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venerdì 27 marzo 2020

Il Faut cultiver son f.....g jardin

Candide di Voltaire é un libro assai banale, ma assai utile in questo momento di Hortus conclusus. Quando ti rendi conto che nel mondo lá fuori non c’é l’ Eldorado, un posto remoto dove le persone usano la ragione e non la religione e dove non ci sono turbe pscichologiche dovute alle famiglia . Scappati appunto dalla prigione della genetica dittatoriale, aneli ad un mondo di libertà, di festa perenne, con persone che sapranno apprezzarti e invece non é così. Questa é la prima illusione dei pargoli che scappano dal giardino di famiglia, incontrandosi in una giungla implacabile che una ad a una distrugge come un maestro zen, ogni velleitá. Questa giungla non é il paradisö terrestre, o il mitico Eldorado, che causò il genocidio idio degli indigeni del mesoamerica( nella realtà storica e non nel libro. Candide é appunto l’antieroe che con la sua ingenuitá, un pò come gli asperger, si schiantano contro le regole del vivere umano e le sue abissali incongruenze. In questa burla del roman d’ apprentissage, come tutti i fuggiaschi dal nido, sono assetati di avventure, come quelle che noi trangugiamo nei film o nei romanzi d’avventura. Invece di avere il Coronavirus il libro parla del terremoto in Portogallo dove le persone come adesso tirano fuori il peggio di sè.I In realtá questo libro un pò ridicolizza, questa sete di nuove contrade, da potere marchiare come i cani che ci portano a spasso in questo periodo di prigione virale, in questo tempo libero così anelate dalle working classes, per avere l’illusione di trovare se stessi, tra palme e pesci volanti in terre dove invidierebbero l’alienazione del mondo moderno che tanto aborriamo ma a cui facciamo l’eterno ritorno tra un jet lag, e una riassestare la dimora abbandonata durante la fuga dalla routine. Candide é anche il fracassarsi delle ideologie. La voglia di cambiare il mondo dopo averne gustato gli acidi frutti. Lo scoprire il famoso adagio non dare perle ai porci. Non c’é la furbata, del ferma attimo sei bello’tipica del successivo romaticismo tedesco, alla Goethe, dove arriva la redenzione, al sognare un mondo perfetto, di una razza lavoratrice....che fá molto precursore del Hilterismo. L’idealismo porta solo a grandi disastri, e a tirare in seguito il peggio di candide. In questo libro si fá una critica dell’ottimismo di Leibniz, il migliore dei mondi, che oggi riesumiamo con gli slogan andrà tutto bene. Non andrà bene un ... . C é una satira della cultura europea tra il dogmatismo cattolico e l’idealismo protestante. Ma Candide non cade neanche nel Nichilismo, bisogna coltivare il proprio giardino, cosa che in questo periodo sta diventando assai necessario. Pochi amici per coltivare quello che abbiamo. E eventualmente il nostro esempio potrá essere da ispirazione per altri, per poi creare una rete. Adesso citeró Wikipedia: “ I giardini sono ritenuti, da molti critici, svolgere un ruolo simbolico fondamentale nel Candide. Il primo luogo comunemente identificato come un giardino è il castello del barone, da cui Candido e Cunegonda sono sfrattati nello stesso modo in cui Adamo ed Eva sono cacciati dal Giardino dell'Eden nella Genesi. Ciclicamente, i principali personaggi di Candide concludono il romanzo in un giardino, luogo che potrebbe rappresentare il paradiso. Altro "giardino" più importante è El Dorado, che può essere un falso Eden, perché immaginario, dove come nei sogni di Voltaire si praticano il deismo e la tolleranza.[15] Altri giardini, forse simbolici, includono il padiglione dei Gesuiti, il giardino di Pococurante, il giardino di Cacambo, e il giardino del turco. Questi giardini sono probabilmente i riferimenti al giardino dell'Eden, ma è stato anche proposto, da Bottiglia, per esempio, che i giardini si riferiscono anche alla Encyclopédie, e che la conclusione di Candido che bisogna coltivare il "giardino" simboleggia il sostegno di Voltaire per questa impresa. Candido e compagni, mentre si trovano alla fine della novella, sono in una posizione molto simile a una cerchia filosofica unita che Voltaire ha sostenuto con la Encyclopédie (il circolo di Diderot): i principali personaggi di Candide vivono in clausura a "coltivare", proprio come Voltaire suggerì ai suoi colleghi, che lasciano la società per scrivere (come fa Voltaire stesso). In aggiunta, ci sono prove nella corrispondenza epistolare di Voltaire che aveva usato altrove la metafora del giardinaggio per descrivere la scrittura del Encyclopédie. Un'altra possibilità interpretativa è che Candido coltiva "il suo giardino", come impegno in occupazioni necessarie, per nutrirsi e come lotta contro la noia. Candido è sia epicureo (filosofia del giardino, appunto) che stoico”. In questa fase di medioevo telematico, dopo il crollo del neoliberismo, l’unica soluzione é appunto coltivare il proprio giardino, come Voltaire faceva con i suoi amici del Encyclopédie. Pochi amici e un piccolo progetto, come nel caso della pagina di Facebook di Mario Mariani, dove si tenta di salvare le piccole aziende vivaistiche italiane. Di persone che passano tutto il giorno á cultiver leur jardin. Ma proprio perché un po’ candidi, non hanno nessuna strategia commerciale. Il vivaismo di nicchia, a differenza di quello industriale, vá protetto, perché sono artigiani. Esattamente come les enciclopèdistes. Sono gli artigiani veri e non quelli di poltrone e sofà, che sono la chiave e l’anello debole,che gli stati ignorano, considerando i beni industriali come beni necessari, a scapito delle partite Iva, come quelle dei giardinieri. Nella pagina di Mario si promuovono anche scultori, e vasai come Monica Bispo,cestai etc... Un piccolo mondo, che si autoaiuta, ma che Non é chiuso in sé stessi Quindi mettete mi piace e condividete la pagina Foto Prese da internet

7 commenti:

  1. Mi piace molto questo aiuto vicendevole che si danno i vivaisti i quali non si sentono concorrenti ma amici. Non me l'aspettavo... Ho già fatto acquisti e, se riesco, ne farò degli altri. È consolante vedere quest'affetto in un'epoca di scorrettezza universale

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  2. Fatto. Grazie per la segnalazione. Ancora Interessanti le interpretazioni che proponi.

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