Il re dei bulbi II, livello di difficoltà maggiore
Nel post precedente si era parlato di bulbi e facili da coltivare come i narcisi la cui etimologia è narkos, che significa stordire,sicuramente dovuto al profumo che stordisce dei loro fiori.
La stessa radice (o bulbo se volessi fare lo spiritoso fallendo) della parola narcotico, e non a caso molte geofite (radici modificate comunemente raggruppate in maniera sommaria come bulbi) sono più o meno velenose, infatti non bisognerebbe mai portare narcisi in casa perché rischierebbero di ingerirli i gatti come é successo a un mio amico che ha rischiato che il suo felino lasciasse le penne (o in questo caso i baffi) per avere ingerito ledei narcisi portati in casa (quando i narcisi sono all esterno neanche li guardano si vede che li confonderanno con l erba gatta?)
IL mito di Narciso che affoga innamoratosi e della sua immagine riflessa in uno specchio d'acqua (gli dei tramutarono il morto nel omonimo fiore, per perpetrare la sua bellezza, come fecero con Giacinto, amato da Apollo e per causa di una delle sue frecce perse la vita) onnipresente nella storia dell arte (uno degli esempi più conosciuto é il quadro di Dalì).
Non di meno il narcismo di Freudiano memoria é il male più comune nelle nostre società che cresce e si naturalizza con una facilità estrema come i narcisi stessi, che Angelo Porcelli definisce il bulbi difficili da uccidere.
I Tulipani non sono sono etimologicamente narcotici come i narcisi,derivando dal turco :turbante,ma pur sempre conturbanti e folli, e pericolosi
Oltre che folli anche più difficili. Angelo Porcelli nella sua superba conferenza parla di tre gradi di difficoltà nella coltivazione dei bulbi e mette i tulipani nella categoria intermedia, dopo i narcisi.
La tulipanomania fú la prima bolla economica della storia dove un bulbo venne scambiato per un palazzo nobile ad Amsterdam,psr una vacca e altre robe, una vera fortuna .Questa bolla trasformò la ricca Olanda, potenza coloniale,economica e culturale in povertà
LoI tulipani come la Dahlia(lei arrivò dal Messico) arrivarono in Europa dalla Turchia per essere mangiati (come del resto fecero gli olandesi,, e Audrey hepburn durante la guerra), ma poi Clusius li coltivò, ma subì innumerevoli furti dei suoi tulipani, si creò questa moda folle, e principalmente perché il tulipano mostra una variabilità incredibile sia dal punto di vista cromatico (in natura si trovano facilmente svariate colorazioni, tanto che nella famosa Red Hill nel Kazakistan i contadini fieri della loro valle che si tinge del rosso tulipa greigii strappano tutti quelli che nascono di altri colori) e di cromosomi (nelle stesse popolazioni si possono trovare tulipani della stessa specie che sono sia diploidi cioè con due coppie di cromosomi che triploidi con un tris invece di coppie, che le fanno sembrare diverse anche se sono le stesse specie).
Questa variazione e la facilità con cui si ammalano di un virus che rende i tulipani variegati (diffusi dagli afidi) fece impazzire gli olandesi tanto da creare la prima vera inflazione della storia
LoCatalogare i tulipani é quasi un operazione impossibile, sia per il suo essere estremamente variabile, e quindi molte subspecie sono state classificate come specie (certi considerano siano 50 altri 100).
Un altro problema sono che molti ibridi da giardino sono stati classificati come specie e che si sono naturalizzati da secoli. Altra grande difficoltà é dovuta dal fatto che l areale di crescita di questo genere và dall Europa alla Cina, nella vecchia via della seta, in posti pericolosi, isolati e non c é uno studio del genere in maniera unitaria
In Italia,s specialmente al sud é frequente la Tulipa raddii, dal rosso fiameggiante che era molto presente nei campi di grano, ma ora a causa del glisosfate é sempre più rara, eppure le distese rosse sono spaventosamente belle, si dice é stata introdotta in epoca romana.
Questi ibridi antichi sono classificati come Neo Tulipa.
In molte parti d italia esistono queste presunte specie e anche nella Savoia e si dividono nel gruppo Didierii e quello Grengoliensis.
Le specie vere e proprie sono classificate nel subgenere Clusiana e, Tulipa Orithyia, e Eriostemones. I tulipani sono strettamente imparentati con i denti di cane (eryotronium) e il genere Amana
Bisognerebbe fare un post solo sui tulipani, quindi mi fermerò parlando della T. Clusiana, dall elegantissima forma.la selezione più famosa é senza dubbio la "Lady Jane'.
Evidentemente dedicata a Clusius, i cui furti ripetuti nel suo giardino provocò la diffusione e la follebtulipanomania (dovette licenziare una sfilza di domestici che vedevano i bulbi di Clusius a prezzi esorbitanti oltre a che dei veri furti é scassi in casa sua
Angelo Porcelli, rompe tutti i pregiudizi sui bulbi, tanto per cominciare lui dice che il terreno va preparato ad agosto e vanno piantate a settembre e non a novembre mito faccio fatica a debellare sui gruppi su Facebook. Stando tanto tempo fuori il bulbo esaurisce le proprie riserve nutritive.
Poi il letame é da dimenticare, perché provoca il marcire dei bulbi. Angelo scherza dicendo che lui li pacciama di nitrophosca Gold, quindi sempre chimico e mai organico, e vanno dati quando nasce, e basta una volta sola.
Poi ci fá riflettere alla zona d origine del tulipano,zone aride e sassose, quindi evitare di piantarli accanto a piante che vanno bagnate durante l estate oppure rimuoverli dal terreno ANGELO dice che i tulipani sono le uniche o quasi che gradiscono questo trattamento, e che tante geofite non fioriscono perché come sono vendute dagli olandesi di tenerle fuori terra a lungo é dannoso per quasi tutte le bulbose.
Qualche specie si adatta a essere naturalizzata senza bisogno di essere tirata via dal terreno, e vecchie varietà come gli indistruttibili Apeldoorn e le sue mutazioni sono perfette.
Molte varietà di tulipani vengono trattate da annuali perché il bulbo tende a dividersi in tre bulbi che andrebbero staccati e sono di tre grandezze diverse, e queste grandezze sono i calibri dei bulbi, quello più piccolo ci mettrá parecchi anni per fiorire.Angelo dice che quando si piantano i bulbi il merito é del vivaista, perché l effetto positivo o negativo si vede dopo un anno.
Altri trucchetti per coltivare i tulipani sono fare aiuole rialzate, aumentandone così il drenaggio, oppure creando un giardino roccioso, con sassi, oppure aggiungendo sabbia o sassolini e piantate 3 volte la grandezza del bulbo(mettere un po' di sabbia nella buca aiuta).
Un altro trucco e é farle crescere al bordo di boschi di latifoglie, che con le radici assorbono l'umidità e lasciano luce.
La t sylvestris é facilmente naturalizabile, come altre specie presenti in Europa come la. Orphanidae.
Le specie originarie del Pamir alai in Uzbekistan sono adatte a posizioni meno secche come la Praestans, linareifolia, batalinii.altre specie che hanno una buona crescita in giardino sono la urumiensis (venduta come t tarda) e la bellissima turkestanica, e per finire tulipa humilis. La tulipa sprengeri é la più tardiva.
Fonti conferenza di Angelo Porcelli da Mirella collavini. E foto sue personali
The genus tulipa by Diana Everett di cui molte foto sono state prese per questo post
Altre foto internet
bravo !
RispondiEliminaHo provato a far crescere i tulipani nel mio giardino in Liguria, non ci sono riuscita. Fiorivano l'estate dopo la piantagione e poi più anche se ho in casa una tulipaniera che non aspetta che i loro fiori! Grazie per le spiegazioni sulla loro coltivazione, proverò ancora. I testi di queste interessanti conferenze, sia queste sui bulbi che quelle su altre piante come le rose, non si potrebbero consultare da qualche parte per gli sfortunati che non potevano essere presenti? Grazie per l'interessante articolo!
RispondiEliminaIn realtà molto é dovuto anche alle mie conoscenze. Alla fine del post ho messo anche le fonti. Basta scegliere le varietà e specie giuste come scritto alla fine
EliminaMolto interessante
RispondiEliminaGrazie
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