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giovedì 14 giugno 2018

La pianta dei bottoni ,e visita a susigarden
 Mi sono reso conto di avere una certa predilezione  per gli arbusti  nordamericani
Avevo già provato anni fá  il Cephanthus  Occidentalis  ,ma l avevo messo una piantina troppo piccola e non é cresciuta abbastanza in fretta ed é stata soffocata da altre piante .
Non é esattamente una pianta per le estati secche degli ultimi anni ,ma un posto alla mezz ombra un pò  umida gliela trovo .sopporta meno 30 e vive anche in florida nei luoghi umidi.
I fiori sono spaziali ,sembrano aliene  e l arbusto/piccolo albero non ha nulla di eccitante  ma dovrebbe fiorire per buona parte del estate ,e il profumo leggero ma dolce .
Non a caso il titolare del vivaio  Susy  ,e del nord America,vivaio estremamente ricco.
Questa volta ci incontrai una mia carissima amica Cristina Butchers ,una talentuosa giornalista e amanti di tutto quello che è bello e buono ,a cui feci scoprire questo vivaio favoloso e grazie al suo articolo sul messaggero  veneto,iniziò  la fama del vivaio.
Stavolta ci sono andato questa volta  con la super Monica Calderini e fantastica Sonia Filippin perché avevo bisogno di piante per rinnovare il mio paradis  Des mauvaises  herbes  ( una simpatica parodia del geniale paradis Des papillons).il mio giardino  giungla si rifá  molto al giardino segreto della Compton, due giardini in delle mura divisi dal mio studio da pittore .
Le erbacce  sono parte integrante del giardino ,perché il giardino deve sembrare abbandonato. Quando lessi  dal ritorno del viaggio intorno al mondo che mi distrusse emotivamente e dal suicidio  di una cara amica ,il giardino che era una collezione eterogenea di rose antiche ed altre ,era il mio specchio,un giardino feriti e il giardino  di un disprassico e asperger.
I movimenti  sono lenti se sono da solo e la concentrazione per cose elementari é laboriosa.in sintesi le cose elementari  non mi vengono automatiche . Il giardino mi ha insegnato a essere meno controllino ,tanti giardinieri sono delle digita mancate  e vogliono dominare e controllare . Per anni a causa della mia lentezza ero un po vittima della natura ero troppo permissivo, e lasciavo che solo le piante più forti sopravivvesero,lottando con le erbacce.
Ora grazie al angelic  reiki  e altre terapie  olistiche,la mia coordinazione é molto migliorato ,grazie alla sapienza e alla pazienza di Pierpaolo Zito che non a caso vive vicino a susigarden .ora sono molto meno vittima della natura.
E il mio aspetto control freak tipico del asperger non ha più bisogno di essere contrastato  dalla lentezza della.disprassia. l asperger é una forma di autismo ,che porterebbe a un perfezionismo totalizzante .
 Lavorando come schiavo volontario dal eccelso Designer Matteo la Civita ,mi sono reso conto di quanto sarei anch io ossessivo nel fare le cose come si deve . Se non avessi avuto la disprassia che mo crea tanta fatica a concentrarmi per fare dei movimenti elementi penso sarei diventato ingeniere, e non caso sono attratto da persone precise.
Il giardino é sempre stata la mia più grande frustrazione, uno specchio di quello che sono veramente che lotta contro l ideale assurdo . Il giardino é quello che mi ha insegnato di più a confrontarmi con i miei limiti , a essere  centro tra il mio sadico lato perfezionista e essere vittima della natura e della mia natura . Il giardino é sempre un brouillon, sempre in mancanza di editing ,in mezzo tra l invasione della natura e lato nazi .
Piante esotiche e rare nascoste tra piante semplici e erbacee, tesori da nascondere invece che mettere in risalto,come se si fossero trovate  li abbandonate . Ma non abbandonate in Inghilterra  dove tutto cresce anche piantagioni con mala grazia ,ma in Friuli che passa dal caldone  al inverni  umidi  e gelidi  e non na  roba tiepida  come  il regno disunito, con erbacce gigantesche
. Un finto giardino abbandonato  in una terra come il Friuli di ossessivi compulsivi ,dove aspirano le foglie con aspirapolvere da giardino e fanno cadere le foglie dagli alberi in autunno per non sporcare ... se non avessi avuto la disprassia sarei stato così anch io e da una parte vorrei esserlo anch io e fa una parte sono contento che ci sia questa parte che mi difenda dal ossessione.  Tra la frustrazione ossessiva e i sogni  frantumati  del giardino cottage . I fallimenti che fanno selva giardino et  le paradis Des mauvaises herbes, doge il sogno deve convivere con la realtà
Ps.i nomi delle piante possono essere richiesti nei commenti ,tutte piante fantastiche made in susigarden .

2 commenti:

  1. Mi colpisce molto la tua definizione di "vittima della natura" e mi avvince il tuo rapporto intenso e molto contraddittorio con il giardino. Per me i tuoi racconti sinceri sono molto appassionanti

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  2. Mi riconosco ...nel mettere insieme piante rare e erbacce nostrane👍non può essere un giardino tropo pulito, il mio giardino.ideale..ne troppo vede ba con tutte le sfumature del verde
    "Giardino casino" insomma

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