martedì 31 ottobre 2017

     Crisantemo Charlotte, nuova vita y dia de los muertos

presentato l anno scorso al Chelsea 2016, e dedicato alla sorella di George Windsor, l erede di William e Kate . è molto bello con quelle colorazioni rosa e verde, rosa come la fanciulla e verde come la speranza . Per qualche settimana è stato venduto nei supermercati inglesi per una Charity. Il crisantemo fa parte della serie Rossano della Deliflor che è, il maggiore selezionatore e quasi il monopolio dei crisantemi recisi nel mondo, e ogni paese ha il suo sito e ci sono delle serie piu adatte a certi paesi, non p un caso che in italia ci siano piu serie con nomi italiani. Alessandro Martines incredibile amante di piante e responsabile di un settore importante del consorzio Flora Toscana, che ha vinto il Chelsea quest anno, dice che li arrivano da l olanda , non in gran forma e che vanno curati parecchio per essere presentabili per la vendita , per averli grandi lui consiglia quelli che cominciano con la Re come  Repertoire resomme regina resolute residence
Ma per avere con dei fiori enormi, bisogna fare un lavoro, incredibile, meglio in serra , in cui i crisantemi vanno tenuti come dei pomodori, dove tutti i getti laterali vengono elemiminati , super concimati, per avere quei fiori enormi . Nello stesso sito di Deliflor a volte c è la stessa varietà con uno o tre palline , indicando che può essere coltivato come multiflora , piu simile a cosa cuccederà a noi, se vogliamo coltivarli in giardino, perchè faranno fiori piccolini ma tanti, come tante bellisime margherite, ed è questa la magia dei crisantemi  essere o delle emormi parruche , con tanto lavoro, o delle semplici e gioise margherite piu p meno doppie.

Solo guardando al sito di Deliflor ci sono  i tipi anemone, decorativo, margherita , petalo cucchiao , pompom, spider, spider margherita , spider anemone, anemone cucchiao, spider anemone , di sicuro ce ne saranno svariate altre forme . 

 A parte il blu e il nero ( anche se sembra che hanno creato il crisantemo blu transgenico :"Nel centro nazionale nipponico di ricerca di Tsukuba il professor Naonobu Noda e il suo team, come racconta su Science Advances, ...Da anni infatti i ricercatori nipponici cercavano di ottenere il "blu vero" attraverso le molecole dei pigmenti antociani presenti nei petali, stelo e frutti, che danno al fiore una colorazione che varia dal rosso alla porpora fino al blu in base agli zuccheri e altri gruppi di atomi che si legano, ma non c'erano riusciti perché il trapianto dei pigmenti  non garantiva la colorazione cercata. 
 Noda è riuscito a risolvere il quesito utilizzando due geni: prima ha inserito nel fiore quello della campanula di Canterbury in modo da dare al crisantemo un colore purpureo e poi ha aggiunto il gene prelevato dal Pisello blu, ottenendo così un nuovo fiore dal "blu perfetto"tratto dall articolo di Giacomo Talignani ) 

Quindi il crisantemo è un fiore estremamente manipolato e semplice allo stesso tempo, che da goia in un periodo triste , e per comodità associata alla festa dei morti , ma che in giappone è considerato il fiore dell imperatore, che è il suo stemma e solo i membri della famiglia imperiale possono portare questo stemma. Un anedotto comune, dice che un imperatore giapponese scelse uno perfetto , tra una miraide di crisantemi. Questo fiore selzionato in Cina, e come il meglio della cultura giapponese è o una rielaborazione primaria della cultura cinese come nel periodo Heian , o rielaborazione secondaria o anche terziarie, delle varie ondate di cultura cinese, via Corea a partire dell anno 500 dc , dove il giappone passa dalla preistoria del epoca Jomon alla piu raffinata cultura buddista cinese, da oggi all l indomani . A parte il fatto, che col crisantemo si fa un tè, non ripeterò le info sul genere, che è uno dei primi post fatti da me, tre anni or sono di cui parlavo di mio padre . basta cercare qui marco, my father and chrysanthemums per avere maggiori delucidazioni . 
Grazie ad Halloween, vecchia festa celtica, rivisistata in america e resituitaci dai Gringos, possiamo finalmente avere una visione piu sana della morte, giorno di fine dei lavori agricoli e pagameto dei debiti  in cui vita e morte si avvicinano ma io preferisco le celbrazioni messicane del dia de los muertos messicani, sempre di origine pagane. 
i crisantemi , portano, come dice il loro nome un fiore d oro, e portano goia ai vivi e i morti e salviamoli, da una morte consumistica e pèiantimoli in giardino, faranno piante disordinate e con fiori piu piccoli, ma le forme sono cosi tante e di svariate forme che è impossibile non trovarne uno di nostro gusto . io ho notato che piantati in fiore non si rovinano e bisogna mettere dei paletti per ricordre dove sono .in caso uno rischia di dimenticare di annafiarli e un minimo bisognano di acaqua ma non troppo , per quello in terra ricevereanno abbastanza umidità senza che andiamo matti a inaffiarli .
Il 7 novembre saRnno 20 anni  che è morto mio padre e sono morto e rinato e festeggiero questi vent anni che hanno trasformato il sottoscritto in una persona completamente nuova , con un rielaborare un passato di abusi, e di grandi complicazioni giormnaliere, ma queste morti hanno fatto di me l uomo che sono oggin (frase da baci perugina) e amen vita e morte sono ragioni per festeggiare e non in maniera depressiva come all europea 

immaginio tratte da internet foto 2 vari tipi di crisantemi (una parte derivati dal sito di deliflor)

martedì 24 ottobre 2017

Mousse au chocolat à Chantilly, atto II, le déssert floréal

Come avevo promesso, ecco il secondo atto della mostra golosa di Chantilly.  Due vivaisti di vicino Lille mi hanno colpito in maniera profonda, e la gente vivini al Belgio sono ingiustamente considerati strani e poco raffinati come appunto a Parigi e in Provenza. Loro scherzavano copn me , che se mi parlavono nella loro lingua che penso sia il Picard?? non avrei capito, Ma vivendo in friuli, sono abituato a queste cose. Molti di voi avranno visto benvenuti al sud e al nord di checco Zalone, film che se non fosse per un amica cara, scomparsa proprio in questo periodo, non avrei mai visto, e devo dire che non era male. Il film si rifà a bienvenue chez les Ch'itis, film di Dany Boon che ha sbancato il botteghino in Francia.
Stesso plot, uomo del sud della francia che pensa di arrivare in una primitiva e fredda parte della Francia eppure si trova completamente sconvolto nel capire che i pregiudizi non sono veri. Il film si trova vicino a Dunkirk ( la referenza del film di guerra di Nolan, considerato il migliore film di guerra di tutti i tempi). Allo stesso modo, i due vivaisti Thierry e Sandrine Delabroye sono due personaggi carinissimi, simpaticissimi e molto disponibili ( Thierry, mi da un sito di semi che che mi ha promesso di non diffondere anche se non mi conosceva)  con cui sono stato a parlare parecchio per un tipo di Lupino che avevo visto in peru e lui è stato gentilissimo. Loro ovviamente hanno vinto il premio.  Thierry, é un ibridatore di epimedium e di ellebori.
Noi tutti conosciamo la  rosa di natale, l helleborus Niger, lui si occupa di Helleborus Orientalis, anche se in realtà è un conglomerato di diverse specie. In un video nel suo sito, Thierry dice che è il suo fiore preferito, e il suo scopo è di correggere la carratteristica di quasi tutti gli ellebori, di avere i fiori leggermente ricurvi, molto Vittoriani e pudici, in cui bisogna inginocchiarsi per vederli, e visto che anche se bisognerebbe inginocchiarsi davanti a queste bellezze in un periodo così scarno di fiori, visto che Thierry ne ha tanti, a forza di inginocchiarsi, verrebbero così tanti dolori di schiena da rendere degli habitués della cerimonia del té, giapponese delle Mammolette ( e non delle Elleborette, scusatemi ho un pessimo umorismo tedesco, cioé che non fa ridere, ho provato a resistere invano, sono Viola dalla vergogna)) é meglio prendere dei fiori che stanno su con orgoglio a mostrare i loro tesori. Da quello che mi ricordo, ci sono gli ellebori guttati, quelli macchiettati con diverse puntinature di diverse gradazioni grandezze e patterns, quelli a forma di peonia , doppi e a forma di anemoni, poi quelli gialli, che thierry ha di un bel giallo vivo.
 Nel video su youtube, ci spiega che tutti gli ellebori che coltiva vengono da seme, e che impiegano quattro anni per fiorire, e quindi ogni pianta è diversa l una dalle altre a differenza delle rose o delle orchidee, che compriamo dei cloni ( gemelli piu o meno omozigoti o eterozigoti a secondo dal tipo di moltiplicazione vegetativa o anche detta agamica effetuata, tipo divisione, talea, margotta, meristema o innesto).
 Per quello gli ellebori sono piante care, perché ci mettono tre anni per avere piante in grado di fiorire e molte piante vengono scartate per mantenere delle forme o colori.
 Nel suo video mostra che per creare un elleboro verde con bordatura vino, prende uno giallo piu giallo non si può e uno rosa e verde, e ne viene fuori uno verde e rosa e riibridandolo con uno rosa, viene il tipo da lui desiderato, cioé dopo tre generazioni e 9 anni, ecco spiegato perchè per avere delle forme selezionate costano una fortuna.
 Thierry ci spiega sempre che le macchie nere che generalmente sono un problema non vanno confuse col inbrunimento normale delle fogliame che secca, ma rimane attaccato alla pianta per proteggerla dal freddo, ma che arrivato marzo è inutile e va tolto. le macchie nere sono dei puntini neri che se sono una tantum, non è un problema, nel caso contrario funghicidi.

  E ora gli epimedium, le loro varietà, sono piu grandi delle varieta antiche, e non fanno fiori nascosti dalle foglie, e molti sono sempreverdi o dalle colorazioni fogliari molto interessanti come il Pink Panther dalle colorazioni color fenicottero.
 A Chantilly, lo aveva appunto fiorito con un fogliame da urlo, e mi avevano messo da parte il bellissimo Perrine che è scomparso ed ero dispiaciuto, ma parlare con Thierry mi é bastato. gli epimedium li adoro perchè sembrano degli elfetti giapponesi ibridati con le fuchsie .
I Delabroye sono famosi ibridatori di piante, dal fogliame colorato , che può cadere nel kitsch molto facilmente, ma sono piante da ombra che non richiedono molto, e specialmente i loro cultivar tendono a non scomparire come succede con altri,. La  Caramel, Citronelle sono ormai classiche  e le loro nuove varietà sono molto migliorate. se usate con estrema parsimonia, possono dare un bel colore intenso.
La  Collezione di anemonella, come quella delle Hepatiche Giapponesi sono da morire sul colpo.

 Come anche la loro collezione di saxifraga fortunei .
 oltre che  painte perenni  come la Mukgenia nova flame  ibrido geniale tra mukdenia rossi crimson fans e una bergenia . con caratteristiche intermedie tra le due , foglie piu persistenti e colorazione autunnale, e i fiori della bergenia sono piu leggere  oppure il ciclamen hederifolium purple rain e tante da loro selezionate o nella loro collezione, e graminacee come lo scurissimo Andropogon gerardii "Blackhawks", il piu scuro, che diventa quasi nero,che mi è stata citato mentre parlavo con il loro vicono di stand, sempre della stessa regione, un esperto di graminacee che le coltiva in zolla mentre cercavo un andropogon red october che ancora non si trova in europa in commercio ( a meno che ce l abbia Mariani).
Poi la pépinière l autre jardin, dove ho preso delle piante per un giardino a parigi che ho piantato in quei giorni, sono piante biologichge vedute in zolla e il proprietario era simpaticissimo c era degli esemplari stupeni di Themeda Japonica dall eleganza orientale proprio irresistibile  ei vari Scizachyrium scoparius
con delle colorazioni sensazionali, specialmente nelle varietà di Piet Oudolf  Missouri Fall e Missouri Emerald e The blue . dei bei sorghastrumnutans indian steel, l interessante Spartina pectinata Aueromarginata, la sudafricana Merxmuellera Macowanii, la bella Lamphrothyrsus Hieronymi , La sempre bella Jarava Ichu, la meravigliosa Neozelandese Chionochloa rubra , la particolare Bouteloa curtipendola, e Bothricloa Bladhii e ischaemum, la sensazionale Austrostipa Ramocissima e l anemanthele lessoniana sempre della nuova zelanda e l achnatherum calmagrostis,coronatum esplendens  e la chloris

foto prese dal web
1) hepatica 2) premio ai delebroye 3) Helleborus orientalis $) themeda japonica 5)fino al 9 helleborus 10 e 11 ) epimedium pink panther fioriti adesso 12) epimedium bregor 13 ) epimedium cyrion 14)e white perrinne in fiore adesso 15)heuchera magma 16) h pinot gris 16e 17 hepatiche 18)andropon blackheads in vari stadi !9) andropogon red october 20 grminacee21 e 22  delphinium bolero 23  e 24 mukgenia 25 qnemonella
 
 



mercoledì 18 ottobre 2017

Crème de la crème,  mostra di piante di Chantilly, atto I (panna acida)

La mostra del domaine de Chantilly, essendo l' erede della storica mostra di Courson, è l equivalente francese del Chelsea Flower show di Londra e l' Orticola di Milano. Un misto di show off, di trivialità, celebrities  e di cose serie e innovative riunite in un solo evento. Questo misto di serio e faceto, è perfetto per chi non ama le piante in maniera eccessiva e per i nerds, non troppo duri e puri che vanno invece a st Jean Beauregard, o forse Masino in italia??????, o la mostra di piante a Great Dixter.
 Il guru delle piante Dino Pelizzaro, che è la massima qualità, nel mondo delle piante assieme ad altri, quando il numero di espositori di quello che era allora Courson, disse all organizatrice addio, eppure guadagnava bene, ma per Dino la serietà prima di tutto, e pure l'etica. Questa mostra non é dei puri e duri, ma che differenza possiamo trovare con le sorelle europee?
     Non a caso le prime associazioni che vengono spontanee, anche se ovviamente scontatissime,( sono un essere scontatissimo, sono in vendita e non pensarmi irraggiungibile :)  ) é alla crème Chantilly, chimata in onore del Castello in cui si teneva l mostra, con cui fare lussuriosi dolci, per godersi la vita, in un gioioso amore per la vita, per i suoi piaceri, une joie de vivre à la Matisse tipicamente francese. Questo è quello che ho notato, principalmente in questa mostra, per altro baciata dal sole, e dal calore piacevole di questa estate indiana, in un bel parco, i visitatori vogliono godere di questa esperienza et c est tout merveilleux, anche se obiettivamente non tutto lo è... anzi tante cose inutili e commerciali, ma a differenza delle altre mostre, anche queste cose commerciali e  inutili sono fatte in modo tale da rendere tutto piacevole ( il mio non è sarcasmo), e quest attitudine munita ad una perfetta cortesia ed educazione, riesce ad ammansire l' asperger che c è in me, e dire è roba inutile, pazienza è così piacevole che va benissimo.
    Anche stand, orribili come quelli  pieni di ortensie  oppure della divinità nel mondo delle rose Delbard, comunque non sono fastidiosi. Non tutti, sanno che Delbard, creatore delle rose dei pittori, è anche ibridatore , di altre piante,  tra cui meli, di cui ho potuto vedere le varietà e mangiare assieme al garden designer  Matteo La Civita, e la famosa blogger Simonetta Chiarugi, e un cantante di opera  il fantastico Philippe ( che mi ospitava a Parigi), dopo un picnic, abbiamo mangiato le mele di Delbard. La Parte dello stand dedicato alle rose non ha stimolato nessuna curiosità, ma la struttura in legno dello stand, mostrava chiaramente, una volontà di rendere comodo e piacevole la visita del curioso, cosa che in italia non esiste, l importanza del cliente, e ogni varietà era ibridata e prodotta da loro, invece spesso in italia siamo invasi da persone che semplicemente rivende cosa olandese ...
       Un altro stand, orribile, come installazione era quello di André Eve, le rose fiorite, messe a casaccio, con un colour scheme, da fare inorridire un sceicco saoudita... eppure con l uso di cassette di vimini,  o altri materiali poveri,per le rose a radici nuda, dava veramente la voglia di comprare lo stesso, dava quel impressione di cura dei dettagli, e di dare piacere ai clienti, senza dare l impressione di essere in un mercato rionale. Le rose antiche in vendita erano assai comuni e deludenti, ma l' interessante erano le varietà prodotte da Jérome Rateau di cui ne ho un esemplare regalatami da una carissima amica, che é molto bella, e poi le rose giapponesi di Kimura, delle rose in stile antico, ma con delle forme di corolla molto originali e seducenti, dove si capisce un senso estetico giapponese,  e di cui sono i soli, rappresentanti in europa.
      La mia morte é stata lo stand di Loubert, dove appunto un giapponese era un dilettante, ho fotografato tutto, anche qui lo stand, non é che fosse particolarmente eccitante ne drammatico come gli stand di David austin al Chelsea , non c era nulla che richiamasse l attenzione, anche le rose fiorite ottocentesche, sembravano piu sobrie, e l uso di cassette di vimini, per le rose a radice nuda, davano una sensualità sobria e castigata. Le rose fiorite in gruppi orticoli, ricordavano la semplicità degli stand del fantastico vivaio la Campanella. Mal uso di materiali umili ma sensuali davano quel tocco in più, e quel aspetto più professional, e che attrae anche quelli non nel giro. Detto ciò le varietà rarissime che c erano li meriterebbero un solo post, che forse farò.Poi geniale un tavolino, con dei recipienti di vetro con tutte le bacche di rose che erano bellissime....
     Quello che accompagna il prodotto è quasi importante come il prodotto stesso, dandoti dei coup de coeur dove ti lasci sedurre, senza sensi di colpa. Ma spesso le associazioni di colore e il display delle piante non è mai di alto livello anche se dà voglia di comprare. uno stand brutto francese, risulta comunque piacevole, mentre uno italiano se è brutto è orrendo e se è bello, viene considerato come normale. Tutto si può sintetizzare nella metafora della crème Chantilly, in realtà si ritrova nei ricettari di Cristoforo da Messiburgo(Ferrara 1549) e Bartolomeo Scappi (1570), solo piu tardi un Vallone , Lancelot de Cousteau. La crème Chantilly non è altro che panna montata, e quello che noi chiamiamo erroneamente c c è panna piu crema pasticciera, che virnr chianata crème chantilly italiana :) In italia    quando non si rivendono piante olandesi comprate una settimana prima , etc le piante italiane sono di ottima qualità e non a caso Mauro Zanelli ha vinto tre premi, per la qualità del display delle piante era infatti quello più riuscito. La grande e fantastica Lidia è stata bravissima. le piante parlavano da sole e non avevo bisogno di rifiniture e del modo sicuro e rilassato alla francese.  
 Non a caso Mauro Zanelli, ha detto che a differenza delle mostre in italia, tutti sono stati d auito e gentili. Molto efficienti e senza l attitude che gira in italia. In francia tutto è rilassante e piacevole, senza drama queens etc .
Nel prox post, vi parlerò dei miei coup de coeur , dei mie acquisti e di cose avrei volto comprare se avesso come marito Abramovich, e se non avessi un solo bagaglio a mano ....., e dei vivai francesi che ti uccidono, con delle collezioni incredibili

foto: 1)porcelaine d' orient di Kimura, foto dal sito di André Eve,2) Edoardo Santoro, direttore del giardino medievale di Torino che si nasconde dietro i suoi acquisti con dietro il castello 3)il sottoscritto con acquisti per un giardino che stò sistemando a Parigi 4) vittima 5 ) Abraham Rammeloo conservatore del arboretum Khalmthout, in Belgio, un parco spettacolare, e giudice di gara 6) stand A EVe. 7)stand de llo storoco ibridatore di Iris, Cayeux  allestito molto bene , con materiali poveri. 8)princesse d orient di kimura foto andré Eve 9) parte dello stand di Loubert 10 ) il grande vincitore di questa edizione , il grande Mauro Zanelli
  #France #Paris #Chantilly#Chic
   

venerdì 6 ottobre 2017

Le.rose di Matteo

Matteo La Civita é un landscape designer emergente a Londra ed é stato il.direttore d orchestra della medaglia d oro al Chelsea Flower show,che sono le olimpiadi del mondo del giardinaggio. Ho fatto da aiutante e si sono viste tutte le celebrities e teste coronate . Ma é a Gradisca  in Friuli che ha il suo vero vero capolavoro il suo giardino.
Matteo é una divinità nel mondo delle peonie di Rock e lui ha dei rarissimi esemplari provenienti dal Bergianska in Svezia e dal orto botanico di Berlino che sono le semenze di quelle originali che erano considerata specie ma poi un tedesco é riuscito ad andare contro il testardo establishment inglese che non accetta intrusioni esterne per dimostrare che erano ibridi e che la vera specie era ancora da scoprire . Matteo  ha i due cloni della specie e ha tutte le forme che si trovano in commercio che vengono considerate la specie ma che sono ibridi.
Il post di oggi sarà sulle rose che ho aiutato a Matteo a selezionare per il suo giardino di Peonie che é da morire ,ma anche di bulbose  e di tutto,é la versione di Beth Chatto e Filippi in salsa Isontina con un giardino da piante da secco.  Matteo é ossessivo compulsivo quindi ha chiesto ai maggiori esperti di rose chinens come Sergio Scuddu e Maurizio Usai per le rose migliori .Il mio ruolo era di scemare i pareri contrari e valutare le rose té più adatte al suo clima e  di valutare i colour scheme e creare un armonia con delle rose che hanno tutti i colori del alba e del tramonto . Quindi contemporaneamente colori difficilmente abinabili  come il rosa e il giallo .questi abbinamenti necessitano più degli accostamenti indiani che English,troppo leziosi.
 Quindi la mia conoscenza discreta delle té  ,decisamente inferiore alle divinità da me citate poi anzi  é compensata dal mio essere artista pittore,, e dal essere testardo a gestire i cambiamenti e bisogno di precisione assoluta di un genio come Matteo.
Questo lavoro é di un anno,con intere e lunghe discussioni su varietà e collocazioni. La scelta é stata fatta sul vivaio di Sergio :S'Orrosa che sono di qualità eccezionale e in 6 mesi la crescita delle rose é stata eccellente . Ho  visto recentemente dei tutorials di come salvare rose malandate  nei vivai cosa  del tutto da proscivere  e trovo poco serio proporlo. Non a caso vivai seri come La Campanella buttano un sacco di rose quando sono sofferenti. Quando lavoravo li ,mi piangeva il cuore farlo,ma effettivamente le.piante salvate a meno che non siano antiche é del tutto dannoso per il proprio giardino prendere delle piante in coma.  Mia nonna mi diceva in.portoghese "a économia é a base da porcaria "
Con le rose di Sergio che sono troppo economiche per la qualità,risparmi molto di più che cercando di fare il furbetto facendo il conto della Serva come dice mia madre (che ho sempre pensato fosse stupido )
Un altro modo di risparmiare é fare fatica all inizio ,scegliendo il giusto portainnesto ( Matteo ha chiesto a Sergio che fossero innestate  su multiflora o rosa da talea che sono molto più lente ma valgono il tempo che uno passa a coltivare in più ,dalla campanella hanno innestato su rosa laxa più adatta a terreni argillosi e pesanti che trattengono umidità . Matteo ha richiesto la multiflora perché più adatta al secco )
Dopo  avere capito che terreno uno ha,si fa la buca. Matteo ha usato il sistema che usa per piantare le peonie  che ha avuto effetti miracolosi con le rose on sei mesi sono diventate giganti .Matteo fa una buca di 60 x60 cm di terra . Per la Maréchal  niel  che va coccolata anche di più .poi prende una carriola di letame maturo e lo mescola  con la terra .col mix ne fa un vulcano,tipo quello per fare la pasta in casa pianta la rosa ad almeno.15 cm sotto affinché la pianta possa fare radici proprie e uccidere il selvatico (si chiama affrancarsi)così la pianta può vivere decenni (dopo una decina di anni il selvatico muore e se la pianta non si é affrancata more anche lei col selvatico . Poi ricoprire il vulcano che col tempo calerà (se si ha terreno molto   argilloso aggiungere torba o se si vuole essere ecologici terriccio da compost togliendo un po di terra originaria ),eliminando la montagnola.Matteo chiama questa operazione folle messa cantata e il terriccio che crea per le rose lo chiama soufflé. Poi quando si ricevono le piante a radice nuda se non può piantarle  le mette in un grande vagone tutte assieme in torba. Se si é come coi bambini ,molto attenti all inizio tre quarti del lavoro é fatto è le piante guadagnano due anni di crescita e quindi due anni in meno a annaffiare( le radici Vanni in profondità cercando l acqua ),crescono sane e senza malattie ( le malattie sono segni che le cure che si stanno dando sono sbagliate ) e quindi si risparmiano sui prodotti sistemici e anche sulla salute e inquinamento . Tenerle fonde ripara dal freddo e fare il soufflé rende più facilmente bagnabili  e la buca rimane idratata più a lungo risparmiando sull acqua.
Capisco che sembri una follia e in effetti lo é . Ma la grossa fatica compensa un enorme fatica in futuro
È compensa i problemi idrici che ormai faranno parte dei nostri futuri estati . E le rose antiche torsolo sono quelle più adatte ma hanno bisogno della messa cantata perché sono piante lente a crescere a differenza di rose più commerciali come le inglesi ma che quando sono cresciute vivono nel incuria ( le piante che vedo dalla campanella non sono mai innaffiate  ma a primavera e e autunno sono uno spettacolo ). Matteo ha risolto questo problema capendo il giusto portainnesto  ( Austin manda in Italia le rose col giusto portainnesto )prendendo da coltivatori seri e non volere risparmiare sulle cose importanti quindi piante di qualità e fare giusto impianto. E poi sono tra le rose più raffinate ed eleganti che ci siano ,quindi avere rose raffinate e di qualità si spende meno che volendo risparmiare ...

Le foto sono fatte da Matteo . La prima foto é di una peonia  ma  il sistema é identico. Le altre foto dono in disordine ma si capisce comunque come bisogna fare .poi foto di mme  falcot  (clone indiano )e mme lombard  )la terza foto é di un impianto di una rosa da talea