venerdì 6 ottobre 2017

Le.rose di Matteo

Matteo La Civita é un landscape designer emergente a Londra ed é stato il.direttore d orchestra della medaglia d oro al Chelsea Flower show,che sono le olimpiadi del mondo del giardinaggio. Ho fatto da aiutante e si sono viste tutte le celebrities e teste coronate . Ma é a Gradisca  in Friuli che ha il suo vero vero capolavoro il suo giardino.
Matteo é una divinità nel mondo delle peonie di Rock e lui ha dei rarissimi esemplari provenienti dal Bergianska in Svezia e dal orto botanico di Berlino che sono le semenze di quelle originali che erano considerata specie ma poi un tedesco é riuscito ad andare contro il testardo establishment inglese che non accetta intrusioni esterne per dimostrare che erano ibridi e che la vera specie era ancora da scoprire . Matteo  ha i due cloni della specie e ha tutte le forme che si trovano in commercio che vengono considerate la specie ma che sono ibridi.
Il post di oggi sarà sulle rose che ho aiutato a Matteo a selezionare per il suo giardino di Peonie che é da morire ,ma anche di bulbose  e di tutto,é la versione di Beth Chatto e Filippi in salsa Isontina con un giardino da piante da secco.  Matteo é ossessivo compulsivo quindi ha chiesto ai maggiori esperti di rose chinens come Sergio Scuddu e Maurizio Usai per le rose migliori .Il mio ruolo era di scemare i pareri contrari e valutare le rose té più adatte al suo clima e  di valutare i colour scheme e creare un armonia con delle rose che hanno tutti i colori del alba e del tramonto . Quindi contemporaneamente colori difficilmente abinabili  come il rosa e il giallo .questi abbinamenti necessitano più degli accostamenti indiani che English,troppo leziosi.
 Quindi la mia conoscenza discreta delle té  ,decisamente inferiore alle divinità da me citate poi anzi  é compensata dal mio essere artista pittore,, e dal essere testardo a gestire i cambiamenti e bisogno di precisione assoluta di un genio come Matteo.
Questo lavoro é di un anno,con intere e lunghe discussioni su varietà e collocazioni. La scelta é stata fatta sul vivaio di Sergio :S'Orrosa che sono di qualità eccezionale e in 6 mesi la crescita delle rose é stata eccellente . Ho  visto recentemente dei tutorials di come salvare rose malandate  nei vivai cosa  del tutto da proscivere  e trovo poco serio proporlo. Non a caso vivai seri come La Campanella buttano un sacco di rose quando sono sofferenti. Quando lavoravo li ,mi piangeva il cuore farlo,ma effettivamente le.piante salvate a meno che non siano antiche é del tutto dannoso per il proprio giardino prendere delle piante in coma.  Mia nonna mi diceva in.portoghese "a économia é a base da porcaria "
Con le rose di Sergio che sono troppo economiche per la qualità,risparmi molto di più che cercando di fare il furbetto facendo il conto della Serva come dice mia madre (che ho sempre pensato fosse stupido )
Un altro modo di risparmiare é fare fatica all inizio ,scegliendo il giusto portainnesto ( Matteo ha chiesto a Sergio che fossero innestate  su multiflora o rosa da talea che sono molto più lente ma valgono il tempo che uno passa a coltivare in più ,dalla campanella hanno innestato su rosa laxa più adatta a terreni argillosi e pesanti che trattengono umidità . Matteo ha richiesto la multiflora perché più adatta al secco )
Dopo  avere capito che terreno uno ha,si fa la buca. Matteo ha usato il sistema che usa per piantare le peonie  che ha avuto effetti miracolosi con le rose on sei mesi sono diventate giganti .Matteo fa una buca di 60 x60 cm di terra . Per la Maréchal  niel  che va coccolata anche di più .poi prende una carriola di letame maturo e lo mescola  con la terra .col mix ne fa un vulcano,tipo quello per fare la pasta in casa pianta la rosa ad almeno.15 cm sotto affinché la pianta possa fare radici proprie e uccidere il selvatico (si chiama affrancarsi)così la pianta può vivere decenni (dopo una decina di anni il selvatico muore e se la pianta non si é affrancata more anche lei col selvatico . Poi ricoprire il vulcano che col tempo calerà (se si ha terreno molto   argilloso aggiungere torba o se si vuole essere ecologici terriccio da compost togliendo un po di terra originaria ),eliminando la montagnola.Matteo chiama questa operazione folle messa cantata e il terriccio che crea per le rose lo chiama soufflé. Poi quando si ricevono le piante a radice nuda se non può piantarle  le mette in un grande vagone tutte assieme in torba. Se si é come coi bambini ,molto attenti all inizio tre quarti del lavoro é fatto è le piante guadagnano due anni di crescita e quindi due anni in meno a annaffiare( le radici Vanni in profondità cercando l acqua ),crescono sane e senza malattie ( le malattie sono segni che le cure che si stanno dando sono sbagliate ) e quindi si risparmiano sui prodotti sistemici e anche sulla salute e inquinamento . Tenerle fonde ripara dal freddo e fare il soufflé rende più facilmente bagnabili  e la buca rimane idratata più a lungo risparmiando sull acqua.
Capisco che sembri una follia e in effetti lo é . Ma la grossa fatica compensa un enorme fatica in futuro
È compensa i problemi idrici che ormai faranno parte dei nostri futuri estati . E le rose antiche torsolo sono quelle più adatte ma hanno bisogno della messa cantata perché sono piante lente a crescere a differenza di rose più commerciali come le inglesi ma che quando sono cresciute vivono nel incuria ( le piante che vedo dalla campanella non sono mai innaffiate  ma a primavera e e autunno sono uno spettacolo ). Matteo ha risolto questo problema capendo il giusto portainnesto  ( Austin manda in Italia le rose col giusto portainnesto )prendendo da coltivatori seri e non volere risparmiare sulle cose importanti quindi piante di qualità e fare giusto impianto. E poi sono tra le rose più raffinate ed eleganti che ci siano ,quindi avere rose raffinate e di qualità si spende meno che volendo risparmiare ...

Le foto sono fatte da Matteo . La prima foto é di una peonia  ma  il sistema é identico. Le altre foto dono in disordine ma si capisce comunque come bisogna fare .poi foto di mme  falcot  (clone indiano )e mme lombard  )la terza foto é di un impianto di una rosa da talea

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