Petali,carne e angeli ,tra Parigi e le Valli del Natisone.
Un altra donna fortissima dopo la scienziata Bruna Tadolinila guerriera con il nécessaire da trucco Chiara Fantig.
Incontrai Chiara, nel suo negozio, che era un santuario a Udine per tutto quello che era bellezza e sogno. Entrare da lei, era come entrare in un universo parallelo, come esser piombati in un posto tra Parigi,New York e qualche altre capitale di qualche regno incantato. Dovevo farli,il giardino , ma come spesso succede,il mio, Asperger può risultare odioso, e lei giustamente mi odiò e non volle sapere di me. Già immaginavo di mettere una Cooper's Burmese, e delle rose té.
Poi li lessi i tarocchi, e tutto si avverò e mi chiese di fargliele di tanto in tanto, e mi chiese di farle anche a Marino,suo fratello,gli conferma delle cose che gli sconvolsero la vita ,secondo me in meglio. Susseguentemente,Chiara mi truccò per una performance in piazza a Udine per uno dei festival più importante di cinema asiatico il Far East. I miei erano in campo di concentramento in Giappone perché mio nonno non volse prestare fedeltà a Mussolini,mentre era lì come diplomatico. E quindi Giappone e oriente sempre presenti nella mia famiglia.
Quindi mi truccò da Geisha ,barbuta, una Concita Wurst ante litteram. INFATTI odio (scherzo) con tutto il cuore la conchiglia salsiccia,per avermi rubato l idea. Prima di arrivare in piazza arrivai truccato e con un kimono antico, con un ventaglio per coprire la barba,e le persone mi chiedevano se ero giapponese .Poi mi metto a dipingere caratteri giapponesi con musica teatro del No fino a quando non arriva uno che mi toglie Kimono vede che sono un uomo e mi picchia e cosparge di colore.
Rimango a terra fino a quando la musica nonndiventa musica di Samba e allora rivive e vengo posseduto e ballo buttandomi sulla tela e usando mio corpo come pennello. Questo era contro la violenza su donne e gay. E di come arte e ballo abitano persone vittime di violenza a riprendersi. Il trucco di era veramente perfetto, aveva tirato fuori una parte di me che nascondo sempre,cerco di abruttirmi per non essere più desiderabile .
Chiara invece é riuscita a tirare fuori ,la mia parte non ferita,bella . Questo é il lavoro di Chiara usare, una cosa apparentemente frivolo,come il trucco,per risaltare i lati belli di una persona che tende a inBurquarsi senza bisogno di veli.Chiara ha un dono speciale,non decora,non maschera,ma accentua i lati che si ha timore di esporre.
Chiara,invece mette a nudo e tra una pennellata e l'altra spoglia le persone dalle impalcature.
Accentuando,ombre e forme, il volta comunica chi é veramente. Una vera mise en abîme, dove mascherando le maschere, si arriva all'essenza .Come l'unica regola matematica che ho imparato,e che ha senso per me (meno x meno :più), quindi moltiplicando,esacerbando la maschera che portiamo ogni giorno, fino ad arrivare alla propria essenza mascherata da una maschera di cui ormai ci eravamo fossilizzati e ci avevano reso prigionieri. E il guardarsi allo specchio, e vedersi per un attimo in sintonia con il proprio essere é una strana sensazione.
La sconvolgente sensazione,per uno che odia la superficialità di come grazie a una cosa così superficiale come il trucco se fatto bene, di arrivare a una profondità assurda . Questo mi ha portato al mio Brasile,al carnevale, e di come le maschere del carnevale possano essere più vere di qualsiasi cosa. In Brasile persone poverissime spendono una fortuna per dei costumi costosissimi, lavorando e provando per un anno intero, solo per qualche giorno. Questo lato effimero e laborioso per qualche secondo di pienezza con sé stessi é come la pupa e la farfalla.
Quest "insostenibile leggerezza dell 'essere", é come nel libro di Milan Kundera che porta questo titolo drammatico ma veritiero, dello schiacciante macigno che é la libertà assoluta, che per essere sopportabile deve essere effimera a differenza della continua ma logorante castrazione della routine,di cui bisogna per brevi periodi eludere ,per ritrovare le emozioni più vere.
Non a caso per i Romani erano feste molto importanti, in cui il peso delle classi sociali,viene annientato per qualche giorno ,per potere immergersi nella hybris, nella non forma sociale Apollinea ma nel'informe Baccanale.
Le nevrosi,le somatizazzioni accumalate per un anno,sono rilasciate per non esplodere. Anche questa volta citerò Deleuze "su Nietzsche "che il materialismo contemporaneo non é altro che l evoluzione o involuzione,cominciata l Ellenismo,le varie religioni estremiste del libro,perfezionate nella aridità del protestantesimo, che porta a comunismo e materialismo come ultimo prodotto del vuoto. Nietzsche vedeva appunto nelle civiltà Pre Elleniche come quella Cretese dove l appello Apollineo non era così marcato.
I miti Eleusini, sono appunto culti di Bacco dove persone di qualsiasi rango sociale,dove purificazioni e riti vari anche orgiastiche ,si ripuliscono della maschera sociale. Chiara usa il trucco come se fosse una sacerdotessa, spezzando il concetto Apollineo che lo spirituale e il bello,devono essere astratti e convenzionali ,ma carne, e di unire lo spirituale e materiale grazie a del fondo tinta,mascara etc.
Chiara per avere dai laboratori la nuance perfetta,dato che non capivano mai la tonalità,giusta lei portava dei fiori per spiegare la giusta tonalità. Chiara é di un perfezionismo, quasi maniacale, quello che l han reso la truccatrice preferita di yves St Laurent, Jean Paul Gautier e ha truccato tutte le celebrities e nel mondo a Parigi dove ha vissuto,per anni ha persino truccato quello che dopo un anno diventò il suo futuro ex cognato Jean Michel Jarre.
Chiara aveva una vita strepitosa,con case da urlo e tutto quello che uno può sognare ,ma per tornare alle sue origini tornò nel Friuli che aveva abbandonato per andare prima a Londra,dove aveva una brillante carriera nel marketing che abbandonò per andare a Parigi ,fece tutti hai studi più brillanti e diventò una vera celebrity nel mondo dei make up artists, ma sempre nella sua smania di conoscere e di perfezionarsi studio interior design e visto il suo amore per i fiori anche Flower design . Lei pensò che a Udine fare la make up artist sarebbe stato rischioso,quindi aprì quello che in Inghilterra vengono chiamati Life style stores,con fiori,quadri, ovviamente trucco e profumo di Miller Harris.
Generalmente rimango assai indifferente ai profumi, pensavo di essere un Gay abortito, ma con in profumi di Miller Harris,che in realtà sono solo del 2000 ma con una fortissima scuola francese, che rendono questi profumi raffinatissimo, perché come il trucco uscito dalla mano sapiente di Chiara.
Come i profumi eau de pluie, dove si ha l impressione di pioggerellina che arriva sulla tua pelle,in una giornata arsa dal sole,dove questo liquido piacere si mescola agli odori della terra resa vitale e feconda dopo il secco. Questa pioggia tonificante e sensuale é come un piacevole vestito da indossare.
Esattamente come Miller and Harris, Chiara segue pediquessamente la scuola francese, dove solo la qualità estrema o niente . Infatti Chiara, si rifiutava di ascoltare il suo commercialista che diceva di inserire qualche meno fresco per i bouquet cosa che lei sempre rifiutò di fare ,e stufa di dovere gestire le siorette di provincia che malgrado siano ricche , ti fanno perdere tutta la mattina per un fiore che vogliono quasi regalato denigrando il lavoro di un artista come Chiara Fantig che ha la magia nelle sue mani,e grazie ai fiori,conosce tutte le vellutositá delle pelle e le sue declinazioni cromatiche.
Piuttosto che scendere a compromessi con la mentalità mercantile e fretta del NotdestChiara ha deciso di lasciare a Udine e tornare sopra Pulfero nelle valli del Natisone,dove aveva avuto una vita difficile da piccola ,dove aveva lavorato fin da piccola, andava a scuola a piedi nella neve ,e vita difficile e dove gli era stato proibito di parlare la sua lingua Slava ,simile allo Sloveno(che certi classificano ingiustamente come dialetto Sloveno,perché doveva solo parlare italiano a scuola. Mi ha parlato del suo popolo che per secoli ha avuto la sua lingua e le sue tradizioni e una marcata indipendenza(dovevano solo pagate a Venezia le tasse )
.Chiara ha deciso di lasciare a Udine per vivere nei suoi monti, parlare la sua lingua e quando deve lavorare prende l aereo tra Milano, New York e Londra e concentrarsi nel suo talenti principale .Anche se sa fare tutto Lei si far sblocciare le rose con il maquillage .
Chiara mi ha portato sul ponte di Caporetto,posto di una bellezza struggente e dove si sente la violenza della battaglia. La solitudine ridondante di grida ghiacciate dalla morte ti ululano messaggi privati del loro significato . Chiara vuole assolutamente mostrarmi il ponte di Napoleone ,fatto costruire dal imperatore ,e nel frattempo chiedo di fermarmi davanti a un mulino a vento abbandonato e il mio cuore é come se venisse compresso inesorabilmente.
Scendo dove ci sono le ruote del mulino ed é pericoloso e cammino ormai in una specie di Arenas movedizas, sabbie mobili ,ma vedo che era cresciuto un ciclamino e decido di prenderlo anche col rischio di sprofondare. Con.le foglie a forma di cuore mi dirigo da Chiara e dico sono già morto qui,mi avvicino alla porta e vedo le sigle del mio nome Giulio Massino Basitrocchi
Mille anni fa i Basitrocchi arrivarono dalla Polonia in Italia, (Baistrovsky )e sicuramente sono passati da queste zone visto che certi passi di montagna hanno nomi.simili ai nostri. E forse non.é un caso che qui ho quasi solo amici slavi
.Raoul Galli ,un mio amico parlava di me a una sua amica croata che disse Macchi Basitrocchi sarà Baistrovsky,e la cito sempre,orgoglioso delle mie origini Slave,poi
parmigiane,inglesi,spagnole,sicule,piemontesi,marchigiane e toscane. Una bagunça come avrebbe detto mia nonna Brasiliana.
Foto: giardino di Chiara ,interno,mio quadro è Mazzoni rose di té del mio giardino ,Natisone e Isonzo (Caporetto )
Andate sul sito di Chiara Fantig ed entrate nel.suo regno di pura essenza e bellezza