, dal 1797 fino al 1815 (fine del periodo napoleonico), e compresero non solo arti pittoriche o scultoree, ma anche beni archeologici, archivistici e librari, collezioni glittiche, numismatiche, naturali, mineralogiche e botaniche.
si verificarono anche atti di distruzione di opere, specialmente provenienti da chiese, monasteri e demani pubblici che venivano fuse in cerca di oro e argento. Secondo lo storico Paul Wescher, le spoliazioni napoleoniche rappresentarono "il più grande spostamento di opere d'arte della storia", che provocò anche diversi danni in quanto "è difficile stabilire con esattezza quante opere d'arte di valore unico andarono distrutte o disperse in quei giorni".Secondo l'articolo pubblicato sull'American Historical Review dalla storica dell'arte Dorothy Mackay Quynn e dal titolo "The Art Confiscations of the Napoleonic Wars", l'Italia si trovò davanti a restituizioni complesse, essendo esse state legalizzate attraverso trattati, mentre le cessioni di Belgio e Paesi Bassi vennero effettuati a titolo di bottino o preda. Secondo il catalogo del Canova, dei 506 dipinti portati in Francia, 248 rimasero in Francia, 249 tornarono in Italia, 9 vennero indicati come non rintracciabili, raro caso in Europa di opere catalogate e non restituite” ( Wikipedia).
Quindi continuando con questi voli pindarici, La Rosa Moceniga é molto più probabile che sia un semenzale della rosa di ogni mese che era presente in Toscana e Venezia prima della cosiddetta introduzione in Svezia, ma tutto il bagaglio botanico come del resto quello artistico fù depredato da Napoleone, e più che un dono della Joséphine sarà sicuramente un rientro in patria di una rosa preesistente.
Sono incapace di focalizzarmi.ok. Il Gladiolo misterioso,che é rimasto conservato dai contadini, visto che i nobili sono stati spogliati degli averi, perché si riproduce che é una meraviglia e fiorisce giusto per la festività dei morti, quindi utile.
I gladioli sono sudafricani,E questo Gladiolo dei morti é un ibrido sconosciuto del G. Dalenii. Non la specie nei nostri climi fiorirebbe ancora più tardi, e quindi vittima, senza scampo del gelo.
Angelo Porcelli, la divinità delle geofite, sospetta sia un vecchio ibrido olandese, di cui si sono perse le tracce.
I medici avevano dei forti rapporti con le Fiandre, e questo potrebbe essere una delle ragioni dell’ introduzione in Friuli e non in Veneto di questo gladiolo, estremamente forte, di facile propagazione e resistente alla siccità estiva. Gli esemplari sono virusati( sono presenti delle parti più chiare come se ci fosse caduta la candeggina), che non crea problemi di vigore( Angelo Porcelli é riuscito grazie a dei bulbi di Matteo ad averli senza virus )
Le collezioni botaniche fiorentine erano immense :
‘Membri di importanti famiglie fiorentine come i Portinari, i Baroncelli, i Pagagnotti, i Tani, accreditati a Bruges come rappresentanti di imprese commerciali e bancarie quali il Banco dei Medici, agirono, nel campo artistico, come elementi di congiunzione tra il mercato locale e la richiesta dall’Italia, facendosi intermediari o acquirenti di opere destinate a dar lustro alle chiese, ai palazzi, alle ville fiorentine, o alle loro proprie abitazioni e cappelle a Firenze e al Nord.
Anche presso gli artisti, le innovazioni della pittura neerlandese suscitarono un interesse straordinario.
La presenza a Firenze di capolavori di Jan van Eyck, Rogier van der Weyden, Hans Memling, nonché di vari altri maestri degli antichi Paesi Bassi, e in particolare l’opera più celebre e più monumentale, il Trittico Portinari di Hugo van der Goes arrivato nella chiesa di Sant’Egidio nel 1483, ebbe un impatto vigoroso e profondo nell’ambiente artistico locale.
Dal Beato Angelico e da Filippo Lippi a Botticelli, Leonardo, Perugino e Ghirlandaio, da Lorenzo di Credi a Fra’ Bartolomeo, fino a Raffaello, Andrea del Sarto e Pontormo, la magica poesia della luce e dell’osservazione analitica dei paesaggi, degli interni e delle cose che conferiscono consistenza tattile ed emotiva ai personaggi e agli ambienti, entra con le più varie sfumature a far parte integrante del linguaggio figurativo del rinascimento fiorentino.’ ( Firenze e gli antichi Paesi Bassi, Sillaba editrice).
Arte, mecenatismo e botanica erano tutto uno
Dopo la distruzione e i furti Napoleonici di cui non si riesce a capire lo sciacallaggio e L’ ampiezza di queste scorribande,come successe nella Venezia dove Manin era appunto L’ ultimo Doge di Venezia. profetico fú
Pietro Gradenigo: «I ga fato dose un furlan, la Republica xe morta”I Manin ottenero i titoli nobiliari, non per merito, ma per avere sborsato ingenti quantitá di denaro. Fú a Venezia dove i ladrocini Napoleonici furono particolarmente ingenti:
“ Vennero fuse le opere in oro e argento accumulate nel corso di secoli presso la Zecca di Venezia e spedite.Gli ordini religiosi vennero abrogati e furono abbattute 70 chiese. Circa 30.000 opere d'arte sparirono o furono vendute
.
Il Bucintoro, la nave ducale, fatta a pezzi assieme a tutte le sculture, che furono arse nell'isola di San Giorgio Maggiore per fondere la foglia d'oro che le ricopriva.
L'Arsenale di Venezia venne smantellato, i cannoni, le armature più belle e le armi da fuoco vennero spedite in Francia, altri vennero fusi.
Si fusero oltre 5.000 cannoni facenti parte dell'armeria - museo, nonché le armi antiche, i cannoni e le pietraie in ferro e in rame che erano il vanto dell'Arsenale e frutto delle conquiste e delle vittorie della Repubblica vennero spedite nei musei francesi.”(Wikipedia).
Per concludere : Manin famiglia Toscana che portò probabilmente il Narcissus x incomparabilis frutto del incrocio con il pseudonarcissus( particolarmente presente in Toscana di questo narciso alloctono ma da secoli della sottospecie ovallaris mentre in Spagna dove é originario ci sono almeno altre cinque sottospecie)probabilmente portato in Friuli dalla Toscana, una rosa cinese che era già presente in italia durante il rinascimento, ma con scarsa documentazione a causa delle orde barbariche Napoleoniche, e un gladiolo arrivato in Friuli probabilmente tramite i famosi cimeli botanici fiorentini
Cresits: Matteo La Civita( immagini del suo giardino), Angelo Porcelli e Lucilla Zanazzi
English text
Here in Friuli it has been growing for a very long time a Gladiolus which flowers around the end of October and it has been used as a cut flower to bring it to the cemeteries the second of November. It is rather hardy, since Friuli Venezia Giulia has a sort of continental weather with cold winters around minus ten and much more colder in hilly/ mountain spots.
It is rather quick to establish, withstands drought, and multiplies quickly. When moved it always leaves some bulbils, so a colony can be restored rather hastily.
The flowers are burgundy, splashed orange, due to a virus. The great bulb expert Angelo Porcelli has selected a virus free form. The virus has no consequence whatsoever on the growth, nor the flowering.
The stalks are erect, it needs support, it looks like a common gladioli, but it blooms in autumn and it is cold hardy.
It is a dalenii hybrid mixed with a common gladioli, selected in Holland, centuries ago. The true dalenii flowers even later, so it is always a victim of frosts, and the shape is different.
How is that possible it arrived in Friuli, a gorgeous and somewhat ignored region by the mass tourist trade?
Friuli is a very rich region with gorgeous sceneries ranging from mountains, hills, seaside and historical monuments and it is full of secrets, which only the refined tourist is in the known.
Friuli has a beautiful Venitian villa ( Friuli borders with Veneto region) which is famous for its art shows and a plant fair. The park is in ruins but clumps of a hybrid between narcissus pseudonarcissus ( which has been naturalised here by the Romans in Italy )and poeticus called N. X incomparabilis which is very old .
Pseudonarcissus is more frequent is Tuscany and the Manin family came during the 14 th century from Tuscany.
Tuscany was in its heyday, a cradle of botanist, and huge botanical collections which has been pilfered by Napoleon.
Tuscany and the Flanders had very tight commercial and cultural exchanges, and this explains the fact that mysterious plants can be found in such a remote region
Another example of strange plants which should not be there is the case of Wang wei Rose ( old blush China ) In Tuscany and in Venice for example, the Chinese rose Wang wei,( arbitrary called ‘Old Blush’ was called monthly rose centuries before it arrived in Sweden for the first time. The two republics had strong ties with China.in venitian villas it is common to find old plants, and there was a litterary case of the ‘ rosa Moceniga which was supposedly sent by Joséphine de Beauharnais, but it is a seedling from older plants of Wang wei ( old blush ) which were very common in venitian villas. The rose is depicted in the myth of the triumph of Venus by Bronzino. And another painting found by Great roarian Donald Leevers
Manin was the last Doge of the Venitian republic, which had to surrender to Napoleon. The devastation lead by Napoleon was impressive: 70 churches were demolished, all the gold was melted and the destruction was incredible worst than the Acqua Alta which yesterday arrived to 187 cm. Botanical collections were highly prized by Napoleon.
In Friuli, those treasures are still there ready to be discovered
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