lunedì 27 aprile 2020
La Rosa di san Marco/giorno della liberazione
Il 25 era il giorno della liberazione ma sono in gabbia, ed era San Marco e non sono riuscito a scrivere questo post , mio padre non c é più da 22 e ci penso molto ora che tanti perdono i loro cari a causa del Covid, come il mio caro amico Massimo.
Quindi anche in ritardo scriverò della rosa di San Marco e della festa dove le rose sono molto importanti. La festa di San Marco, patrono della serenissima
Posticiperó il post delle rose della risurrezione, che avrei dedicato alla più patriziA delle giovanne.
Parlerò di un’ altra rosa, grazie a un messaggio di una mia altra cara amica Mariangela Bolla a cui stó progettando il giardino con rose antiche in via di estinzione a causa della Moda e piante di ogni genere.
Questa rosa é ancora nel limbo, aspettando di rinascere
A Venezia si usa dare un boccolo ( bocciolo) di una rosa a chi si vuole molto bene o si ama.
Questa é la leggenda della rosa di San Marco é la seguente : non
“Una bionda fanciulla di nome Vulcana, figlia di un Doge, si era fortemente innamorata di Tancredi, un lavorante assai valoroso e bello. Ma i due giovani comprendevano che il Doge non avrebbe permesso un tal matrimonio, perciò Vulcana disse a Tancredi di andare a combattere contro i Mori con l'esercito di Carlo Magno e di coprirsi di gloria: allora il padre non si sarebbe più opposto al loro amore.
Tancredi partì e la fama delle sue gesta gloriose si sparse ben presto per il mondo.
Ma un giorno arrivarono a Venezia alcuni cavalieri Franchi guidati dal famoso Orlando; cercarono di Vulcana e le annunziarono la morte del prode trovatore. Era caduto sanguinante sopra un rosaio, ma prima di morire aveva colto un fiore e aveva pregato Orlando di volerlo portare alla sua amata.
La
La fanciulla prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi, non versò lagrima e restò chiusa nel suo dolore. Il giorno dopo, ch'era la festa di San Marco, fu trovata morta con l'insanguinato fiore sul cuore.
Da quella volta il bocciolo di rosa, simbolo dell'amore che sta per aprirsi alla vita e al sole, viene offerto alle fidanzate nel giorno di San Marco, patrono della città di Venezia’( Fonte:/chanson de Roland )
Questo amore cavalleresco é stato sostituito da un amore usa e getta. Rose da taglio che provengono dall Africa e che sfruttano le popolazioni locali hanno sostituito la St Mark’s rose, detta appunto rose d amour semi doppia e non rifiorente.I
Ma perché chiamare una rosa come il patrono di Venezia.
en
Ellen Willmott,( che amo particolarmente avendo lavorato anche se per breve tempo nel suo giardino Liguria) Donna affascinante e giardiniera prodiga( molte piante di estrema qualitá sono uscite dai suoi giardini), disse che la rosa era frequente a Venezia e che fioriva appunto per il giorno del patrono.
Non si trovano ormai rose di san Marco abbandonate a Venezia, ma era abbastanza comune anche in Uk dove ci sono abbastanza testimonianze di questa Bella rosa dal fascino campagnolo ma sempre misteriosa e particolare
La reine Graham Thomas noto rodologo inglese fece abbastanza per screditarla, tanto da Non prendere alla sua versione e al fatto che una rosa molto simile datagli da un’ altra Donna che non prendeva sul serio Norah Lindsay. Dopo anni dovette ritrattare, dicendo che La Rosa dedicata a un famoso dandy francese, diventato profumiere. Le quai d’Orsay e il museo gli fu dedicato.
Lui provocó la moda delle rose all’occhiello, e la rose d’ orsay era appunto la sua preferita, tanto che ci fece un profumo
Della rosa d’Orsay si parla di una leggera rifiorenza
n ogni modo anche se simili alla semplice Virginiana, hanno un portamento diverso e i colori autunnali e le bacche che nella specie botanica sono stupende non sono così profuse, e ricordano una rapa, e quindi un’ altro dei suoi sinonimi é rosa x rapa ou rose de turneps, come appunto ritratto da Redouté.
Ma ecco i problemi:
Il nome botanico attuale sarebbe Rosa virginiana plena, la forma o varietá Dopping di una specie bellissima che é estinta nello stato che porta il suo nome, ma é presente in tutta la Costa Est fino al Québec.
Ho appunto parlato di varietá, perché vi sono stati sprecati fiumi di inchiostro, a chiosare tra esperti se fosse o non fosse un ibrido con la Rosa carolina o una sua forma.
É questo quello che fanno i rodologi, tante discussioni sterili, ma senza Il test del
Dna sono tutte speculazioni vane.
Non si Questo post é stata L’ occasione per fare una videochat, con il più grande esperto di rose botaniche: Alessandro Corbellini.
Mi ha fatto vedere tutte le sue meraviglie. Da questa conversazione é che le rose americane che noi abbiamo in Europa sono assai lontane da quelle in situ, lui mi raccontò che prese la collezione di rose Americane dal più importante vivaio chiamato Loubert, ma dovette buttarle tutte perché totalmente errate ( Loubert é conosciuto per questo, ma i vivai inglesi sono ancora peggio).
Questi errori sono ripetuti nel libro Rosiers Sauvages pubblicato da Ulmer. Lui fu invitato a classificarle in Canada, e ha notato che la rosa Virginiana selvatica é molto variabile, con mutazioni spontanee con una decina di petali, e lui ne ha trovato
Negli states sono chiamate Banshee roses ,
É arrivato alla conclusione che in europa non c’é la rosa carolina ma solo una forma della rosa virginiana, quindi le chiose se sia la rosa virginiana plena un ibrido di o con la carolina, visto queste premesse e vista l’ estrema variabilitá della specie...
Questa rosa é la versione semidoppia, e quindi meno forte ma molto bella, e conserva le colorazioni autunnali capaci di rivaleggiare con un acero.
Per molto tempo é stata chiamata Rosa x rapa per la forma dei ricettacoli.
Rosa x rapa.Bosc arrivò in Europa grazie allo scozzese Fraser, per poi finire da Dupont ( e quindi ritratto da Redouté e presente nella collezione di De Candolle).
Questa rosa, sembra essersi diffusa in Uk tramite uno scrittore brits anico sulle colonie un certo Burnaby che la ricevette da il padre della patria americana, Jefferson...
Nelle referenze si dice che la rosa x rapa é sinonimo di carolina plena ma che invece é un altra rosa dipinta da Redouté ossia la Rosa parvifolia multeplici che sembra essere stata riconosciuta da Wilson Lynes che era stata ritrovata a Roma ( New York) nel 1955,tra lillà e rose galliche. Dalle foto sembra in effetti più chiara.
Questa rosa fú stata ritrovata anche in Nuova Zelanda dove i proprietari di questa rosa la cercarono in lungo e in largo finché non videro delle illustrazioni di Andrews, e arrivarono a contattare Graham Thomas che li passó il contatto di Lynes che la classificó come Carolina plena.
Quindi due rose Virginiane simili e una Carolina plena abbastanza simile.
Alessandro ne ha trovata un’ altra in Canada mentre era lì, chiamato a riconoscere le loro rose botaniche.
Redouté le Mise nella sezione turbinatae a cui appartengono le francofurtana che non hanno nessun legame se non dei puntini sul ricettacolo.
Una mia carissima amica mi ha regalato una rosa che devi capire se é una francofurtana o visto che era non lontano da Venezia chissà se non sia proprio La Rosa di San Marco.
Charles-Quest Ritson, autore della monografia sulle rose della Royal Horticultural society e molti altri hanno detto che la rosa Virginiana é la rosa perfetta e non mi ricordo piu che disse che dovrebbe essere usata nelle ibridazioni e Non mi ricordo più chi si lamentava che non vi fosse una futura razza di rose virginiane.
Il mago di Oz, Warren Millington ha fatto questa magia ma sarà la fonte di un altro articolo
Foto : prima presa da internet.
Altre : helpmefind e Wikipedia
lunedì 20 aprile 2020
Rose della rissurezione 2
Laure Davoust, anche detta l’abbandonata, é una rosa che ti uccide con la sua bellezza sfuggente.
Questa rosa dopo la Reine é una delle rose trovate abbandonate più di sovente e che mi tocca identificare.
Rosa indistruttibile, e pollante.
É una rosa che mi fá pensare alla Mia amica Rosetta, che ha viaggiato in tutto il mondo, ma é molto legata alle tradizioni della sua terra. Ha scovato in tutto il Friuli delle rose antiche e aveva fatto una collezione di almeno venti rose del muschio che in Friuli sono le rose muscose, che suo fratello ha buttato su il diserbante.
La mentalitá contadina, quello che non si mangia addio.
Mi portò in una delle nostre pelligrinazioni nel friulanistan a vedere un esemplare enorme che aveva ricoperto uno stabile industriale, di una bellezza mortale, che faceva decine e decine di metri, e che pollonava.
Ho saputo che é stata uccisa per fare pulito, tipico della mentalità contadina.
Via natura, via poesia, tutto deve essere pulito e intonso.
Il romanticismo e la bellezza non ingrassa.
Rosetta ha visto tante rose scomparire, e con questo la memoria storica e un appiatimento culturale.
Graham Thomas dice che é stata messa nel mercato nel 1843, quando é almeno di decennio piu giovane, come si evince da cataloghi dell’ epoca.I
Questa rosa é variabimente catalogata tra le Sempervirens, Noisette o Multiflora.
Questa rosa fioriva in piena ombra in una terrazza dove prima c’erano un amasso di rovine, perché la proprietá della famiglia di mia madre o Guasconi di Villamena, si chiama così perché si dice che ci fossero quaranta casa, e in effetti si trovano in giardino di Quaranta,nel Muggello una marea di sassi.
Io passavo tutte le estati a togliere, massi giganti per dare fertilità e piantare rose per mia nonna.
Loro erano la parte cadetta della famiglia e ottenero Quaranta, perché era la parte meno interessante, la villa e il Palazzo Guasconi di Firenze che é citato in Room with a view di Foster, dove nacque mia madre furono assegnate al maggiore, che poi vendette.Jag
Nel ombra piu totale e tra le macerie, che io cercavo ogni anno di diminuire, lei fioriva con quei mazzetti enormi di fiori perfetti, pieni di petali che nascono di un rosa vivo per poi evolvere verso un carneo accecante che muore di bianco, come gli Hindu che si vestono in un candido lutto.
I fiorellini perfetti sono a coppa ma sono talmente ricamati di petali da essere piatti.
Buon profumo e sporadico fiore autunnale.
La fioritura di un mese é impressionante.
Il nome Laure, sembra un errore visto che é dedicata al maresciallo di Napoleone, che non ebbe nessuna figlia di tal nome, e la grandissima Agatha Christie del mondo delle Rose oltre che emerita scienziata ( Evoluzione all’ femminile é un suo libro da avere assolutamente e che ho recensito su questo blog), afferma che La Rosa si chiamava Davoust e che L stava come sigla di colui che la fece.
Catalogo Generale Burdin Magg. e Comp (1838)
Website/Catalog (1838) Page(s) 24.
Rosai rampicanti
Rosa multiflora Davoust il pezzo 2, 50 la dozz. 18,50
( reference di Helpmefind).
Questa rosa che produce miliardi di rose senza cure, é legata con La Rosa ‘Maréchal Davoust’ da cui non hanno nessun legame genetico, nessuna rosa potrebbe essere più lontana dalla presunta Laura cvs la muscosa del maresciallo.
Dedicata al maresciallo di ferro Louis Nicolas Davout, il
Maresciallo di ferro, uomo integerrimo fu L’ unico a non tradire Napoleone durante il suo esilio al’Elba, e fù lui assieme ad un altro ad accoglierlo.
Nobile di nascita, divenne Duca di Auerstädt, dove grazie alla sua severa disciplina e le sue doti di stratega, riuscì a distruggere un esercito di gran lunga più vasto del suo in una situazione disperata. Cosa che si ripeté in più di un’ occasione. Napoleone disse di lui che : Pensavo che mi amasse, ma amava la Francia’
Quando Napoleone abdicò, lui continuò a combattere dicendo che Napoleone non mandava messaggi tramite i suoi nemici, d Luigi 18 dovette farlo tornare in Patria dove fù esautorato dei suoi titoli ( tra cui Pari di Francia), finendo i suoi giorni con una marea di debiti malgrado la vita frugale.
I suoi uomini lo odiarono da vivo e lo piansero da morto, perché malgrado il suo polso di ferro, i suoi uomini erano tutto per lui, e si preoccupava in maniera assoluta che loro avessero i viveri e equipaggiamenti migliori.
Questa rosa a lui dedicata é molto Bella e si vede assai di rado.
É una muscosa alta che può essere usata come piccola rampicante, dal colore tra il rosa medio e lo scuro, muschio medio
Una rosa semplice ma di polso come il suo omonimo.
Un altra rosa é dedicata a sua moglie la duchesse d’Aüerstadt, in questo caso, una Noisette, rifiorente, apparentemente una mutazione di Rêve D’Or ma come William Allen Richardson, sono di qualitá troppo inferiore e sono dei semenzali.
La duchesse ha uno dei fogliami più Belli nelle rose del gruppo Chinensis, di un rosso incredible quando nuove, e lucide.
I fiori quando riescono ad aprirsi sono di un giallo limone freddo, molto belli ma basta un pò di umiditá é bye bye baby.
la Duchesse era Aimée Leclerc, moglie del Maresciallo e cognata di Paolina Bonaparte.
La laure rimane misteriosa e abbandonata, e forte come il Maresciallo.
Foto prese da internet
lunedì 13 aprile 2020
Le rose della risurrezione , che ti ritrovi ovunque
Non ho l’ intenzione di fare dei post blasfemi, non intendo neppure fare ricerche bibliografiche, mi atterò, solo ai fatti.
Ci sono delle rose che proprio non vogliono crepare. La ressurezione non é una favola, ma un dato di fatto. Come si fanno tante battute, sulla regina Elisabetta Seconda d’ Inghilterra, che era presente quando Adamo ed Eva arrivarono al giardino dell’Eden o che era presente durante l’epoca dei dinosauri, e migliaia di altri Meme
Questa rosa é una regina, si chiama ’La Reine’, ma non é stata assunta in cielo, ne deriva dalla stirpe di Davide, é stata molto prosaicamente chiamata così da Laffay, per ragioni commerciali, per fare da satellite alla super star dell’ epoca la ’Rose du Roi, che inizialmente si chiamava rose Lelieur, ottenuta dal giardiniere Souchet, in onore del Conte, ma Luigi 18, chiese che venne chiamata, rose du Roi, ma durante i 100 giorni del ritorno di Napoleone, era così popolare che Napoleone volle che venisse ribattezzata rose de L’ empeureur, cosa inaudita per i brittanici che la ribattezzarono ‘Crimson Perpetual’,cosa inutile visto che dopo la restaurazione tornò a essere chiamata Rose du Roi, intanto il Comte Lelieur si era dimesso perché La Rosa non era più nominata col suo nome.
Questa divagazione perché questa rosa famososissima di cui ci sono dei dubbi della sua esistenza efettiva malgrado sia estensivamente venduta, e malgrado sia una rosa Portland é uno dei caposaldi per la creazione degli ibridi perenni scuri, e poi gli ibridi di té.
Altre rose sono state chiamate per esere le meteore di questa rosa. Rose du roi á fleurs blanches e Rose du roi á fleurs pourpres di cui sembrano essere delle plantule. Più verosmile é la Rose du roi panachée.
Dopo tutte queste meteore, torniamo al nostro satellite, la Reine, che é ufficialmente i primo ibrido perpetuo, ma é quasi assente dai cataloghi, eppure la si ritrova ovunque. 90 percento delle rose antiche che chiedono di identificare é lei.
Devi insistere con persone che dicono che non sanno come é arrivata nel loro Terreno che appartiene alla loro famiglia da generazioni che la rosa che probabilmente é stata sfalciata per piu di cinquant’anni e lei é rimasta sotto, aspettando una distrazione per fiorire e fregare qualche generazione sucessiva.
Ecco che la chiamano rosa CENTIFOGLIA, e voglio fare una strage centifolia... che ricorda alla lontana... E in effetti perfino nella mecca della rodofilia vi sono delle foto della Reine tra quelle della rosa Centifolia. Per quelli di lingua spagnola, spesso confondono questa rosa per La Rosa de Castilla che dovrebbe essere in teoria una damascena, ma in realtà molti hanno una concezione abbastanza fluida della rosa x damascena
É una rosa capace di pollonare nei posti più assurdi. La pianta non é di un vigore assurdo, sará Uno Zombie?????
Anche degli esperti la confondo con una rosa che le rassomiglia
La rosa del Gattopardo, ossia la Paul Neyron, rosa dedicato ad un oscuro Militare morto al fronte che divenne cosí famosa, che il colore della rosa, venne usato nella moda, il colore Rosa Neyron. Rosa tanto famosa, non così longeva, molto venduta ma é la Reine che diffusa dai contadini come la Queen Elizabeth nel secondo 900.
La Reine ha mandato il Paolo a quel Paese e lo ha soppianto.
La regina é più bassina, piu spinosa, e in clima caldo e secco, tra il Non e quasi Non rifiorente. Il Paolo é la sua versione caduta in un pentolone nucleare: rami che sembrano delle canne, quasi senza spine e con dei cavoloni che l hanno resa così famosa.
La reine sembra il brutto anatroccolo, che rimane un anatroccolo, e che sotterra il pomposo cigno( i cigni bianchi li trovo orrendi)
Insomma é La regina degli Zombie, fà fuori il Re, dopo avergli preso la fama, e fatto lo stesso con la diva modaiola.
Rosa sconosciuta ma ovunque, state attenti di non trovarvela tra i piedi.
Una survivor, non eccellente ma da avere.
Foto prese da internet
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