Il vivaio la Campanella non é solo un vivaio, quando son tornato li a potare i corsisti di un giardino come biglietto da visita , nel’ ambito di Donna impresa della coldiretti di Verona, mi sono emozionato nel tornare i luoghi che avevo tanto amati quando era aperto il vivaio.
Mi sono emozionato a vedere i Miscanthus e tutte le graminacee che svettavano tra le siepi di rosa gallica che rendevano le siepi di questa rosa che a quest’ epoca hanno dei cromatismi sublimi, delle sculture che avevo piantato malgrado lo scetticismo di Tino, il marito di Anna, che lasciano un mio contributo al giardino.
Uno si dirà, ma che lagna di uomo che non fá altro che parlare del passato. Ma una grandissima eredità del vivaio era il suo aspetto culturale e di incontro.
Dalla campanella sono passate tante personalitá e tante collaborazioni : una essenziale é con Monica Cavina col suo storico vivaio Vivaverde. Sono due personaggi con retaggio culturale simile : figlie di contadini orgogliose delle sue radici, delle terra, che gli ha insegnato tanto
Ma mentre Monica viene dal’Emilia, culturalmente, anni luce , Anna viene dal Veneto che come buona parte del Nordest era uno dei punti più arretrati d’ Italia, con picchi di ignoranza incredibili, e una violenza sulla Donna inenarrabili.
Anna ama la sua terra e dopo anni di lavoro estenuante é riuscita a restaurare la casa colonica in Pietra, che era stata abbandonata per fare lí accanto un casa nuova senza carattere . La casa vecchia é molto Bella e di carattere ed é dove é nata , e dove rivendica le sue origini con ( giusto ) orgoglio.
Forse per questo , si era data alla ricerca della piú importante collezione di rose antiche , che come la sua casa vecchia, hanno carattere, in contraposizione, a un Veneto di arrichiti senza passato e cultura.
La cultura é sempre stato, estremamente valorizzato alla Campanella, che anche se é un caso si chiama come il filosofo ribelle, che molto si rassomiglia ad Anna, che ha fatto della cultura una prioritá, come mezzo di investire nel futuro, e di scegliere le migliori tecniche di coltivaZione e per aumentare la conoscenza in generale . É stato un fertile terreno di incontri sapienti.
Questa Donna di ferro , va a rifugiarsi sotto la siepe di Rosa complicata, di Maspilus germanicus( nespolo germanico) e altre rose botaniche, le sue preferite.
Donna dalla mente acuta, era l’ unica che mentre faceva gli studi di agraria che poteva di occuparsi del vivaio della scuola, che sotto la sua direzione divenne cosí efficace che la fama delle piantine da orto di Anna si diffuse in zona ed oltre.
Sempre per il suo amore per la sapienza, divenne professore di agraria, ma da buon spirito libero, decise di licenziarsi un mese dopo aver giurato fedeltá allo stato.
Era sempre stata una ragazza magra e piccola, quasi un’ ombra, ma dal forte carattere. Questa ragazza timida, grazie all’ amore di Tino, ha potuto canalizzare il suo dolore, e l ha sostenuta nella sua idea di aprire un vivaio di rose antiche con due figli di Giovane etá, ed abbandonare un lavoro fisso, cosa che allora non si faceva .
Questa Donna guerriera o ti dá tutto o ti manda a quel Paese, senza remore , e per questo il vivaio é stato un vivaio di condivisioni.
Una frase ormai storica: quello che é mio é tuo , e da lì, nacque un sodalizio per diffondere la conoscenza. Monica fece conoscere ad Anna , Giulio Pantoli e Anna fece conoscere Berti.
Giulio Pantoli era un grande conoscitore , di rose ibride di té e floribunda e ebbe una collezione di queste rose incredible , con esemplari rarissimi e introvabili, che lui eliminó. Negli ultimi anni della sua esistenza.
’Giulio Pantoli svolse la sua prima attività lavorativa presso il vivaio Bonfiglioli a Bologna, dove apprese i rudimenti dell'ibridazione.
Durante la Resistenza, Giulio Pantoli fu un partigiano attivo all'interno della Brigata "Mario Gordini".
Successivamente si stabilì a Castiglione di Ravenna dove lavorò come vivaista fino al pensionamento, a seguito del quale si dedicò a tempo pieno negli stessi terreni e serre precedentemente utilizzati a scopo commerciale, all'attività di collezionista rosaista, passione che lo portò a creare con il solo aiuto della moglie nuovi ibridi poi brevettati o donati per commemorazioni storiche (la rosa "Bella Ciao" è una di queste). La sua residenza, nel cancello di accesso, è stata contraddistinta dall'insegna "La Ca dal Rös" (la "casa delle rose" in dialetto romagnolo).
Le sue memorie di ibridatore sono raccolte nel volume "Una vita tra le rose"[2], mentre diversi articoli sul suo lavoro sono apparsi in riviste specializzate.’ Questo é quello che narra Santa Wikipedia, ora pronobis
Pantoli é stato un grande uomo, che uno condivida le idee o no , era un grandissimo conoscitore delle rose e della loro coltivazione . Ma per quanto riguarda le sue creazioni, rimangono
dei prodotti di un hobby.
Entrambe le persone che le hanno diffuse, non sono particolarmente convinte sulle creazioni, che non sono particolarmente resistenti alle malattie, e non sono particolarmente innovative come rose da taglio.
’Mariella Calderoni climbing ’é una discreta rampicante , di un rosa lilla / violetto , assai profumata,forse L’ unica che dimostra un certo carattere.la Pia Minghetti é bianca, e discreta come pianta. La pauly brunneli é di un viola / blu assai interessante, e ‘ Catia Pantoli’ é assai vigorosa. Le altre non meritano di essere preservate , se non per ragioni sentimentali. Monica ha detto che lei e la Campanella sono Stati un pó frettolosi a introdurre le sue prime varietá, e che non si é poi indagato sulle sue ultime varietá , che forse sarebbero state migliori. Monica dice che andare al suo vivaio laboratorio era come andare in un negozio di giocattoli, tutti i materiali, strumenti e le techniche di vivaismo di una volta.
Invece per quanto concerne la scoperta di Anna che é stato condiviso con Monica. Ha molto meno storia, ma produce rose da giardino di qualitá, che hanno qualcosa da dire.
Giorgio Berti é una persona semplice, riservato, ma non freddo, quasi all’ opposto ( da quello che posso intuire)di Pantoli.
É un tuttofare, che ama armeggiare con la muratura , e lui si definisce come la persona meno eccentrica di questo mondo, che in inglese si direbbe grounded..
il suo approcio é dilettantesco, ma nel senso buono, con una predilezione per le rose moschata.L’ ho obbligato a parlare di lui e delle sue rose :
‘ Ciao Giulio ti invio una descrizione sommaria delle mie rose attualmente verificate per quanto attiene al colore, rifiorenza, profumo e soprattutto alla loro salute.
La maggior parte delle mie rose provengono da ibridazioni naturali, nel senso che i semi prelevati “a caso” vengono seminati in autunno e le piantine nate selezionate negli anni successivi. È questo il metodo che più mi affascina in quanto il lavoro di mamma natura è sempre avvincente e molte volte sorprendente.
Altre rose invece sono frutto di ricerca (nelle lunghe notti invernali) sulla genealogia riguardante sia la rosa padre che la rosa madre al fine di ottenere il figlio con le caratteristiche desiderate; cosa non semplice da ottenere.... ma a volte i desideri prendono forma ed allora la soddisfazione è grande. o la possibilità di coltivare un terreno ho cominciato a cercare rose che avessero quei profumi. La prima rosa che comprai fu la M.me Alfred Carriere e credo che scelta migliore non avrei potuto fare. Poi ho conosciuto Annamaria della Campanella che mi ha affascinato con le sue rose antiche e non solo quelle.
Molti spunti per le mie rose li ho avuti da Annamaria che mi ha sempre supportato nelle mie scorribande nel suo vivaio.
Tutte le mie rose non sono registrate e pertanto chiunque può liberamente duplicarle.
Ringrazio Monica Cavina del vivaio VIVAVERDE e Cristina Munegato del vivaio FIOR DI ROSA che duplicano le mie rose e mi danno suggerimenti e consigli ‘
Rifiorente.
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MICOL ( Berti 4 )
Anno di ibridazione 2007; Tea – noisette; Cm 180 X 100. Ottenuta da un seme di Paul Lede X Reve d’or.
Bellissimo fiore delicato dal color rosa aranciato, leggermente reclinato e che si apre lasciando intravvedere gli stami con i filamenti color marrone. Molto profumata e sempre in fiore.
MICOL (Berti 4)
Hybridization year 2007; Tea - noisette; Cm 180 X 100. Obtained from a seed of Paul Lede X Reve d’or.
Beautiful delicate flower with an orange-pink color, slightly reclined and which opens letting you see the stamens with brown filaments. Very fragrant and always in bloom.
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MARIA ILVA( Berti 5)
Anno di ibridazione 2007; Ibrido moschata.
Ottenuta da un seme di Cornelia sviluppa un piccolo cespuglio sano con fioritura a mazzi e fiori piccoli rosa. Molto profumata e sempre in fiore.
É una versione contenuta dai ‘ cornelia’
MARIA ILVA (Berti 5)
Hybridization year 2007; Hybrid moschata.
Obtained from a Cornelia seed, it develops a small, healthy bush with cluster flowering and small pink flowers. Very fragrant and always in bloom.
It is a shorter version of 'cornelia'
TOBIA ( Berti 6 ) anno di ibridazione 2011; Floribunda (Maestro X Dusky Maiden); Cm. 100 X 70. FLORIBUNDA
Arbusto sano piuttosto rigido ma generoso nella fioritura. Fiori semplici con petali ondulati di un bel rosso ciliegia luminoso con evidenti stami gialli al centro.
ANNA MARIA (Berti 7); Anno di ibridazione 2010; da seme di Brise Perfume (Barni) cm 180 X 130.
Arbusto ampio o piccolo rampicante dai deliziosi mazzi di fiori dal colore rosa tenue che sfiorisce in bianco e dall’aspetto molto campagnolo. Bel fogliame fitto. Molto rifiorente e profumata. Dedicata ad Anna Maria titolare del vivaio LA CAMPANELLA, Anna Maria Sgarabottolo. ANNA MARIA (Berti 7); Hybridization year 2010; from seed of Brise Perfume (Barni) 180 X 130 cm.
Large or small climbing shrub with delightful clusters of soft pink flowers that fade to white and with a very rural look. Nice dense foliage. Very re-flowering and fragrant. Dedicated to Anna Maria, owner of the LA CAMPANELLA nursery, Anna Maria Sgarabottolo
MARIA LUIGIA (Berti 8); anno 2011; bourbon; Cm 130 X 120.
Una rosa ottenuta da un seme raccolto da Louise Odier. Fiore di colore rosa deciso, molto doppio e quartato e deliziosamente profumata.
arbusto di medie dimensioni sano e rifiorente
This is a more upright version of Louise odier with some possible hybrid musk .
More reflowering and healthier
EROS (berti 9) anno di ibridazione 2013; Floribunda incrocio di Tobia (Maestro X Dusky Maiden) X Edith Holden; Cm. 110 X 70.
Arbusto sano molto simile a Tobia ma con colori più caldi e, come Tobia, generoso nella fioritura.
Similar tö Tobia but with warmer colours. Good reflowering rose
CAROLA (Berti 10). Anno ritrovamento 2013.
AUNARIA Berti 12 (Maestro X Delight) X Sharifa Asma. Anno 2012. FLORIBUNDA
Strong character , demure appearence
DIAMANTE (Berti 13 ) (Maestro X Delight) X SharifaAsma. Anno 2012. FLORIBUNDA. Piccolo arbusto, molto rifiorente e leggermente profumato
ISETTA (Berti 15). Da un seme di Ballerina. Anno 2013. Portamento e caratteristiche simile alla madre.
A double form of ’Ballerina’ with gorgeous flowers
STELUTIS Berti 16.Stesso semenzale di Anna Maria. Rosa semplice. Arbusto medio-alto. Profumata. Rifiorente
MARIA ELISA (BERTI 17) Rosa trovata anno 2011. Profumata. Rampicante. m.2,x 1,50) Profumata. Non rifiorente. Cangiante con l’età.
Il vivaio vivaverde ha anche una buona selezione di Rose rare portate da Bruna Tadolini
The history of Italian breeders is a strange history .
A mixture of a provincialism , genious and destruction.
The history is discontinuos, every time things have to start from the foundations , and institutions are totally careless . ItAlians tend to prefer everything which is produced elsewhere ( food is an exception) , and Italian breeders are totally ignored by the public which tend to accept willingly what the market offers.
There is a strange lack of patriotism. Strangely enough Andrew Hornung ,an englishman i met ( even though i got some suspects there is a ghost writer : https://www.blogger.com/blog/post/edit/4291725854608982224/43815011722914657 )
at la Campanella wrote a book about the passionating story of Italian breeders( strangely enough signora and mansuino s roses are quite popular abroad, and still used in breedings )
La Campanella has been Trying to deal with this issue .But la Campanella hade closed as a nursery .
I have been collaborating with ‘ Vivaio La Campanella ‘ for 10 years , and it has been the drug dealer for rare and old roses for rose addicts in the whole world , now an ex worker has started her own nursery Fior di Rosa to preserve the collection, when la Campanella closed this may .
It was more of a rare collection but a cultural hub , and a net of growers and intellectuals.
Anna the owner was a magnet for talents , and extremely generous .
She is from an agricultural background and she is very proud of it , United with a desire for knowledge, Made a very skilled nurseryman, and her land is her life .
Her desire to share knowledge and plants , is famous and with she Said once to Monica Cavina from vivaverde nursery what is mine is yours :
They made exchanged the breeders they have discovered
Monica, made Giulio Pantoli’ s roses available to Monica and Anna : Giogio Berti .
Pantoli’ s roses are hybrid Teas , with strong colours with no real merit expect Paula Brunelli and Monica Calderoni( you can See his roses on the Italian part of the text )
Pantoli has been a great hybrid Tea and floribunda collector , with many rare roses which has been lost on his Death.
His role in Italian rose cultivation is incredible and he has a very Romantic aura due do the fact he fought nazis . He had a very flamboyant personality. Giorgio Berti is the opposite , but his roses are very interresting even though he lacks all the knowledge and charisma had Pantoli
Giulio Pantoli started as an apprentice Bonfiglioli ‘s nursery in Bologna, ( ‘Variegata di Bologna’ ‘clementina carbonieri ‘, ‘Garisenda’ ‘stella di Bologna’ , ‘ricordo di Giosué Carducci’ were bred there )he learned the ABC of hybridization.
During ‘ La resistenza ‘, Giulio Pantoli was an active partisan within the "Mario Gordini" Brigade.
Subsequently he settled in Castiglione di Ravenna where he worked as a nurseryman until his retirement. Then he became a compulsive rose collector and breeder.
He started breeding roses named after his activity as a partigiano during the nazi occupation (the rose "Bella Ciao" is one of them)and members of his family . There was a plate in his nursery at the entrance:"La Ca dal Rös" (the "house of roses" in the Romagna dialect).
"Una vita tra le rose ‘ (A life among roses) ) is a collection of this memoirs as a breeder .
Several articles on his work appeared in important gardening magazines.
Giulio Pantoli continued activity till the very end
He was always generous with beginners asking for advice .
His remains are buried in the cemetery of Castiglione di Cervia.
On the other hand Giorgio Berti has a more demure attitude.
To extort information from this very nice,generous always with a smile in his face it is rather difficult because he is more of grounded person, and not keen on showing off.
He is a handyman, who loves tinkering with brickwork, and he defines himself as the least eccentric person in this world
his approach is amateurish, but in a good way, with a predilection for hybrid musks. I forced him to talk about him and his roses:
'Hi Giulio, I am sending you a brief description of my current research on breeding roses with regards to colour , re-flowering, fragrance and above all :health.
Most of my roses come from open pollination , in the sense that the seeds taken "at random" are sown in the autumn and the resulting seedlings selected the following years.
This is the method that most fascinates me as Mother Nature's work is always compelling and surprising.
On the other hand a proper study) on the genealogy is carried during the long winter nights . The aim is to select the best pollen and seed parent, in order to raise offsprings with the desired characteristics.
which is not ea get but sometimes dreams come true and it is pure bliss .
I used to help my father with his scented roses and when I had possibility of cultivating some and I started looking for roses that had those scents which haunted me .
The first rose I bought was Mme Alfred Carriere and I think I couldn't have made a better choice. Then I met Annamaria from the former Campanella nursery which seduced me with old roses and unconditional modern roses
I got many ideas for my roses from Annamaria who has always supported me in my raids in her nursery.
All my roses are not registered and therefore anyone can freely duplicate them.
I thank Monica Cavina from the VIVAVERDE nursery and Cristina Munegato from the FIOR DI ROSA nursery who duplicate my roses and give me suggestions and advice '
The translation in english of his varieties can be found in the Italian text