sabato 30 gennaio 2021

Aceri topless

É inverno, ormai le foglie si stanno decomponendo, e

quindi che senso ha parlare di aceri in pieno inverno?
Sono  spogli e senza foglie,  tutte le riviste, blog etc, hanno giá smesso  da mesi di parlare di questo genere di piante, che in autunno imperversa, un po’ come a maggio, scrivere di rose. Ne avevo già parlato qui di aceri https://todoenlavidasepuede.blogspot.com/2020/12/elemento-bambu.html


Faró prima una precisazione sulle foglie autunnali, con cui gli aceri sono associati in maniera automatica, dove il furore dei rossi, aranci etc ci portano mondi esotici.
In realtà i colori vivi come i gialli e i rossi, sono spesso segali di pericolo in natura ( il giallo dei pomi- d’ oro e il suo sucessiva selezione rossa di cui siamo abituati indica la presenza della velenosa nicotina, e non a caso le patate, peperoni e melanzane sono entrambe della famiglia tra le più tossiche : le Solanaceae).
Le foglie autunnali ,sono il risultato dell’ assorbimento della clorofilla,  che é un pigmento che riflette il verde, che é la fabbrica 

, di cibo per le piante.
Le foglie  colorate sono  un segno di senescenza( vecchiaia)stagionale, e la clorofilla viene assorbita dalla pianta, scaricando i rifiuti nella  membrana della foglia.  Il risultato visibile di questo smaltimento sono il giallo-arancione del carotene e degli altri pigmenti (che normalmente sono nascosti dal verde della clorofilla) prende il sopravvento e si rivela ROSSO-VIOLA. 
Le piante producono anche altri pigmenti, gli antociani (dal greco anthos=fiore e kyàneos=blu), che hanno una tinta rossastra-blu e la funzione di "crema solare" contro alcuni raggi ultravioletti (sono anche responsabili del colore blu di molti frutti come i mirtilli).

 Quando la clorofilla e gli antociani coesistono, il colore delle foglie può virare verso il bronzo, come nei frassini. A concentrazioni sufficientemente elevate, gli antociani fanno invece sembrare una foglia quasi viola, come negli aceri giapponesi.
Ma se gli aceri fossero piú belli nudi e senza le foglie piene di rifiuti :) ? 
L’ inverno é stagione della poesia, dove i silenzi, gridano sorde bellezze, di cui la massa, si eccita solo col coito primaverile .
Avevo parlato di giardini d’ inverno qui :

Ma anche qui  


E qui 



 Dopo questo preambolo, forse troppo lungo mi affideró al piú grande esperto di aceri Italiani :
Acer palmatum ’ wildfire’
Alessandro Biagioli, intervistato dalla mitica Cristiana 
 Mancinelli,che con la sua associazione Il respiro del verde e degli Alberi aveva organizzato con Luana Firmani un progetto didattico di stampa delle foglie di acero da Alessandro.

Alessandro con l’ estrema generositá e gentilezza ha fornito una marea di info .
Prima di parlare di lui e della sua collezione cercheró (fallendo) di seguie il tema, senza voli pindarici.
 Ossia gli aceri capaci di rivaleggiare con le betulle, per le loro corteccia d’inverno,
e quelli sempreverdi .



Alessandro fá riferimento a quelli denominati ’ bark maples, che sono principiante il ’Sango-Kaku’ che trovi quasi ovunque, il wildfire , e ’Beni Otome’.

Poi  inizia una serie di specie  di cui quella che conoscono tutti é l’Acer griseum, il cui tronco.si spela, come un una betulla dalle bellissime colorazioni canella. Molto presente in Scandinavia, perché non ama il caldo,infatti Alessandro dice di essere  la postazione piú  sud che coltiva queste bellezze, i realtá nel
Suo blog dice che il guiness e stato vinto da dei Groseum, coltivati a Ninfa

In questo link che rimanda al blog di Alessandro vedrete una varietá inusueta di griseum, con foglie gialle.
Ma quelli piú interessanti e meno ovvi sono l’Acer spicatum più piccolo e più frastagliato dell'acero striato. La corteccia è marrone e i ramoscelli sono rossi. A volte viene  bonariamente  associato a  un robusto montanaro che indossa pantaloni marroni e una maglietta rossa! Un’ altra bellezza é l’ Acer pensylvanicum.

Questo piccolo albero ha grandi foglie trilobate. La sua caratteristica più memorabile è la corteccia negli esemplari  più giovani, che sfoggiano.eleganti strisce verticali  colorate di verde , grigio e marrone. Si trova nei boschi umidi.Fox’L'acero caudatum ’Urukunuense  ’

ha un portamento arbustivo espanso, a steli multipli, con strati di rami giallastri e finemente pelosi che si curvano verso l'alto e verso l'esterno. Piano piano,la corteccia dei rami si evolve in una tonalitá marrone cannella e si esfolia a strisce. In primavera fiorisce dopo l’ apparire delle foglie con infiorescenze, bianco crema; il colore autunnale varia dal rosa salmone all'arancio-marrone al viola
In questo post, vedrete, link che vá direttamente al blog di Alessandro, vedrete l’Acer x conspicum ’ Phoenix’dalla corteccia traslucida,cerosa  che crea delle sensazioni tattili,  e sensuali.
Poi seguito dall’Acer triflorum, che é la vera chicca, tra gli aceri da corteccia. 
Poi , c’ é una foto del’ Acer davidii ‘grosserii’, ma anche della varietà ’ Serendipity’, il metaviglioso Acer rufinerve ’Winter Gold ’che non ha nulla da invidiare a dei Cornus sibirica. Meno spettacolare, ma di una bellezza disarmante, é il nativo A. campestre ’ Pulverulentum’
Poi  in questo link vedrete una carellata di aceri  sempreverdi, uno piú meraviglioso dell’ altro. Citando Alessandro sono uno,piu rari sono quelli di Crûg Farm farm e i nomi sono impronunciabili ti cito solo Acer laurium , Acer laevigatum e Acer fabri -questi sono sempreverdi anche se il sempreverde che amo di piu è Acer sempervirens originario di Cipro,altri sono Acer obtusifolium e Acer oblungum in tutto mi pare di ricordare ne ho una quindicina la classificazione’

Poi arrivamo alle varietá   piu rare . Per le varietá piú sopraffine bisogna cercare su https://www.maillot-erable.com/en/ 
Molte vengono direttamente dal Giappone in Europa. Le piu costose e  rare ma vivono poco in genere non piu di una stagione per esempio ‘Izu no Odoriko ’minimo 58 euro ’Beni Kosode ’45 è l ultra raro ’Hikaru jeni ’100 euro .all inizio pensi di non essere capace a coltivarli poi che come di Yano li devi tenere in serra le tenti tutte ma il ciclo vitale di queste cultivar è al massimo 18mesi.
 Gli olandesi infatti , come Esveldt, non li propongono piu -io di maillot ho successo solo con due palmatum Mai mori e Fujinami nishiki .”ti prego di citare Fabrizio Fessia che mi ha donato il più raro in assoluto : ossia Acer crataegifolium Ko fuiji nishiki perché è davvero un bravo vivaista con un ottimo assortimento’
questo è il sito che contiene il forum della The Maple Society "Maples"(io sono life member n5 della soccieta ,il mio nick è alex66 e qui ci scrivo dal 2006 un anno prima di scrivere in cdg) con due gallery una sui palmatum una sulle specie tipo e cutivar di esse.
Alessandro dice che sono molto amichevoli, e che sono sempre pronti ad aiutarsi , poi gli chiedo : ’->i nomi dei tre aceri che piu amo sono Acer palmatum Sekka yatsubusa il primo acero col quale ho avuto un rapporto del tipo uomo vegetale molto forte quando gli passo vicino lo percepisco ci percepiamo!! ...poi Acer palmatum Fire glow il primo che ancora vive messo a dimora nel 98 e poi gli Acer negundo che pianto qui mio nonno e io non sapevo fossero aceri se non dopo aver comperato il mio primo libro ALberi di Roger Philipps
Poi gli chiedo per la classificazione dei normali aceri giapponesi, ossia dei palmatum che : ultimamente l ha riveduta uno degli europei piu preparati sul mondo acer Cor van Gelderen il link lo puoi visitare passando dal mio blog o meglio dal mio diario personale nel web .non è molto viisitato ma gli aceri piu rari che ho recensito ogni tanto aiutano ad incrementare le visite .scorrendo i tag potrai trovare nomi di acero .
Per questa volta mi fermo qui, perché il materiale fornitomi da Alessandro é immenso e cercheró di farne un ’ altro articolo.
Ps la ragione per cui il Acer pensilvanycum ha il tronco , meraviglioso in quella maniera, é per confondere i cervidi, che tendono in inverno a Mangiare la corteccia in maniera citcolare, e recidendo il phloema e il xilema, responsabili, di nutrire e abbeverare la pianta che rischia fortemente di morire, il loro nome vernacolare é snake trees ... misteriosi e tentatori ...

All pics are taken from internet 
#acer #hérable #acero #bark #winter ##garten #sweden #lagom #garden #gardenlove #jardin #have #hage #сад #trädgård #gardenstyle #cottagegarden #mygarden #countrygarden #puutarha #ogród #gardendesign #gardenlove #gardeninspiration #landscapedesign #mygarden #instagarden #gardening #ガーデン #정원 #giardino #باغ #حديق 

giovedì 21 gennaio 2021

Una rosa dedicata a Kamala




Farò una dedica a dei politici di oggi con un rosa del passato la ’ Narrow Water’ il cui nome é l’ emblema per capire il passato che rischia di essere il nostro futuro prossimo.

Con questa rosa la dedico a Joe Biden(  e Kamala Harris ), che oggi si é insediato nella casa bianca, perché Biden é di origine irlandese come La Rosa in questione, e su entrambi circolano tante, informazioni fantasiose.

La rosa ‘Narrow Water’ ha un’ aspetto di una Noisette primitiva , non lontana dalla ’Noisette Carnée (Blush Noisette ) ’varietá , che ha delle origini Americane, anche se dice che sia una mutazione di ’ Nastarana’.


 Questa presunta madre la’  Nastarana ’( a cui la NW, rassomiglia  in maniera sommaria, e le mutazioni sono delle copie con delle leggere differenze, come colore del fiore, portamento diverso etc ), é stata spacciata anche lei , per una versione doppia della Rosa moschata, (a cui rassomiglia ma si notano chiaramente dei caratteri ibridi intermediari) anch’ essa vive in una nebulosa e mitologica aurea che fá parte delle innumerevoli macchinazioni dei rodofili, che creano più fake news dell’ adorabile toupet arancione, amante delle donne dell’est Europa.


’I dont think, Narrow Water is a sport of Nastarana. It should be diploid then. But pollinating with diploid/triploid roses so far did not produce viable seeds (the used pollen works fine on definite di/triploids), whereas seeds from pollination with Applejack germinate well. From the heritage, I suspect Applejack to be tetraploid. The hip pollinated with R. spinosissima produced a seedling as well. I'll go on with my experiments this season’ helpmefind’


Questa rosa botanica la rosa Moschata, é stata in lungo e largo, cercata da Peter Beales, che bisogna conoscere, visto che la sua classificazione rimane la migliore, e i suoi testi, i piú affascinanti sulle rose antiche e rimane sempre il numero uno  ma come Indiana Jones delle rose, cioé nella ricerca delle rose perdute é stato in realtá piú vicino a Harry Potter che altro. Ne avevo giá parlato qui :https://todoenlavidasepuede.blogspot.com/2020/06/sogno-di-rose-di-mezza-estate_21.html  


Lui sognava di fare tornare ’The Musk ’ rose citata da Skakespeare in Brexitlandia ( quando probabilmente si trattava della Rosa arvensis). Ne parleró in un altra occasione di questo fortunato ritrovamento e di altri misteri


In realtà non si puó criticare i grandi rodologi perché la classificazione delle rose non ha nulla di scientifico di default ma si maschera di una forma scientifica ( che bisogna imparare come base) mentre non é altro che un insieme di opinioni, basate sul fenotipo, cioé una classificazione orticola ( sulle caratteristiche esterne ), su identificazioni fantasiose ( la maggior parte delle rose antiche sono delle rose ritrovate a cui gli si é stato attribuito un nome, lasciandosi ispirare da delle descrizioni e da delle tavole botaniche, che dipendono dalla meticolosità dell’ artista )

Queste premesse servono per capire che il mondo delle rose che si maschera di abiti scientifici, é spesso più vicino alla fantascienza, e quindi é un problema di fondo, di cui noi amanti delle rose, siamo imbevuti già dal principio, e quindi non possiamo criticare la buona fede, anche dovuto a delle contingenze pratiche ( molte rose antiche sono state spiantate a causa della moda delle rose ibride di té, a causa delle guerre che hanno causato dei danni e un ’ incuria a delle collezioni che necessitano sempre di manutenzione.)ma ne parleremo in maniera piú approfondita un’ altra volta

Su questa falsa riga delle bufale ( ma in questo caso in buona Fede ) cerchiamo di smontare anche l’ aspetto mistico della genitrice di questa rosa, ossia la ’Nastarana’ .

Secondo la mitologia della rodologia questa rosa viene dal’ Iran, e ci sono i documenti che lo attestano, ma come afferma la citazione qui sotto, la rosa in questione é diversa da quella originaria, che sarebbe stata trovata dal giardiniere dello Shah. Cosa di piú romantico , esotico e suggestivo? 

E visto che tante mitologiche rose venute dall’ Iran erano in realtá francesi come la rose de Rescht. La Francia aveva quasi il monopolio della creazione delle rose antiche, che al 90 percento sono francesi, quindi per un gioco di probabilitá, una rosa cosi rifiorente, le probabilitá sono scarse di trovarle in Persia, malgrado il fatto che la Persia é conosciuta per le rose damascene come anche la Turchia e il Marocco. Tutti a caccia di esotismi, peró si trovano rose antiche europee come la ’ Paul Neyron ’ e ’ la Reine ’ in india e anche la ’ Gruss an teplitz , come in cina tante, presunte antiche cinesi sono delle rose francesi.

Quindi molto probabilmente la ’ Nastarana’ é una rosa Noisette prodotta in Francia e chiamata in seguito ’Nastarana ’. La soluzione piú ovvia e pragmatica é spesso nelle rose, quella migliore.

In the 1886 Revue horticole article, Carrière states plainly that Rosa Godefroyae is very different from R. Pissardi on multiple counts. This confuses the issue of when the actual species rose from Tehran really reached France (Europe?), since Godefroy-Lebeuf's seedling was apparently not R. Pissardi, though it was treated as if it were.

Another puzzle is how Godefroy-Lebeuf so readily managed to raise a seedling from a rose with seeds that were notoriously sterile (see the 1880 Revue horticolearticle by Carrière).

I notice that on the description page, Pissard is credited with the discovery of R. Pissardi; that is debatable since it had been an important (and imported) garden rose in Tehran long before Pissard discovered it, but it does seem wrong that the description page implies that the rose was discovered in France, 1879. Pissard certainly discovered the rose in Persia

Ma per la rosa ’ Narrow Waters’ che si dice sia una mutazione della fantscientifica ’ Nastarana’ mentre é generalmente conosciuta come trovatella, cioé di quelle rose che nascono per caso. 

 Il vivaio Daisy Hill negli anni 1990 , presume che sia  stata trovata nel 1883 da Uno sconosciuto, e poi Introdotta nel 1900.ma non sanno chi l’ ha trovata, non sanno niente, e come al solito, nelle isole brittaniche, da una supposizione si crea, una legge

Questa rosa é stata trovata al confine tra United Kingdom e la republica d’ Irlanda, nel Castello di Narrow Water.  https://en.m.wikipedia.org/wiki/Narrow_Water_Castle


Visto che siamo nel filone della fantascienza , parleremo di fatti sucessi quasi un secolo dopo la scoperta di questa rosa , nel’ anno della  mia nascita , nel1979, quando  fú ucciso lord Mountbatten ( di cui c’ é una rosa dedicata ) dagli stessi che eseguirono  il fatto a due passi dal Castello di N. W . Vi invito a leggere la storia di questo Lord che é appassionante. https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Lord_Louis_Mountbatten1925.jpg

É il Castello di  é stato un sanguinoso evento della storia tra Uk e Irlanda, che sembrava essersi placato con l’ Unione Europea, ma adesso con la Brexit, e il probema delle frontiere tra i due stati, bisogna vedere come andranno le cose. 

Poi con l’ arrivo di Biden, di origini irlandesi, e noto PRO unione europea, dará del filo da torcia al’Uk, che si sentiva forte del suo Brexit, grazie all appoggio di Trump, che ora é uscito di scena. Quindi é per questo che dedico la rosa a Biden e a Kamala  Harris.

Questa rosa dal profumo di chodi di garofano, dal colore lilla grigiastro che declina verso il rosa che vira sul Bianco rosato. 

L’ arbusto / rampicante ha una tempra da survivor, e dove tante altre rose soccomberebbero, lei con caparbia eleganza prospera.

Finalmente dopo molti voli pindarici eccoci a spiegare il fatto storico avvenuto presso del Castello , la cosidetta : 'imboscata di Warrenpoint,  nota anche come imboscata di Narrow Water, il massacro di Warrenpoint o il massacro di Narrow Water, fu un attacco di guerriglia riuscito  da parte del Provisional Irish Republican Army (IRA) il 27 agosto 1979. La Brigata South Armagh dell'IRA tese un'imboscata a un convoglio dell'esercito britannico con due grosse bombe sul ciglio della strada al castello di Narrow Water fuori Warrenpoint, Irlanda del Nord. La prima bomba era puntata contro il convoglio stesso, e la seconda aveva come obiettivo i rinforzi in arrivo e il punto di comando dell'incidente (ICP) istituito per far fronte all'incidente. Anche i volontari dell'IRA nascosti nei boschi vicini avrebbero sparato contro le truppe, che hanno risposto al fuoco. Il castello si trova sulle rive del fiume Newry, che segna il confine tra l'Irlanda del Nord e la Repubblica d'Irlanda.

Concludo questo volo pindarico, per asserire che le Rose, sono indispensabili, come monumento vivente, della storia dell’ uomo, e grazie alla loro bellezza riusciamo a recuperare tutto il profumo di un passato, che ci viene cancellato da una modernitá che uniforma, standarizza tutto, e ci priva della nostra identitá. Le rose con il LORO profumo e bellezza, ci portano in un mondo di conoscenza, tramite l’ amore, esattamente come Mantinea di Socrate. L’ amore come veicolo per la consocenza.

La politica e le rose sono strettamente legate, e il conoscere i fatti noiosi e brutti della politica, che molti si sentono natutalmente refrattari, grazie alle rose, si riesce a sublimare questo schifo, e capire i fatti , che la politica vuole celare, per diminuire le nostre libertá. E solo la conoscenza ci aiutará. Grazie alle rose.

Foto prese dal web

#KamalaHarris #kamala #biden #trump #usa #elections ##garten #sweden #lagom #garden #gardenlove #jardin #have #hage #сад #trädgård #gardenstyle #cottagegarden #mygarden #countrygarden #puutarha #ogród #gardendesign #gardenlove #gardeninspiration #landscapedesign #mygarden #instagarden #gardening #ガーデン #정원 #giardino #باغ #حديق 

Appendice:

 The Warrenpoint ambush,also known as the Narrow Water ambush,the Warrenpoint massacreor the Narrow Water massacre,was a successful guerrillaattackby the Provisional Irish Republican Army (IRA) on 27 August 1979. The IRA's South Armagh Brigade ambushed a British Armyconvoy with two large roadside bombs at Narrow Water Castle outside WarrenpointNorthern Ireland. The first bomb was aimed at the convoy itself, and the second targeted the incoming reinforcements and the incident command point (ICP) set up to deal with the incident. IRA volunteers hidden in nearby woodland also allegedly fired on the troops, who returned fire. The castle is on the banks of the Newry River, which marks the borderbetween Northern Ireland and the Republic of Ireland.

venerdì 1 gennaio 2021

La nuova vita della rivista Gardenia ????

 


In questi ultimi giorni si é scatenata sui social nel post della casinista giardinera fantastisca di Giovanna Arcesi : la tipica polemica all’ Italiana, dove si butta come al solito il neonato con l’ acqua sporca, quando invece ci vedo un segno di speranza: Il numero di gennaio della rivista ufficiale di giardinaggio italiano: la Mitica gardenia 

Mi affido alla mia amica del cuore la Santa Wikipedia per dare delle info sulla testata  ” Esordisce nel maggio 1984 sotto la cura di Francesca Marzotto, che è anche il primo direttore della rivista. Nel 1999 l'«Editoriale Giorgio Mondadori» viene acquisita dalla Cairo Communication che continua la pubblicazione della rivista.”

Per una volta cercheró di non essere troppo barocco( bugiardo, certi passaggi deliranti potete saltarli a piene mani )


 Inizieró  a partire dai fatti : L’ ultimo numero di gardenia, in confronto a questi ultimi vent’anni ha voluto creato un bold statement ( un coraggioso messaggio ) : un numero sui giardini tropicali and co.

Tanti articoli piú o meno riusciti sul argomento. Che lo siano o no, é un problema totalmente irrilevante.

 In questo fottutissimo momento ( chi mi conosce, sá che di rado indugio in codesto linguaggio,)in cui siamo tutti piú o meno alcolizzati, col hangover, con cibo, che ha saturato anche i pori dei pori dei poretti dei porettini, chi da solo, o con pochi intimi, chi in ospedale, chi sul lastrico, o con tanta ma tanta angoscia sul futuro, o chi semplicemente un futuro non ce l’ ha piú ha bisogno di evadere, tra mascherine, Conte, conti che non tornano, regioni verdi, gialle, rosse, arcobaleno, regioni dove il messaggio gender é un un gomplotto, tra No vax, bufale e altre amenitá.


Sognare con dei cavoli, oops scusate stiamo parlando di fiori, quindi di cavolfiori di foto, dove c’ é qualche palmetta, banano e qualche fiore Tropical, che ci faccia sentire, in un spot di qualche succo di frutta esotico é piú che lecito.

Specialmente adesso, che non dobbiamo piú fare finta di amare la neve, tra aghi di pino, che sono ovunque, tra i vestiti e in luoghi impensabili, e che a forza di crescere ed espandersi , questi aghi ci sfratteranno,di casa, se non l’ ha fatto giá prima il fucking fisco. Mariah Carey, torna nella sua bara, fino a dicembre prossimo, certi depravati pensano di fumarsi la Maria,  ma molti anelano al curry, etc.

Tutto questo delirio da me scritto , che volevo cercare di evitare,come quei dannati propositi di fine dell’ anno: , come cercare di sembrare meno gay, di non essere prolisso, ebbene sono le 10 e 13 del primo gennaio ed ho giá fallito nel mio desiderio di essere sintetico.


Bastava che dicessi: in questa situazione post anno disesto/ apocalittico/ jumanji / bisex: il tropical dopo il kitsch natalizio, e i January blues ( depressione di gennaio) sono molto appropriati.

Ora presento le tesi ( sacrosante) dei detrattori: Da rivista di qualitá e di fama internazionale, come  lo é stata fino al cambiamento nei primi anni 2000, col cambio di editore. 

Da una rivista di giardinaggio é diventata, della carta straccia patinata, per mogli della media /Alta borghesia milanese e torinese, con marchette di fioristi di bassa levatura etc, buttando con disgusto : le giardiniere e giardinieri seri, nella concimaia ( anzi dai loro camerieri perché non vogliono sporcarsi le mani )

Questo é un fatto sacrosanto che non puó essere discusso.

Ma, l’essere stato, torturato dal sistema educativo francese, mi obbliga sempre a vedere i due lati della medaglia.

I dinosauri, seppure affascinanti del giardinaggio di nicchia italiano,( che aveva dei livelli altissimi) sono ;o morti, oppure vivono nei dolori legati all’etá.

 Le. generazioni successive, non sono riuscite,  a cogliere quest’ affascinante, ma pesante  ereditá, non hanno saputo lasciare il segno

I pochi che lo fanno, non hanno né , i mezzi finanziari della generAzione precedente, né lo spessore culturale, ma ne hanno mantenuto, quest’ aura di nicchia, che sfocia in una spocchia, poco welcoming, al contrario dei miei amati dinosauri ( sono un noto gerontifilo).

Poi, come dice il termine stesso nicchia, non é sufficiente, per far sopravvivere un giornale, che come ripeto, nella peggiore crisi dell’ editoria italiana, un giornale deve far di tutto per sopravvivere,.

Nel  frattempo di riviste di giardinaggio più basic, si sono , si sono moltiplicate, la quantità di amanti del verde aumentati, ma le nuove generazioni dell’ élite del mondo del giardinaggio, avevano tutti i difetti della generazione precedente, senza i loro soldi, la loro cultura, e senza questa attitudine ereditata dagli inglesi, dove nobili, borghesi che copiano il modo di fare dei nobili, accolgono in casa, persone di qualsiasi livello sociale, basta che siano interessanti dal punto di vista botanico, con un’ illusione di eguaglianza, cosí versosimile e in buona fede, da essere creduto da tutti.

Invece col cambio di editore, questa illusione ereditata dal mondo britannico( e che é il trucco e la grandezza del giardinaggio brexitland ), viene spazzato via, e chi conta, dipende unicamente dal conto in banca, dal look e da quanto sia piú o meno una celebrity.

In questo clima, arriva come  una Valkiria  la direttrice  Emanuela Rosa Clot, nel 2006,: non sá nulla di piante, ma deve cercare di fare sopravvivere la rivista, e quindi  ecco una gran quantitá, di pubblicitá e solo le persone conosciute, hanno i LORO giardini pubblicati.


Peró Io ho servito la direttrice alla mostra di giardinaggio milanese : Orticola, e in ogni stand, faceva tantissime domande, e si vedeva questa attitudine, non só , ma mi impegno a imparare, un’ attitudine rara e ammirevole, che io trovo lodevole.


Secondo me, proprio grazie a questa attitudine, del direttore , col tempo e molto lentamente, ho notato, un leggero miglioramento, qualitativo negli anni . Poi noto, con piacere che Margherita Lombardi, gli viene dato un pó piú di spazio, che secondo me é la punta di diamante della rivista, sia come scrittura che come conoscenza botanica e di agronomia 

In oltre i suoi Botanical trips e botanical heritage , sono dei bellissimi blog di giardinaggio molto seguiti.


Durante le giornate si subtropical ssp di Mario Mariani che avevo già recensito qui  https://todoenlavidasepuede.blogspot.com/2020/12/le-rose-austin-saranno-piu-care.html
, Margherita era super attenta alle conferenze. Lei ha dovuto indirizzare il fotografo per ben tre volte, perché le collezioni preziose di Mariani, erano di difficile comprensione, e diversa dai soliti servizi pieni di fiorellini e roba decorativa, di cui era conosciuto gardenia in questi ultimi anni 

Poi ci sono dei articoli sul giardino la Mortella seguito da Alessandra Vincinguerra che sogno di visitare da anni, e i magnifici giardini di Tresco, che ora con la Brexit come ho scritto qui sarà più difficile da visitare il Regno Unito https://todoenlavidasepuede.blogspot.com/2020/12/le-rose-austin-saranno-piu-care.html Comunque è facili fare gli snob, quando si hanno i soldi, e per vivere bisogna guadagnare, e quindi non condanno il desiderio  di volere sopravvivere di Gardenia, é facile di essere generosi e parlare di poesia, letteratura e giardinaggio, se non rischi che ti stacchino il gas perché non paghi le bollette .

 Per anni Gardenia, si é concentrata nel marketing in una maniera esagerata, ma  questo numero spero che sia L’ inzio di un mix tra uno spirito imprenditoriale e una buona conoscenza di giardinaggio e di botanica, meno di salotto e più da giardino. Io voglio avere fiducia e notare i miglioramenti fatti 

Credits : foto prese dal numero di gennaio di Gardenia