mercoledì 16 gennaio 2019

É facile fare un bel giardino in primavera

Da piccolo sono vissuto in Brasile , e abituato alle piante tropicali del mio giardino, arrivare a Roma per me é stato come arrivare in un Goulag Siberiano. Il primo inverno é stato per me come morire e avevo undici anni. Andavo a scuola in un giardino sontuoso ,villa strohl Fern, e I bambou con la loro leggerezza possente, erano le mie uniche consolazioni, assieme ai pettirossi. Il ritorno in Europa per me era la morte e l inverno,  che per me iniziava a fine autunno. Quindi I primi fiori invernali, sono stati per me, da allora un ancora di salvezza. Il problema non era il freddo, ma la presunta mancanza  di vita , che per un piccolo Mowgli come me erano incomprensibili. Per il mio vissuto, un inverno Romano che é decisamente piacevole si é trasformato in un inverno nordico.
Infatti il mio Amore per le piante a fioritura invernale, é una caratteristica tipicamente nordica, perché in buona parte dell italia é piacevole quasi tutto l anno e la cultura delle piazze italiana e dei giardini all italiana che sono la base della storia del giardino. Il giardino era formale perché doveva essere il trait d' union tra la dimora e il paesaggio circostante. Il giardino formale é a prima vista molto artificiale ma più in armonia col paesaggio che molti giardini paesagistici , che col paesaggio attorno non hanno niente a che vedere. Collaborando in modo più o meno diretta col giardino di Mirella ( la foto dove si vedono delle Porte é il suo giardino) di cui ho parlato spesso, c é l armonia tutto l anno, ed é siciramente più ecologico di un giardino naturalistico, che spesso sono dei disastri ecologici. Mi sono reso conto che in italia non c era bisogno di giardini invernali, visto che tutto era un giardino prima del urbanizazione violenta. Quando si pensa al giardino all inglese si scorda che la base del giardino all inglese é il giardino all italiana, e basta vedere,Great Dixter, Sisinghurst etc per vedere lninportanza dei topiari. Vita diceva che il giardino più si avvicinava alla casa più diventava formale, e allontandosi diventava più naturale ,come il giardino all italiana si mescolava col paesaggio. Quindi il giardino formale essendo sempre bello, non ha il problema del inverno, problema che é sorto con l industrializazione selvaggia,dove il paesaggio é scomparso e parafrasando Rousseau nelle rêveries d un promeneur solitaire, il desiderio di natura nasce quando essa scompare, mentre quando essa é onnipresente é soffocante. L idea di Arcadia, e di ritornare alla natura, é un idea dei nobili che idealizzano le gioie della vita campestre, mentre la fuga dalle campagne dagli anni 70 dimostra l esatto contrario. L uomo pratico scappa dalla campagna, l idealista ci si rifugia.
Nella mia disperazione/follia post brasiliana sono da sempre interessato alle piante rustiche a fioritura invernale, per poi interessarmi alle bacche, alle corteccie, e I profumi assolutamente struggenti. Come la luce invernale che é affilata come un coltello. La pulizia delle forme é squisita. Ed é il regno delle piccole cose, che a prima vista non sono apariscenti. Io amo la primavera ma a volte é un pò come una travestita, meravigliosa, botticeliana , che ti colpisce, ma a é bello anche essere struccati, senza fuochi d artificio e con le rughe, come le corteccie degli alberi, e la nuditá al Barocco da indossare. 
Sono tutti discorsi un pò banalotti, ma l inverno non é ovvio, le radici si muovono, le gemme si ingrossano. E manto nevoso viene bucato, dai Galanthus, dalle fiore di latte ossia il bucaneve. Di post sui bucaneve ne ho fatti e ne farò a breve.i galanthus fioriscono da settembre (regianae olgae) fino a dicembre i vari hiemalis, per poi elwesii, etc .
I vari iris . L unguicularis , l u cretensis,il lazica e più tardi iris reticulata, I semi rossi del iris foetidissima per l ombra.
I miei amati e nativi eranthis di cui ci sono anche varietá arancio
I crocus vanno dal autunno a gennaio feb. per I narcis vedere post precedenti.i ciclamini botanici dal autunnale europeum, al hederifolium , graecum , mirabile. Libanoticumn , Cilicium al invernale coun , hanno tutti dei fogliami eccezionali
 Le graminacee, sono per me con la Luce invernale, al massimo della poesia, il beige degli steli flétris, rimsecchiti,dá un eleganza rara. Ne parleremo parlando del paradis des papillons di Michele Calore . Io parlo però Della sesleria autumnalis e del bellissimo miscanthus transmorrisoniensis, che a differenza degli altri miscanthus che hanno un portamento goffo e inelegante, sembra una gazzetta, delle stampe giapponesi,con una linearicitá totale, e con dei pennachi come se fossero il copricapo piumato di questo elegance uccello, di un bianco di titanio che al sole risplende. La setaria palmifolia é per me la più bella delle graminacee e I suoi semi e il suo fogliame sono Generalmente non é resistente al freddo ma da me resiste .
Le erbacee perenni. Li bisognerá studiare cosa suggerisce Piet Oudolf, io da pittore, amante del colore , trovo cromaticamente i suoi cromatismi un pò volgarotti, come buona parte dello new perennial movement , ma che nel tardo autunno tutto quello che rimane di capsule di rudbeckia etc, danno questa sensazione papiracea un pò difficile da accettare da uno amazonico e tropicale come il sotto scritto ma le erbacee e le graminacee si creano movimento e poesia
Di cespugli senza dubbi le Daphne . La più robusta é l odora nella forma aureomarginata, le forme più rare e costose la Mae Jima, e la Rebecca.Poi la mezeureum nativa e la forma autumnalis . I meravigliosi ibridi di burkwodii . E la meravigliosa Bholua, la var "Gurkha", la Darjeeling, la Sir Peter Smithers, e la figlia di Gurkha la Jacqueline Postill
Non è inverno senza I chimonanthus praecox , l ex calicanto . Come la daphne sanno di agrumi I winter sweet sono un profumo da morire. Il profumo é come l innamorarsi. Arbusto grosso e disordinato e lento, ma all Amore non si dice di no. Le var sono il grandiflorus coi fiori più grandi, il luteus quasi completamente giallino e altre var
To be continued

2 commenti:

  1. Quando abitavo in Lombardia,dove l'inverno è davvero tale con neve, brina, galaverna e ghiaccio avevo un angolo, vicino casa con fioriture invernali.C'erano l'hamamelis, la sarcococca, l'edgworthia crysanta, la daphne, l'abeliophyllum disticum, il prunus subhirtella autumnalis rosa. C'erano i bucaneve ed il cornus cousa, la camelia sasanqua Narumi gata, l'azara microphylla ed un corylopsis. Ora abito in liguria e vorrei rifare un angolino così ma qui è quasi sempre tutto verde e non ne avrei la stessa felicità, quella che provo pensandoci ora che ho letto il tuo bell'articolo. Gazie, Giulio

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    1. Sono tutte le piante del secondo pezzo.per me le piu belle

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